Gravity Rush 2, la prima esclusiva 2017 per PlayStation 4

 

di Francesco Pellegrino Lise


Il 2017 per PlayStation 4 si apre subito con un’attesissima esclusiva: Gravity Rush 2. Dopo essersi fatta conoscere da una fetta più ampia di pubblico con l’edizione remastered sempre sull’ammiraglia Sony, la shifter Kat, protagonista del titolo di Japan Studio, è finalmente tornata alla ricerca delle risposte ai troppi misteri lasciate in sospeso al termine del primo capitolo. Gravity Rush 2 ha inizio in un luogo sconosciuto, in compagnia di un gruppo di minatori che si guadagna da vivere solcando i cieli con una flotta di isole volanti, raccogliendo mineral. Cyd e Kat sono stati accolti dalla tribù e lavorano sodo per guadagnarsi da vivere. In assenza del fido compagno felino, Kat è priva dei propri poteri. Questo la costringe a indossare pesanti tute da lavoro per resistere alle alterazioni gravitazionali, almeno fino al ritrovamento del suo fido compagno. Tornata in possesso delle proprie abilità, la bella protagonista può finalmente provare a tutti di non raccontare fandonie.

 

 

La peculiare abilità di controllare a piacimento la gravità rende così la protagonista una risorsa incredibile per la piccola comunità a cui si è unita. Non è un caso che poco dopo gli affari del gruppo di minatori prendano una svolta, al punto da strappare un contratto vantaggioso al losco socio in affari che fa da tramite per la vendita dei cristalli. Dopo una lunga fase introduttiva ambientata interamente sulla cupa flotta di isole galleggianti, l'avventura di Gravity Rush 2 si sposta nella viva e lussureggiante città portuale di Jirga Pala Laho, dove i giocatori saranno chiamati a passare gran parte del tempo. Il plot di Gravity Rush 2 si sviluppa seguendo i tratti caratteristici del primo capitolo, alternando sequenze di gioco a sezioni narrative affidate ad immagini statiche che riproducono un vero e proprio fumetto interattivo. Il gioco nel corso di ben venticinque capitoli che lo compongono saprà rispondere a quasi tutti i quesiti lasciati irrisolti quattro anni fa, non solo narrando l'inizio e la conclusione di una nuova e spettacolare avventura, ma riuscendo anche a ricostruire le origini della bionda Shifter, conducendo per mano i players verso un finale malinconico e d'effetto. La ricetta di questo secondo episodio mira a recuperare tutti i migliori ingredienti che hanno reso Gravity Rush una delle esclusive più originali e apprezzate degli ultimi anni. Gravity Rush 2 , rispetto al predecessore è più colorato, più denso di elementi distruttibili, più dettagliato e affascinante. Oltre alle scontate migliorie tecniche indotte dal salto di qualità da Playstation Vita a Playstation 4, il gioco è stato profondamente rivisto dal lato del gameplay. Il sistema di controllo della gravità, in particolare, affianca al vecchio Gravity Style due nuovi stili, detti Jupiter Style e Luna Style, che si aggiungono al precedente ribattezzato Normal Style. Come suggeriscono i nomi, questi stili variano la forza gravitazionale in maniera importante: Jupiter rende il tutto più pesante, mentre Luna riduce sensibilmente l’attrazione gravitazionale e consente movimenti più fluidi. Normal, infine, si rivela la scelta più bilanciata e più vicina alla gravità terrestre. La scelta dell’uno o dell’altro stile ha conseguenze importanti sul gampeplay: Jupiter rende i colpi molto più efficaci, ma i movimenti dopo un attacco sono più pesanti e presentano meno margine di errore. Luna, al contrario, permette una maggiore precisione ma riduce l’efficacia del colpo. Ogni stile presenta poi attacchi speciali unici, che contribuiscono a differenziare l’approccio scelto dal giocatore. La possibilità di passare velocemente dal Normal, al Jupiter al Luna Style con il semplice tocco del touch pad frontale del DualShock 4, poi, rende il combattimento molto più profondo, fluido e variegato che mai. Il titolo oltre ad offrire una trama principale ampia, mette a disposizione dei giocatori una miriade di side-quest per una longevità davvero ottima nel complesso.

