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Roma

GUIDONIA. ADESCAVA GIOVANI SU INTERNET. SETTANTENNE DENUNCIATO DALLA POLIZIA

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Tempo di lettura 2 minutiUn attenta indagine ha consentito di accertare che l’uomo acquisiva il materiale, lo registrava su una Memory-card e poi lo diffondeva per adescare sessualmente giovani minorenni.

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Chiesto, all’Autorità Giudiziaria, anche un provvedimento restrittivo in materia di reati di pedofilia minorile.

 

Redazione

Verso la fine di luglio 2012, gli investigatori del posto di Polizia di Guidonia, diretti dal dr. Alfredo Luzi,  appreso che un anziano della zona acquisiva, mediante internet e social network, su cui si era anche registrato con il proprio nome ma con la foto di un bambino, materiale pedopornografico, hanno segnalato il fatto all’Autorità Giudiziaria. Un attenta indagine ha consentito di accertare che l’uomo acquisiva il materiale, lo registrava su una Memory-card e poi lo diffondeva per adescare sessualmente giovani minorenni. La segnalazione, giunta in forma anonima, è stata fatta pervenire  da un genitore dopo aver rinvenuto nella disponibilità della propria figlia di 11 anni, una Memory Card, contenente materiale pornografico. Il genitore seriamente  preoccupato, ha dapprima tranquillizzato la ragazza acquisendo ulteriori dettagli ,  per poi riferire il tutto  al personale della Squadra  Anticrimine dell’Ufficio di Polizia di Guidonia, che, ha immediatamente avviato le indagine per verificare la veridicità della segnalazione.Nel frattempo, altre segnalazioni anonime, da parte di altrettanti genitori disperati, i quali riferivano di preoccupanti adescamenti dei propri figli da parte di S.G., hanno insospettito ulteriormente gli agenti che a quel punto hanno deciso di intervenire. Pertanto, nella giornata dello scorso 23 agosto,  gli uomini dell’Ufficio di Polizia di Villalba, coordinati dal dirigente Luzi, si sono recati presso l’abitazione del sospetto, in località Villanova di Guidonia. Durante il controllo, resosi conto di essere stato ormai scoperto, l’anziano si è ravveduto ed  ha deciso di collaborare, consegnando, spontaneamente, tutto il materiale informatico che deteneva all’interno della propria abitazione, anche, a suo dire, per “purificarsi” dei pesanti sensi di colpa che lo stavano angosciando. Al termine degli accertamenti S.G. è stato denunciato in stato di libertà per possesso di materiale pedopornografico. Chiesto, all’Autorità Giudiziaria, anche un provvedimento restrittivo in materia di reati di pedofilia minorile.