Connect with us

Esteri

GRECIA: L'USCITA DALL'EUROZONA SPAVENTA I MERCATI

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti L’Eurogruppo si è riunito dopo una breve sospensione e senza la delegazione greca ha discusso della possibilità del fallimento della Grecia

Published

on

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
di Angelo Barraco
 
Grecia – I partner dell’Unione europea hanno accolto la decisione di Alexis Tsipras di affidare al giudizio del popolo il verdetto sul piano proposto dall’Eurogruppo e dal Consiglio europeo, per conto dei creditori (Ue, Bce, Fmi). E’ Arrivato invece il no dell’eurogruppo sull’ultima richiesta di Atene, la settimana di proroga degli aiuti che avrebbero consentito ai greci di arrivare al referendum senza la paura e il rischio che vi sia la chiusura delle banche e del fallimento del Paese. L’eurogruppo ha respinto tale richiesta e la ragione è stata spiegata da Michel Spin, il ministro delle finanze francese che ha detto che “Non si può estendere un programma quando il Paese dice che non lo vuole e indice un referendum sul programma stesso: è una contraddizione di cui tutti ci siamo resi conto”.
 
 
L'Eurogruppo si riunisce.L’ Eurogruppo si è riunito dopo una breve sospensione e senza la delegazione greca ha discusso della possibilità del fallimento della Grecia. A tale incontro hanno partecipato anche Mario Draghi per la Bce e Christine Lagarde per il Fondo monetario internazionale. Alla fine di questa tanto attesa riunione è stato diffuso un comunicato che afferma che l’Eurozona ha gli strumenti per far fronte alle conseguenze della fine dei programmi di aiuta alla Grecia che avrà la sua scadenza martedì. Il comunicato afferma che: “Gli Stati dell'Eurozona intendono fare un pieno uso di tutti gli strumenti disponibili per preservare l'integrità e stabilità dell'Eurozona. Questo completerà tutte le azioni che la Banca centrale europea può fare in piena indipendenza e in linea con il suo mandato". “Quanto ai fondi salvastati Efsf e Esm, restano i forti strumenti con il nostro pieno sostegno che sono sempre stati” , viene anche sottolineato che la fine dell'accordo finanziario dell'Efsf con la Grecia, senza la prospettiva immediata di un successivo accordo, richiederà misure da parte delle autorità greche, con l'assistenza tecnica delle istituzioni, per salvaguardare la stabilità del sistema finanziario greco. L'Eurogruppo controllerà da vicino la situazione economica e finanziaria in Grecia e rimane pronto a riunirsi per prendere le decisioni appropriate se necessario, nell'interesse della Grecia come paese dell'Eurozona e conclude il comunicato con la frase “restiamo pronti ad assistere e sostenere la Grecia e il popolo greco se richiesto, in seguito alla fine dell'accordo con l'Efsf”. 
 
 
I dati in borsa. Calo Piazza Affari dopo 2 ore di scambi (Ftse Mib -3,21% a 23.036 punti), con 8 titoli congelati sui 40 nel listino principale, Mps (-7,45% teorico), Mediaset (-4,86% teorico), Bper (-4,85% teorico), UnipolSai (-4,7% teorico), Azimut (-4,68% teorico), Prysmian (-4,46% teorico) e Atlantia (-4,37% teorico), Bpm (-4,58%), Intesa (-4,14%) e Unicredit (-4,41%).  L’uscita di Atene dall’Eurozona spaventa i mercati e la Borsa di Tokyo che termina gli scambi con un il 2,88%. L’indice Nikkei raggiunge quasi 600 punti ed è a quota 20.109,95 a ridosso dei minimi intraday. L’indice Nikkey, con il timore del default del debito greco, accusa la perdita più pesante del 2015. La Grecia deve rimborsare 1,6 miliardi di euro all’Fmi entro domani. La probabilità dell’uscita dall’eurozone della Grecia ha fatto salire il valore dell’Oro dall’1,1% a 1188,23 dollari riprendendosi dal ribasso della scorsa settimana.