 

 

Tra le novità introdotte da Gravity Rush 2 fa capolino poi un comodo “Photo Mode” col quale immortalare i momenti più esaltanti dell’avventura. Grazie a filtri grafici ed abiti da indossare, sarà possibile riempire il proprio album fotografico personale e condividere gli scatti con gli altri utenti in attesa che vengano giudicati. Le funzioni multigiocatore del titolo però non si esauriscono qui: divertentissime sono infatti le "Cacce al tesoro", sfide a tempo in cui si sarà chiamati a scovare un forziere nascosto in un luogo del mondo di gioco, da riconoscere semplicemente tramite la fotografia postata da un giocatore sul web. Se si riuscirà nell'impresa non solo si riusciranno ad avere alcuni interessanti oggetti bonus e cristalli rari, ma si verrà poi chiamati a ricambiare il favore scattando un'ennesima foto che funga da indizio per qualche esploratore proveniente da altre dimensioni. Qualora il contributo sia stato d'aiuto, si riceverà una notifica accompagnata da una discreta dose di “Dobloni Dusty”, tramite i quali sbloccare elementi inediti per personalizzare la casa di Kat, nuovi filtri estetici, costumi bonus e pose da esibire sul "set". Varietà e personalizzazione saranno comunque le parole d’ordine per godere pienamente dell’esperienza di gioco. In game sarà possibile equipaggiare sino ad un massimo di tre talismani, reliquie in grado di modificare e plasmare lo stile di gioco grazie a bonus di un certo spessore. Oltre ad aumentare il numero delle schivate, il valore dei punti vita o velocità della scivolata gravitazionale, i talismani possono essere fusi tra loro per mischiarne le peculiarità, o essere sacrificati in gran numero per forgiarne di più potenti e rari. Come accennato in alto, Kat si ritrova suo malgrado a lavorare presso una colonia mineraria, per cui, tra un combattimento e l'altro, ci si potrà dedicare al farming di cristalli e talismani visitando i vari scavi posizionati nel cuore delle tempeste gravitazionali. Tali attività secondarie risultano utilissime per racimolare la preziosa valuta, recuperare potenziamenti sempre più efficaci, e – in particolare – per dare la caccia ai Nevi speciali nascosti nei più remoti anfratti del cielo. Si tratta di contenuti espressamente dedicati all'endgame del gioco, che in questo secondo capitolo si presenta più ricco e vivace che mai.

 

 

Tecnicamente parlando il gioco è una verta gioia per gli occhi. Pur non presentando modelli poligonali troppo complessi, le strutture architettoniche, i personaggi principali e tutti gli effetti speciali legati ai poteri di Kat e Raven, sono realizzati con grande meticolosità. L'attenzione ai dettagli è maniacale e spesso ci si soffermerà a osservare uno scorcio di panorama dimenticandosi di quale sia la missione in corso. Il fiore all'occhiello del gioco, però, è la colonna sonora. Il primo Gravity Rush aveva già un comparto audio eccezionale. Con il secondo episodio Kohei Tanaka si è superato, proponendo una selezione di brani dalle sonorità appassionanti e mai fuori luogo. Tirando le somme, questo nuovo capitolo della serie è una nuova perla nella collezione di esclusive per la PS4, impossibile non cedere alla grande bellezza e alla fantastica qualità del prodotto. Gli appassionati della serie saranno sicuramente felici di giocarlo, per chi invece si avvicinerà per la prima volta consigliamo di giocare il primo capitolo e di guardare lo splendido OAV, in maniera tale da non perdere neanche un passaggio della trama che veste la serie.

 

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 8,5

Sonoro: 9

Gameplay: 8

Longevità: 8,5

VOTO FINALE: 8,5