GUIDONIA MONTECELIO (RM) – Sono passati quasi tre anni dall’11 giugno del 2017 quando i cittadini di Guidonia Montecelio sono stati chiamati alle urne per le elezioni comunali che hanno visto poi eleggere, al secondo turno, il sindaco Michel Barbet con il Movimento 5 Stelle.
Una campagna elettorale, quella del 2017, svolta
soprattutto sui social network che ha visto poca partecipazione di piazza e che
al primo turno ha registrato un 52 percento di assenteismo, sintomo quest’ultimo
di una città che con tutta evidenza si è sentita delusa e fortemente demotivata
dalle precedenti amministrazioni.
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E oggi, arrivati a metà mandato, di quella che
doveva rappresentare la legislatura della speranza e del rinnovamento, sono
parecchi i mal di pancia che si sono registrati tra quei cittadini che avevano
riposto le proprie speranze nella gestione del sindaco Barbet che invece ha
portato ad un vero e proprio terremoto politico soprattutto con la recentissima
uscita dalla maggioranza consiliare dei consiglieri Loredana Terzulli e Claudio
Zarro.
Uscita arrivata dopo i tanti malumori rappresentati
più volte al sindaco e ai suoi più stretti collaboratori ai quali era stato
chiesto di invertire la rotta.
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Un cambiamento nelle scelte amministrative, quello
richiesto, per andare incontro ai veri
bisogni dei cittadini, soprattutto per quei servizi essenziali che fino ad oggi
non hanno offerto interventi concreti in una città in cui l’ordinario è
diventato emergenza. Appello rimasto inascoltato e che dopo mesi di tensioni ha
portato alla fuoriuscita di Terzulli e Zarro dalla maggioranza consiliare pentastellata.