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Il giallo dell’evasione fiscale di una società tedesca in Grecia non ha allertato nessuna commissione, mentre la Franport, il nuovo gruppo tedesco, spenderà circa 330 milioni di euro nei primi quattro anni per migliorare gli aeroporti, che poi andrebbero a gestire per i prossimi 40 anni
di Cinzia Marchegiani
Atene (Grecia) – La Grecia svende i suoi gioielli di Stato. Il programma di questa privatizzazione in Grecia si sta ultimando, come mamma Troika aveva imposto. E’ stato ripreso dal governo di Tsipras gli accordi affinché i fondi del FMI possono entrare nelle casse elleniche. La privatizzazione ora prevede anche la gestione di 14 aeroporti greci regionali, come precedentemente concordato, alla società Fraport di Francoforte. Fraport e la greca Copelouzos si erano accordati con l'agenzia ellenica per le privatizzazioni nel 2014 per la gestione di 14 aeroporti in diverse destinazioni turistiche, tra cui Corfù.
Così ora il governo ellenico, dopo un’estate di tiri alla fune ha ceduto su tutta la linea e ha confermato che darà in gestione gli aeroporti regionali alla tedesca Fraport e l'accordo che vale 1,2 miliardi di euro, inizialmente congelato, verrà ora finalizzato nelle prossime settimane. Il nuovo gruppo dovrebbe spendere circa 330 milioni di euro nei primi quattro anni per migliorare gli aeroporti, che poi gestirebbero per i prossimi 40 anni.
Game over per Tsipras. La pubblicazione della decisione sulla gazzetta ufficiale conferma l'impegno del governo a procedere coi termini già fissati in precedenza, infatti l’accordo preliminare era stato raggiunto nel 2014, ma poi bloccato dopo l'elezione a gennaio del primo ministro Alexis Tsipras, che ne aveva annunciato una revisione. Anche se il portavoce di Fraport ha detto che la decisione del governo è "la base per ulteriori negoziati", e che ancora non è stato firmato alcun contratto, di certo quest’accordo, una volta ratificato, rappresenterà la prima privatizzazione completata dal governo Tsipras, che invano si è opposto alla vendita delle imprese strategiche statali, ma che ha svendere e cedere per ricevere l'ok all'implementazione delle privatizzazioni in cambio di nuovi fondi.
Il giallo dell'evasione fiscale di una società tedesca in Grecia. Interessante la notizia che invece vede come il più grande evasore fiscale in Grecia una società tedesca. Un tribunale di Atene ha rilevato che la Hochtief, che è la più grande società di costruzioni tedesca, specializzata negli aeroporti, è la società tedesca che progettava l'aeroporto "Eleftherios Venizelos" di Atene International non pagava l'IVA da 20 anni. Le notizie riportano che la società Hochtief, dovrà pagare più di 500 milioni di euro per arretrati di IVA. Insieme ad altri pagamenti in sospeso, come quelle ai fondi di previdenza sociale, che potrebbe ammontare più di 1 miliardo di euro. Se non fosse ironico, ci sarebbe da chiedersi cosa c’è sotto, poiché nell'ambito del programma di austerità imposto dalla "Troika" i dipendenti greci hanno perso circa 400 milioni di euro dai tagli ai loro stipendi. Questa notizia non ha allertato però alcuna commissione d'indagine della Comunità Europea. Chapeaux.
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