Roma
GROTTAFERRATA: L'INTERVISTA AL CANDIDATO SINDACO DEL CENTRODESTRA GIAMPIERO FONTANA
Tempo di lettura 6 minutiPer le prossime elezioni la destra divisa per molto tempo, cerca di presentarsi unita attorno alla figura di Giampiero Fontana.
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11 anni agoon
di Maurizio Aversa
Grottaferrata (RM) – Mentre, in questi giorni, il M5S ha reso noto la scelta del proprio candidato a sindaco per la cittadina dei Castelli Romani, il centrosinistra si appresta, con le varie candidature, a svolgere le primarie, non tanto per “sanare” le differenti accezioni con cui il centrosinistra stesso si presenterà nella competizione; quanto per sciogliere l’intricata matassa (abbastanza diffusa nei Castelli Romani) di vari candidati papabili che si sentono portatori di idee e di capacità di vincere. Spesso sono “sentori” che non manifestano grandi “novità” da offrire ai cittadini, ed invece sono dimostrazione del modo molto differente di cui un grande partito perno delle alleanze di centrosinistra sul territorio (il PD), riesce o non riesce a mettere a disposizione di cittadini ed alleati una “sintesi politica”, una proposta unitaria amministrativa. Di questo handicap ha approfittato la destra, il centrodestra, al di là degli eventuali “cementi” differenti dalle singole scelte amministrative, che saldano la proposta alternativa al centrosinistra al governo. E’ il caso di Grottaferrata, dove la destra divisa per molto tempo, cerca di presentarsi unita attorno alla figura di Giampiero Fontana. L’Abbiamo intervistato.
La storia precedente a questo periodo, nella vita politica di Grottaferrata ha visto la destra protagonista per le proprie divisioni. Anche asperrime. Finalmente siamo uniti è il messaggio principale che lancia Fontana? Come si è giunti a questo risultato?
Sin dall’avvio dell’ultima consiliatura, nel maggio 2010, ho intrapreso ogni possibile iniziativa, dentro e fuori del Consiglio comunale, per riunire le diverse anime dell’area moderata grottaferratese. Durante gli ultimi mesi della disastrosa amministrazione di centrosinistra ho promosso, con altri amici e colleghi di minoranza, gli “Stati Generali dell’Opposizione”, riunendo coloro che non si riconoscevano nella sinistra e negli scempi da essa perpetrati, specie nell’ultimo triennio amministrativo. Così ha avuto inizio il percorso che ha consentito la ritrovata unità tra i Partiti del Centrodestra e parte dei Rappresentanti del Gruppo delle Liste civiche che avevano sostenuto il Dr. Mauro GHELFI. L’indicazione nella mia persona per la candidatura a Sindaco è frutto di questo percorso, suggellato dalla lettera pubblica dello scorso dicembre con la quale il Dr. GHELFI ha esternato il suo appoggio in tal senso. Nel 2010, pur rappresentando, assommate, oltre il 66% dei consensi elettorali espressi, le liste del Centrodestra e quelle Civiche avevano consentito, con il mancato accordo al ballottaggio, la vittoria del Centrosinistra e l’insediamento dell’ex Sindaco Mori a Palazzo Consoli con tutto quello che ne è poi conseguito, specie per Grottaferrata e i suoi Cittadini.
In una conferenza stampa di presentazione della sua candidatura, Fontana, il consigliere regionale Adriano Palozzi ha detto. “se non ci credessi non sarei qui”. Le chiedo: perché i dirigenti e gli eletti nel centrodestra si muovono solo dove si vince? Gli altri cittadini sono di serie B?
Il sostegno di Palozzi non è legato alla possibilità, per il Centrodestra, di vincere le prossime elezioni comunali a Grottaferrata. Come credo Lei sappia, vi sono candidati Sindaci in altri Comuni, come Ciampino e Frascati ad esempio, dove Palozzi sostiene convintamente il Progetto politico del Centrodestra, di Forza Italia in particolare, benché il PD goda, almeno sulla carta, dei favori del pronostico. Palozzi è stato il Consigliere più votato del PDL in Provincia di Roma ed è un punto di riferimento per tutta l’area metropolitana, ancor di più per i Castelli Romani, consentendo al Centrodestra di avere, dopo anni, un interlocutore del territorio alla Pisana.
Lei ha imputato critiche di gestione a Mori. Vuole ricordare le principali e come sono state eventualmente contrastate politicamente e amministrativamente fin qui?
