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Redazione
Guidonia (RM) – La vicenda è stata scoperta dai poliziotti a fine febbraio, quando i genitori della giovane vittima, ormai maggiorenne, si sono rivolti a loro per sporgere denuncia.
Il padre della ragazza, vedendola stranamente turbata, l’ha convinta a confidarsi e da lì ha scoperto che la giovane intratteneva una “relazione” malata con il compagno della nonna, che da anni la costringeva ad avere rapporti intimi con lui.
Con l’aiuto di una psicologa del Centro antiviolenza “Le Lune” di Guidonia, gli agenti hanno ascoltato il racconto della ragazza, che, a detta degli specialisti, è affetta dalla “Sindrome di Stoccolma”, provando empatia con il proprio aguzzino proprio a seguito delle violenze subite.
Oggi gli investigatori dell’Ufficio di Polizia di Guidonia, diretti dal dott. Alfredo Luzi, hanno notificato all’uomo un provvedimento cautelare di divieto assoluto di avvicinamento alla vittima, nonché di qualsiasi tentativo di comunicare con lei e con i suoi familiari.
Il provvedimento è stato richiesto all’Autorità Giudiziaria in considerazione della gravità dei fatti emersi e dei gravi indizi di colpevolezza raccolti a carico del responsabile, soprattutto in ragione della sua evidente pericolosità sociale e delle modalità e circostanze con le quali ha compiuto il suo delitto.
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