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Roma

Grottaferrata, Luciano Andreotti: "No deciso agli inciuci"

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Tempo di lettura 3 minutiIl messaggio: fare il più possibile sintesi di programmi e progetti per liberare Grottaferrata dagli interessi della politica partitocratica dei “capibastone”

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GROTTAFERRATA (RM) – Luciano Andreotti, candidato della coalizione civica in corsa per il ballottaggio nelle elezioni amministrative del comune di Grottaferrata, in programma il prossimo 25 giugno parla al cuore dei grottaferratesi e lo fa attraverso una dettagliata analisi del voto e della prospettiva futura della città in cui l’architetto candidato sindaco è nato e vissuto da sempre, ispirato da principi di “limpidezza, modestia e sobrietà”, attraverso i quali tuttavia riesce a comunicare tutto quello che, lui e la sua coalizione civica, intendono comunicare: fare il più possibile sintesi di programmi e progetti per liberare Grottaferrata dagli interessi della politica partitocratica dei “capibastone” con un appello finale all'orgoglio e alla libertà come risposta al forte astensionismo del primo turno.



Si stanno delineando convergenze, come vi muoverete?

“Più che convergenze, che trovo legittime, stiamo notando qualche "inciucio". Noi parleremo con la gente di Grottaferrata, con i cittadini spiegandoci con loro. Siamo contrari a questo modo di fare politica legata alla vecchia partitocrazia. È l'esatto contrario del nostro progetto civico che antepone il bene e le necessità di Grottaferrata a ogni altro tipo di interesse. Detto ciò è impossibile non notare come si siano create le condizioni per dar vita a un metodo amministrativo del tutto nuovo che coinvolga profondamente tutte le forze e le associazioni che si esprimono nel Consiglio comunale Non cercherò accordi sottobanco con altre organizzazioni politiche che hanno partecipato alla competizione elettorale. Non prometterò mance e prebende a nessuno”.

Come vi comporterete con le altre liste civiche?

“Estenderemo la nostra piattaforma civica anche ad alcuni punti programmatici degli altri candidati. Sosterremo con forza alcune impostazioni programmatiche avanzate dai nostri competitori. In particolare farò mie – coordinandole con le indicazioni esplicitate nel mio programma – le impostazioni sul sostegno alle fasce giovanili avanzate nel programma del Movimento 5 Stelle ai quali chiederemo anche di collaborare nella ricerca di soluzioni condivise con l’amministrazione comunale di Roma in relazione alla questione dei rifiuti a Morena. Sono quindi pronto a fare mie, sempre coordinandole con le indicazioni già presenti nel nostro programma, le impostazioni sul destino urbanistico della nostra città (ritiro della delibera 41, no all’ulteriore consumo territoriale ecc…) e sull’incentivazione di un dialogo costante fra mondo scolastico, famiglie ed educatori attraverso l’organizzazione di tavoli di partecipazione, avanzate da Città al Governo e le impostazioni sullo stalking bancario e sul sociale avanzate nel programma di Fratelli d’Italia. Tutto questo lo posso fare perché guido una coalizione forte e libera da ogni condizionamento esterno o derivante dai partiti politici e dai loro ‘capibastone’. Tutto questo lo devo fare perché il principio che mi guida è la creazione di una comunità sicura, solidale e coesa. Tutto questo lo voglio fare perché ho l’umiltà di ascoltare gli altri e imparare da loro”.



Da ultimo una considerazione sull'astensionismo?

“Più che da ultimo questa deve essere la premessa da considerare con molta preoccupazione. Un astensionismo record a Grottaferrata, quello del primo turno elettorale delle elezioni amministrative di quest’anno dovuto – io credo – alla sfiducia e alla disillusione della cittadinanza rispetto alle vicende comunali degli ultimi anni, ritengo necessario rimboccarsi le maniche e dare una buona amministrazione al nostro paese . Un dato è certo, gli elettori hanno premiato i progetti civici anziché i partiti. Siamo di fronte ad una grande opportunità che, allo stesso tempo, è anche un grande responsabilità. Abbiamo la possibilità di cambiare il modo di fare politica a Grottaferrata e non può essere disattesa. Per questo motivo, come detto prima, vanno ricercate al di là dei personalismi tutte le convergenze possibili con un unico scopo: la stabilità amministrativa di Grottaferrata. Staremo a vedere, adesso, dove si nascondono davvero gli interessi forti e la loro prepotenza che non prendono minimamente in considerazione il bene della nostra comunità. Il prossimo 25 giugno – io spero – prevarranno l’orgoglio e il desiderio di buon governo dei nostri concittadini”.