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Esteri

GRECIA: RIAPRONO LE BANCHE MA LA TENSIONE E' ANCORA ALTA

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Tempo di lettura 2 minutiil prestito ponte di 7,16 miliardi ad Atene, che consentirà la restituzione ad Atene dei 6,25 miliardi a Bce e Fmi

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di Angelo Barraco

Grecia – Riaprono le banche in Grecia e arriva il prestito ponte di 7,16 miliardi ad Atene, che consentirà  la restituzione ad Atene dei 6,25 miliardi a Bce e Fmi. Torna finalmente la serenità sul fronte ellenico e tale positività tocca anche le borse e Milano chiude con il +1,58%. Le banche elleniche hanno riaperto dopo ben 3 settimane di chiusura, è stato posto un controllo per evitare eventuali fughe di capitali.Rimangono controlli e limitazioni. Il limite di ritiro dai bancomat è stato ampliato a 420 euro a settimana. Per quanto riguarda il prestito ponte, la conferma è arrivata dalla portavoce Mina Andreeva che si è detta fiduciosa del pagamento in giornata degli arretrati al Fondo monetario internazionale e del debito in scadenza alla Bce e ha riferito che “Il lavoro per stendere il memorandum of understading per il nuovo piano di aiuti e' in corso, con il coinvolgimento da un lato delle istituzioni e dall'altro delle autorita' greche. Ci aspettiamo di completarlo al piu' presto”. Il prestito ha permesso ad Atene di ripagare Bce ed Fmi e sta pagando per l’esattezza 4,2 miliardi a Bce tra capitali e Bce a 2,05 miliardi di euro al Fmi che dovevano invece essere pagati in data 30 giugno. Il governo sta ripagando 500 milioni alla banca centrale greca. 
 
Pareri contrari. L’ex ministro delle Finanze ellenico  Yanis Varoufakis, sostiene che le riforme imposte alla Grecia dai creditori sono destinate a fallire. Varoufakis ha dichiarato che  il programma “passerà alla storia come il più grande disastro della gestione macroeconomica mai avvenuto” e aggiunge che "fallirà chiunque lo abbia messo in opera" ha aggiunto inoltre che il premier Alex Tsipras non aveva altra scelta e che “La scelta che ci hanno dato era tra essere giustiziati e darci per vinti. Abbiamo deciso di arrenderci come ultime strategia”. 
 
Ultimi avvenimenti. L’altro ieri è stata una giornata importante per la Grecia  poiché nel palazzo presidenziale ad Atene hanno giurato i nuovi ministri del governo ellenico voluti da Alexis Tsipras per la stabilizzazione dell’esecutivo. Sono stati rimossi dallo stesso Tsipras, ministri e vice ministri che hanno espresso un voto contrario al piano di riforme concordato con i creditori in cambio dei nuovi aiuti. Il nuovo ministro del Lavoro è l’ex titolare delle Riforme, alla Difesa c’è invece George Katrougalos, come vice ministro c’è Christoforos Vernardakis, Olga Gerovassili è stata nominata portavoce  del governo al posto di Gavriel Sakellarides. Il ministro è stato sostituito, stessa cosa per il ministro delle Finanze. Il parlamento tedesco approva il piano di salvataggio della Grecia. Ci vorranno dalle 2 alle 4 settimane per definire le riforme che la Grecia dovrà adottare per avere gli aiuti. Le banche intanto riapriranno lunedì , grazie al prestito di 7 miliardi.  Il voto positivo del Bundestag sul terzo salvataggio riaccende le speranze per il popolo ellenico e per una lenta ripresa. Si archivierà il rischio del default poiché per allora sarà pervenuto il prestito di 7 miliardi di euro e il Governo pagherà Fmi e la rata Bce che scade il 20 luglio. Oggi parte ufficialmente il negoziato con la Troika sul nuovo documento che conterrà il salvataggio da 82-86 miliari e da cui dipendono salvezza e futuro del paese.