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di A.B.
Roma – L’Europa sblocca il prestito per il salvataggio di della Grecia dopo aver incassato il “si” del Parlamento di Atene. L’Eurogruppo ha avviato il terzo programma di aiuti internazionali triennali che è condizionato al completamento delle procedure nazionali. Stabilità ed intesa anche per il prestito-ponte di 7 miliardi di euro che sarà utile per rimborsare i creditori. Intanto la Bce ha invariato i tassi di interesse, ha deciso di alzare di ben 900 milioni il tetto dell’Ela per le banche elleniche, ancora per un’altra settimana, rassicurando però creditori e mercati sulla capacità di Atene di rimborsare una parte del suo debito in data 20 luglio. Mario Draghi sostiene di dover alleggerire il debito per facilitare la ripresa della nazione. Anche Fmi è pronta a partecipare al pacchetto di salvataggio della Grecia e della sua economia. Angela Merkel invece reputa nell’Eurozona “non possibile un haircut del debito” e aggiunge che “E’ stato un accordo duro per le parti in causa ed è stato l’ultimo tentativo”. La Markel ha concluso infine “Non aiutare la Grecia sarebbe stato da irresponsabili e ci sarebbe stato il rischio caos”.
L'OK al prestito. L'Europa riceve il "si' " del Parlamento ellenico sul piano che riguarda le riforme e sblocca il prestito per salvare la Grecia. L'Eurogruppo, ha dato l’ok al terzo programma di aiuti internazionali triennali. Vi è anche l’intesa sul prestito da sette miliardi per rimborsare i creditori. La Bce intanto ha alzato di 900 milioni, per un'altra settimana, il tetto dell'Ela per le banche greche. Mario Draghi afferma che è un debito che va "senza dubbio alleggerito". Secondo quanto riporta la portavoce della Commissione, il pacchetto è stato approvato da Atene, concordato all’Eurosummit “in tempo e in modo nel complesso soddisfacente”. I 7 miliardi devono servire per far fronte alle immediate esigenze economiche della Grecia e deve essere presa sia dai 19 paesi Euro che dagli altri 9 dell’Unione europea. L’Ok potrà essere dato tramite un procedimento scritto che non necessita della riunione dei ministri ma soltanto dell’accorso del Comitato economico finanziario. Il denaro per il finanziamento urgente verrà prelevato tramite un meccanismo Ue, Efsn che fin oad oggi è stato utilizzato per salvare Irlanda e Portogallo ma ora l’utilizzo è riservato ai paesi non appartenenti all’Eurozona. Per domani è atteso il via libera dei 28 paesi. Il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble considera il voto del Parlamento di Atene un “passo avanti”, ma continua a considerare un’ipotesi migliore per la Grecia un’uscita temporanea dall’euro. Draghi dice che la Bce “continua ad agire secondo il principio per cui la Grecia e' e restera' membro dell'euro”.
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