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di A.B.
Bruxelles – La riunione dell’Eurogruppo che è iniziata ieri pomeriggio alle 15 si è conclusa ieri sera, ma senza un accordo ancora. Oggi alle 11 riprenderanno i lavori e si rivedranno i ministri delle Finanze. Sono state 9 ore di negoziati l’accordo è venuto meno su una dichiarazione comune. E’ emerso però che l’Eurogruppo stilerà una serie di riforme per la Grecia e che quest’ultima deve impegnarsi ad approvare in Parlamento all’inizio della prossima settimana, il tutto per ripristinare la fiducia dei partner e consentire il negoziato per un terzo programma di aiuti. Oggi i capi di Stato e di Governo si vedranno per il doppio vertice della zona euro e al Consiglio Europeo, a loro spetta la decisione finale. Il fatto che la riunione debba essere rifatta, vuol dire che una parte dei paesi euro non è convinta delle riforme presentate da Atene qualche giorno fa e vuole maggiori garanzie e chiarezze. Si vorrebbe che la Grecia attuasse delle azioni prioritarie come la riforma dell'Iva, l'abolizione delle pensioni "baby", le privatizzazioni. Nel corso della riunione è circolato un documento del governo tedesco dove vi era la richiesta di un fondo di garanzia di 50 miliardi, oltre a questo la stampa tedesca ha pubblicato un documento dove si parlava a livello ipotetico di un’uscita della Grecia per cinque anni. La posizione piu' dura appare quella del governo finlandese che se decidesse di approvare il terzo piano di assistenza finanziaria alla Grecia potrebbe cadere.
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