La Giunta Mori passerà (tristemente) alla storia per le risorse economiche dissipate e per i disservizi arrecati alla Cittadinanza. Centinaia di migliaia di euro spesi per la “Città del Libro” (oltre 600.000,00 euro), un’iniziativa ad alto contenuto evocativo ma assolutamente priva di contenuti e di risultati; 200.000,00 euro per il “Centro Commerciale naturale” (ci stiamo ancora chiedendo come sono stati spesi…); ben 500.000,00 euro per l’emergenza neve (neanche a Cortina hanno speso tanto…); e poi decine e decine di migliaia di euro impegnati per le più disparate (quanto inutili) attività, a favore di Associazioni/Cooperative “di area”, spesso aventi sede o operanti fuori Grottaferrata. Il disastro dell’ultima Fiera Nazionale e l’emergenza rifiuti le altre due “perle” esibite da Mori & Co. Per non parlare, ancora, delle pesantissime conseguenze sulle finanze comunali, materializzatesi anche con le ingenti bollette TARES a carico dei Cittadini, la riscossione della mini IMU, l’aumento del costo del servizio parcometri, e via discorrendo. Tralascio la “qualità” dei rapporti con i Cittadini e le Associazioni (anche di categoria), materia in cui il Sindaco Mori ha “brillato” per l’assoluta inesistenza. In termini di contrasto politico-amministrativo, personalmente ho prodotto centinaia di atti di sindacato ispettivo (Interrogazioni, Interpellanze, ecc.), proposte di Delibera, Ordini del Giorno, sulle diverse problematiche, spesso cogliendo nel segno, come in occasione dell’iniziativa sulla realizzazione dell’Isola Ecologica, struttura fondamentale per la Raccolta differenziata dei rifiuti, allorquando il tentativo di realizzarla in località Vascarelle (Squarciarelli) é fortunatamente tramontato, sino all’approvazione di una struttura in località Villa Senni, benché siamo ancora lontani dall’inizio dei lavori. Purtroppo il Sindaco, gli Assessori ed il Presidente del Consiglio comunale, sistematicamente mancavano nel rispetto delle tempistiche e delle modalità di trattazione degli atti presentati dal sottoscritto, sovente nel tentativo di allontanare dall’Aula le scottanti tematiche proposte, specie nei frequenti periodi di “fibrillazione” della maggioranza di centrosinistra. Più di una volta, per questo, ho presentato esposti al Prefetto di Roma, invocando il rispetto del Regolamento del Consiglio comunale e delle normative.
Proposte innovative, non solo sui focus criticati alla giunta Mori, ha da illustrarli come tre quattro punti principali con cui vuole catturare l’attenzione ed eventualmente il consenso dei cittadini di Grottaferrata?
Tre punti fondamentali, a mio avviso: 1) restituire decoro e vivibilità a Grottaferrata, partendo dalla cura capillare del Territorio (ottimizzazione della raccolta differenziata dei rifiuti, puntuale manutenzione delle strade, del sottosuolo, dei parchi pubblici e delle aree verdi, ecc.); 2) pianificare lo sviluppo urbanistico, la viabilità e la tutela ambientale, contemperandoli col rilancio del tessuto socio-economico (Imprenditorialità, Commercio, Ristorazione, Artigianato, Turismo, Politiche sociali e culturali, Sport e Tempo libero, ecc.); 3) individuare nell’Abbazia e nella Fiera, come già detto, le pietre angolari della ripresa socio-economica di Grottaferrata, per creare ricchezza e nuova occupazione. Il tutto, subordinatamente ad un’accurata ricognizione delle casse comunali, partendo dal Bilancio di previsione approvato dal Commissario prefettizio.
Sempre Adriano Palozzi, in una sua dichiarazione, le attribuisce queste doti: “serio, onesto, presentabile.” Ma gli altri candidati al consiglio comunale o aspiranti prima e al pari di lei a primo cittadino, nel centrodestra, non hanno queste stesse caratteristiche? Allora, oltre serietà, onestà, presentabilità, – che credo lei voglia sperare siano anche nel campo avverso -, quali sono le doti che le consentono di staccarsi dagli altri contendenti ed essere il giusto candidato sindaco per il centrodestra?
Sono grato a Palozzi per il sostegno e la fiducia al Nostro percorso, oltre ovviamente per le belle parole spese nei miei riguardi. La serietà e l’onestà (anche intellettuale) sono alcuni dei punti fermi a cui, da sempre, ispiro il mio agire in politica. Tuttavia non ho la pretesa di essere il candidato giusto per il Centrodestra, ma sono certo che, specie in questo momento storico, chi intende proporsi per la candidatura a Sindaco debba conoscere Grottaferrata e la sua realtà, quindi essere di Grottaferrata. Il Primo Cittadino, anche per effetto della forte crisi economica e, più in generale, dei valori, dev’essere in grado di incarnare i reali bisogni della gente affinché essa possa identificarsi in lui e, pertanto, stabilire un rapporto fiduciario. Ciò vale ancor di più in una Comunità come la Nostra. Ritengo che il Sindaco, oltre ad essere capace ed all’altezza del ruolo, debba vivere a contatto con la gente: solo ascoltando le persone e comunicando con esse si può conoscerne le reali esigenze e risolverne i problemi, oltre a recuperare credibilità verso l’istituzione più prossima al Cittadino, qual’è appunto il Comune.
Nei primi cento giorni farebbe….? E quale la prima cosa?
Come detto sopra, la fattibilità del Programma che intendiamo proporre sarà strettamente legata alla situazione delle casse comunali. Detto ciò, vorrei innanzitutto avvicinare il Comune al Cittadino, eliminando gli impedimenti burocratici o frutto della disorganizzazione della macchina amministrativa, se non addirittura del disinteresse della stessa. Nell’ultimo mandato consiliare ho fatto della Partecipazione uno dei temi-cardine della mia attività politica. In tale direzione, una delle prime cose da fare potrebbe essere l’approvazione del Regolamento degli Istituti di Partecipazione e di Iniziativa popolare, completo della disciplina dei Comitati di Quartiere e del Bilancio partecipativo, “pietra angolare” per l’esercizio della reale partecipazione della gente alla vita del Comune. Inoltre, darei attuazione alle riprese audio-video delle sedute di Consiglio comunale (c’è una Delibera di Consiglio in tal senso, approvata a seguito di una mia Mozione, anche se poi rimasta lettera morta…). Quanto ai primi 100 giorni, le cose da fare sono innumerevoli e tutte ugualmente importanti, vedremo al momento opportuno. Ridurre l’inasprimento fiscale, magari attraverso la riduzione e/o l’ottimizzazione di alcune voci di spesa, potrebbe essere uno dei punti principali, specie in questo momento storico.
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