GRECIA, TSIPRAS CHIEDE ESTENSIONE DEL PROGRAMMA D'AIUTO

di Maurizio Costa

Atene – Alexis Tsipras, dopo aver sempre respinto le richieste di un allungamento del programma europeo, accetta gli aiuti dell'Ue. La lettera arrivata a Bruxelles dal governo greco annuncia la decisione, chiedendo, però, di revisionare le misure economiche. Da un lato la Grecia promette, dall'altro i suoi creditori accettano una maggiore flessibilità.

Tsipras, infatti, chiedendo un allungamento di sei mesi del Master Financial Assistance Facility Agreement, richiede un prestito all'Ue, che, però, dovrà essere coperto dalle promesse del governo ellenico. La Grecia dovrà cercare di risanare il debito pubblico, abbattendo la corruzione e l'evasione fiscale. Tra l'altro, Tsipras dovrà anche accettare il monitoraggio dei conti da parte delle istituzioni internazionali, definendo il memorandum e aggiustando il quadro di riferimento.

Tsipras, quindi, accetta le richieste dell'Ue. Domani, i ministri delle Finanze dei paesi europei si riuniranno in un nuovo Eurogruppo, provando a decidere e ad analizzare la lettera e le proposte della Grecia. “Confermo che la Commissione europea e l'Eurogruppo hanno ricevuto stamani la richiesta del governo greco” ha detto il portavoce dell'esecutivo comunitario Margaritis Schinas. Secondo Jean Claude Juncker “è un segno positivo che spiana la strada ad un compromesso ragionevole nell'interesse di tutta l'Eurozona”.

Intanto, la Germania afferma che non è d'accordo con la decisione della Grecia. Il portavoce del ministero della Finanze tedesco, Martin Jaeger, ha dichiarato che “la lettera di Atene non contiene alcuna proposta sostanziale di soluzione”. Quindi la Germania rifiuta il programma che la Grecia vorrebbe attuare, creando un muro contro muro quasi insanabile.

In un primo momento, Tsipras aveva promesso che non avrebbe mai accettato l'allungamento del programma comunitario. I suoi elettori lo hanno votato anche per questo. Adesso, però, cerca di andare incontro all'Unione Europea ma guardando anche agli interessi della Grecia, cercando di fare nuove riforme per poi distaccarsi piano piano dal piano di aiuti europeo.