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Si è svolta oggi la Riunione Sindacale Annuale Bosch Italia, in modalità telematica, che ha visto la partecipazione dell’AD Bosch Italia, dott. Giuliani, degli HR Managers dei 19 stabilimenti Bosch in Italia, delle Organizzazioni Sindacali nazionali, territoriali e una rappresentanza di RSU.
Per l’Ugl Metalmeccanici hanno partecipato il Segretario Nazionale, Antonio Spera, il Segretario Provinciale di Bari, Samantha Partipilo, i componenti della RSU, Mario Daniello e Onofrio Zotti.
“Sono stati illustrati i dati relativi al fatturato 2019 del Gruppo Bosch Mondo che hanno subito un decremento del 1% rispetto al 2018, mentre il margine operativo del 2019 subisce una riduzione del 50% rispetto all’anno precedente. In Italia, dove Bosch annovera 19 società e 4 centri R&D ed occupa circa 6.200 collaboratori, il Gruppo – aggiungono i sindacalisti – prevede per l’anno in corso un calo del fatturato del 13% dovuto agli effetti derivanti dalla contrazione del mercato automobilistico (stimato al -24%) ed agli effetti dell’emergenza pandemica. Nonostante i dati non molto confortanti, l’AD di Bosch ha comunicato che il Gruppo sta continuando ad investire le proprie risorse per le nuove soluzioni per la mobilità di oggi e di domani, concentrandosi su 4 pilastri: personalizzazione, autonomia, connettività ed elettrificazione. Per l’Ugl, uno sguardo particolare è stato riservato allo stabilimento di Bari, fondamentalmente legato al settore diesel, che occupa 1.778 collaboratori e che ha cominciato a vedere negli ultimi anni una diversificazione industriale passando dalla produzione di 2 prodotti ai 6 attuali, e che continua i suoi sforzi verso la riduzione della sovracapacità produttiva. A tal proposito, ed in considerazione della futura incertezza del mercato automotive, tutte le Parti hanno convenuto sulla impellente necessità di riprendere le discussioni sul futuro dello stabilimento barese, partendo da confronti continui a livello territoriale fino a riaprire i tavoli istituzionali, fermo restando il costante supporto delle segreterie nazionali. Particolare attenzione e sensibilità si è prestata sulle misure adottate dal Gruppo per fronteggiare l’emergenza pandemica da Covid19 e per salvaguardare la salute e la sicurezza dei dipendenti attraverso lo sviluppo e la produzione di un test rapido completamente automatizzato (Vivalytic di Bosch), l’installazione di una linea per la produzione di mascherine chirurgiche certificate dal Politecnico di Bari, l’adozione delle misure di prevenzione dettate dai Protocolli di sicurezza aziendali redatti con gli RLS, e l’adozione dello smart working per tutti quei lavoratori cui era ed è consentibile. Esprimiamo la nostra soddisfazione sulla gestione che il Gruppo Bosch ha attuato per salvaguardare il proprio personale in questo contesto di emergenza assolutamente singolare – concludono i sindacalisti Ugl -, siamo fiduciosi sui prossimi passi che l’azienda vorrà adottare in termini di salvaguardia dei livelli occupazionali e di innovazione tecnologica”.
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