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di Christian Montagna
Grecia – Non c’è tregua in Grecia in questi giorni da quando, il referendum ha scritto una nuova pagina di storia per l’intera nazione. Dopo l’ultimatum concesso, è stato chiesto di presentare in 5 giorni un accordo, pena il default. Tsipras è in azione per scongiurare il peggio. Un pacchetto di riforme da 12 miliardi di euro da realizzare in due anni e da presentare a Bruxelles per avere in cambio un terzo piano di aiuti sarebbe al vaglio del presidente in queste ore. Quella di 12 miliardi e' una cifra superiore agli 8 miliardi di euro precedentemente stimati per le riforme .La cifra di 10-12 miliardi di euro sarà ricavata dai tagli alle spese e dagli aumenti delle tasse, con l'obiettivo di attrarre investimenti per favorire l'occupazione e la crescita.
Il piano di Tsipras. Il governo di Atene avrebbe intenzione di applicare la legge Loverdos-Koutroumanis, che fornisce una pensione di base e proporzionata per chi ne ha maturato il diritto a partire dal gennaio 2015. Il nuovo sistema pensionistico avrà anche lo scopo di scoraggiare il pensionamento anticipato con l'introduzione di sanzioni più severe. La proposta del governo ellenico prevede anche l'attuazione dei suggerimenti dell'Ocse, che includono la liberalizzazione delle professioni, la creazione di sportelli unici, la revisione della competitività in aree caratterizzate da pratiche di oligopolio e l'adozione di nuove strategie per combattere la corruzione aziendale, in particolare in relazione alle procedure d'appalto pubbliche. A rivelarlo è stato il giornale Kathimerini, secondo il quale l'obiettivo di Atene e' quello di evitare il ritorno alla recessione. Atene stima che, soprattutto a causa delle misure sul controllo dei capitali, il Pil quest'anno invece di crescere dello 0,5% subirà una recessione del 3%.
La scadenza dei termini. Scadrà domani l’ultimatum concesso alla Grecia per presentare le riforme. Una corsa contro il tempo che ha trovato non poche opposizioni. Proprio in queste ore, in piazza Syntagma, un gruppo di protestanti si è radunato per chiedere risposte al presidente. Le autorità greche sono fiduciose di poter raggiungere un accordo con i creditori internazionale che sarà poi approvato dal Parlamento secondo quanto dichiarato dal portavoce del governo, Gabriel Sakellaridis. "Sono certo che l'accordo supererà (il voto) del gruppo parlamentare di Syriza e della coalizione di governo", ha dichiarato all'emittente Antenna Tv.
Mario Draghi, presidente di Bce. "Il governo sta facendo tutto il possibile per arrivare a un accordo immediato e mettere fine a questo ciclo di incertezza” ha riferito il presidente della Bce Draghi anche se, stavolta si rende conto che superare lo scoglio della crisi greca sarà molto difficile. Il Fondo Monetario Internazionale, intanto, pur confermando che al momento non si avvertono rischi di contagio, ribadisce che serve una soluzione politica alla crisi greca
Le banche ancora chiuse. Dopo il fallimento il 29 giugno dei negoziati tra il governo di Atene e i creditori internazionali, le autorità greche hanno prolungato fino a lunedì 13 luglio la chiusura delle banche del Paese e hanno limitato i prelievi di contante a 60 euro al giorno. Si comincia ad avvertire una grande crisi di liquidità nella nazione. La borsa invece sembra comunque credere all'intesa: Milano guadagna oltre il 3%, così come in positivo chiudono gli altri listini europei.
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