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GRECIA: VIA BABY PENSIONI, AUMENTO TASSE PER IMPRESE. LEADER EUROPEI PROMUOVONO IL PIANO DI TSIPRAS
Tempo di lettura 2 minuti Hollande spera che le discussioni riprendano “con la volontà di concludere”, Matteo Renzi ritiene possibile già domani un accordo
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di Angelo Barraco
Bruxelles – E’ giunto da alcune ore sul tavolo dell’Eurogruppo il tanto atteso piano di Tsipras. Il leader ellenico propone l’addio alle “baby” pensioni, la rinuncia allo sconto dell’iva per le isole con maggiore afflusso turistico, aumento delle tasse per imprese ed armatori. Quindi via lo sconto Iva alle isole entro l’anno 2016 e aliquota aumentata al 23% per i ristoranti e per alberghi invece al 13%. I tagli alla difesa raggiungeranno i 300 milioni di euro entro il 2016. Chiesto aumento delle tasse sugli armatori, sui beni di lusso con un aumento del 10/13% e le imprese invece 26/28% e dopo una revisione catastale anche sugli immobili. Sono previsti risparmi su pensioni tra lo 0,25 e lo 0,50% del pil dell’anno 2015 e l’1% del 2016 e un taglio progressivo delle baby pensioni e un innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni entro l’anno 2022.
Il piano è di ben 12 miliardi, superiore al precedente che era di 8, a cui Tsipras cercherà di ottenere il consenso in Parlamento. Per quanto riguarda il prestito che la Grecia chiede al Fondo salva stati, il prestito triennale che chiede la Grecia è di 53 miliardi, tale prestito dovrebbe coprire le esigenze finanziarie della Grecia fino al 2018 e dovrebbe garantire il rimborso di prestiti per 46 miliardi dovuti a Fmi e Bce che sono in scadenza per il 30 giugno 2018.
Le reazioni dei leader europei al piano di Tsipras sono state positive, Hollande ha promosso il piano e reputando le proposte serie e credibili e ha detto anche che il programma mostra la determinazione della Grecia a restare nella zona euro. Hollande spera che le discussioni riprendano “con la volontà di concludere”. Sul fronte italiano invece il premier Matteo Renzi ritiene possibile già domani un accordo dicendo che “Speriamo di non rivederci anche domenica: vuol dire che l'accordo sulla Grecia può essere fatto anche nella giornata di sabato dai ministri dell'Economia”. Tali parole le ha dette dopo aver incontrato il primo ministro irlandese Enda Kenny.
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