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Roma

Grottaferrata, centro servizi: il sindaco chiarisce sull'ispezione del NOE

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Tempo di lettura 3 minuti "Il Comune, allo stato, non ha ricevuto alcuna comunicazione ufficiale"

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Red. Cronaca

GROTTAFERRATA (RM) – Il Sindaco di Grottaferrata, Dott. Giampiero FONTANA, riguardo le notizie di stampa diffuse nei giorni 11 e 12 agosto u.s., relative all’ispezione svolta dal Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente – Nucleo Operativo Ecologico di Roma (NOE), col supporto della locale Stazione Carabinieri, presso il Centro Servizi (e non Isola Ecologica) della Tekneko Sistemi Ecologici S.r.l., gestore del Servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani (RSU), precisa quanto segue;


–      l’intervento del NOE, presumibilmente dovuto a segnalazioni e/o esposti di terzi, si aggiunge ai provvedimenti che la Giunta in carica, sin dall’insediamento, ha adottato riguardo la presenza del Centro Servizi della Società Tekneko, realizzato all’interno del sito previsto dal Piano degli Insediamenti Produttivi (PIP o Area Artigianale), provvedimenti, tra cui anche sanzioni pecuniarie, volti a svincolare l’Area Artigianale dal predetto Centro al fine di attuare il Piano da anni deliberato, nel rispetto del capitolato d’appalto del Servizio raccolta rifiuti;
–      il Centro Servizi in questione è stato autorizzato, in via temporanea, sin dal maggio 2009 dalla Giunta pro tempore, in occasione dell’avvio del Servizio di raccolta differenziata dei RSU, e ripetutamente confermato sia dalla successiva Amministrazione comunale (2010-2013) che dal Commissario Straordinario (2013-2014);
–      l’Amministrazione in carica, anche nel rispetto del capitolato che regola il Servizio rifiuti, da oltre un anno aveva:
          interrotto il rinnovo dell’autorizzazione alla permanenza del Centro Servizi, in linea con le previsioni dell’appalto ed il carattere temporanei della dislocazione della struttura nell’area PIP, nelle more dell’individuazione di altra area, a cura del gestore del Servizio, nonché della realizzazione dell’Isola Ecologica;
          ricevuto comunicazione da Teknekco nella quale si dichiarava che il mancato rinnovo autorizzativo, ed il contestuale invito alla scelta di un’area alternativa ove realizzare il Centro Servizi, paventavano il rischio di interruzione del Servizio rifiuti;
          presentato formale esposto alla locale Stazione dei Carabinieri;
          proseguito, come già in atto dal giugno 2014 ed in linea col programma di governo della Città, la ricerca di soluzioni fattibili volte a realizzare l’Isola Ecologica, strumento fondamentale per il Servizio raccolta rifiuti, nonché il contestuale spostamento del Centro Servizi e l’avvio definitivo dell’Area artigianale.

 

Il Comune, allo stato, non ha ricevuto alcuna comunicazione ufficiale dal NOE, né dalla Tekneko. Tuttavia, stando a quanto appreso verbalmente dai Rappresentanti della Società stessa, i militari del NOE hanno contestato a Tekneko due violazioni:
–      il mancato rinnovo dell’autorizzazione all'uso dell'area ove insiste il Centro Servizi;
–      l’effettuazione del trasbordo di rifiuti solidi urbani su un area priva di sistemi di raccolta delle acque, nonché parzialmente sprovvista di idonea impermeabilizzazione.
Secondo quanto riferito da Tekneko, il NOE, tra gli altri provvedimenti adottati, ha quindi disposto il sequestro preventivo dell’area di cantiere interessata (circa 600 mq). Verosimilmente potranno essere effettuati ulteriori accertamenti dopo la pausa ferragostana.
Preso atto di quanto sopra, benché in assenza, come detto, di formali comunicazioni dal NOE o da Tekneko, personale dell’Ufficio Lavori Pubblici comunale si è recato sul posto per verificare la situazione ed acquisire ulteriori elementi di informazione, specie per quanto attiene alla continuità del Servizio raccolta rifiuti che, come assicurato da Tekneko, non subirà interruzioni grazie all’adozione di misure alternative la cui fattibilità sarà valutata di concerto con l’Ufficio comunale preposto.
In attesa di eventuali ulteriori sviluppi, il Sindaco FONTANA stigmatizza le stantie oltre che stucchevoli strumentalizzazioni sull’argomento, da parte del Consigliere del Movimento Cinque Stelle, il quale continua nell’allarmismo sociale, paventando danni e sfaceli per la Città, gli artigiani e quanti altri, enumerando cifre astronomiche assolutamente fuorvianti oltre che errate, evocando, come suo solito, procuratori della repubblica e magistrati contabili in luogo delle scelte politiche responsabili.
Lo stesso Consigliere, annuncia di volersi adoperare, insieme ai rappresentanti sovracomunali del Movimento Cinque Stelle, affinché la Regione Lazio chieda al Comune la restituzione di un milione e settecentomila euro, somma che all’epoca sarebbe stata erogata per la realizzazione del PIP, rischiando in tal modo di porre in capo ad ogni grottaferratese un debito di circa 80,00 euro ma, soprattutto, di compromettere irrimediabilmente il futuro dell’Area Artigianale.
Tale Consigliere, nel goffo tentativo di accattivarsi improbabili consensi, incita allo sgombero del Centro Servizi dall’Area Artigianale senza proporre soluzioni alternative fattibili, mentre la Giunta in carica, grazie anche ad una Mozione approvata dalla maggioranza dei Gruppi consiliari (Forza Italia, Lista Civica “Grottaferrata per Noi” e Fratelli d’Italia) lo scorso 13 giugno, sta finalmente risolvendo annose e complesse questioni, ponendo soluzione, contestualmente ed in tempi contenuti, allo spostamento del Centro Servizi Tekneko, all’avvio dell’Area Artigianale (con annessi servizi primari) ed all’acquisizione del terreno ove realizzare l’Isola Ecologica.
 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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