Costume e Società
Grande abbuffata: dieta subito per perdere i chili di troppo? Ecco i consigli degli esperti
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Con l’anno nuovo ci proponiamo tutti dei buoni propositi e tra questi anche di togliere i chili di troppo presi durante i quindici giorni natalizi, ma non sappiamo per la maggior parte delle persone come ritornare ad una discreta forma fisica in tempi più o meno celeri restando in salute e mantenendo un aspetto salutare.
Durante le feste ci siamo lasciati andare un po’ tutti a “piccoli peccati di gola” con dolciumi, panettoni di vario genere o a i primi piatti tipici natalizi tradizionali che caratterizzano ogni regione d’Italia e così inevitabilmente ci siamo ritrovati in questi giorni qualche fastidioso chiletto che ci provoca disagio con la sensazione di gonfiore e ci fa rinunciare al tanto amato jeans stretto o al tubino che teniamo ben custodito nel guardaroba. Ma come possiamo perdere i chili di troppo presi durante le feste natalizie e ritornare ad una discreta forma fisica?
Che tipo di alimentazione dobbiamo adottare e che tipo di attività fisica dobbiamo svolgere dopo il periodo post-natalizio?
L’Osservatore D’Italia ha voluto porre queste domande su come togliere i chili di troppo dopo la grande abbuffata natalizia a due professionisti del settore, il Dott. Biologo Nutrizionista Stefano Scafuri, laurea conseguita presso l’Università Federico II di Napoli, attualmente collabora con vari studi in tutta la Campania tra cui a Monte di Procida al “Centro Diagnostica Medica”, ed il Dott. Andrea Miele diplomato in Osteopatia, Laurea in Scienze motorie e proprietario del Club Miele Associazione sportiva, insegnante e partecipazione a vari corsi.
Dott. Stefano Scafuri come possiamo togliere i chili presi durante il periodo natalizio?
Con l’Epifania che tutte le feste porta via arriva il momento di fare un bilancio di queste feste natalizie. Come ogni anno, nonostante i buoni propositi, ci si ritrova con qualche chilo di troppo, con la sensazione di pesantezza e gonfiore addominale. Le prime regole per affrontare un felice ritorno alla normalità sono di evitare di salire sulla bilancia e di disfarsi delle montagne di dolcetti e cioccolatini che fanno bella mostra di sé all’ingresso o sul tavolo della sala da pranzo. Sono giorni infatti quelli passati che si sa, caratterizzati da prelibatezze in ogni pasto e nonostante abbiamo cercato di desistere dal consumarle c’è poco da fare: in un momento o in un altro abbiamo ceduto alla tentazione di succulenti piatti o golosissimi dolci. Sebbene abbiamo strutturato un programma integrato di alimentazione ed esercizio fisico nelle settimane precedenti le feste, il peso accumulato durante le feste natalizie può, se non si riprende immediatamente la retta via, determinare un incremento generale che contribuisce al sovrappeso e/o obesità in futuro.
Come comportarci quindi?
Il mio consiglio è di abbandonare il luogo comune di fare tutto “LENTO E GRADUALE” perché non serve a nulla, anzi, vi rema contro!
Esiste il concetto definito set-point ossia un complesso meccanismo all’interno dell’organismo umano che cerca di mantenere il livello di grasso corporeo in un intervallo più o meno stabile. Questo livello di grasso corporeo pre-determinato è dipendente da un ormone prodotto dal grasso corporeo stesso, la leptina. Per far sì che tale intervallo non si stabilizzi a nostro sfavore sono fondamentali i primi giorni post-feste per recuperare ed in particolare è vantaggioso privilegiare nel primo dei pasti con buone quantità di frutta (centrifuga di kiwi e ananas) e verdura (carota, sedano, cipolla, bietola, spinaci, radicchio sono deliziosi anche sbollentati, conditi con un filo d’olio e una spolverata di spezie) per depurarsi dalle tossine in eccesso, liberare l’intestino dalle scorie e contemporaneamente reidratare il corpo. In tal senso anche le tisane possono essere molto utili e in particolare il the verde o un infuso a base di menta, finocchio, liquirizia o cardo mariano. Il nostro organismo si svuota dall’eccesso di carboidrati sotto-forma di glicogeno ( il motivo per cui ci sentiamo gonfi) iniziando ad attingere energia dalle riserve di grasso.
Il secondo giorno post-feste può essere caratterizzato invece dall’introduzione di una minima concentrazione di carboidrati sotto forma di cereali e da pasti tendenzialmente proteici (carni bianche o pesce) accompagnati da tanta acqua e da una buona dose di verdura fresca; i CHO permettono di sostenere l’attività del fegato mentre le proteine sono fondamentali per mantenere attivo il tessuto muscolare pur permettendo all’organismo di attingere alle sue scorte adipose.
Dott. Andrea Miele che tipo di attività fisica ci consiglia dopo le feste?
Rifacendomi al discorso preciso e competente del Dott. Stefano Scafuri ritengo funzionale integrare il movimento fisico come strategia per accelerare il metabolismo e quindi il processo definitivo di dimagrimento in questo caso post festività natalizie. Dopo questi quindici giorni di festività è una buona prassi preparare la mente e il corpo ad un Gennaio all’insegna di una buona educazione alimentare e motoria.
Le domande che tutti si pongono: attività aerobica o anaerobica per perdere chili?
La risposta è tutte e due, ma dipende dall’obiettivo se è a breve, medio o lungo termine. Se l’obiettivo è rimettersi subito in forma, meglio dare subito una svolta dinamica alla giornata e preferire le attività aerobiche a quelle anaerobiche e quindi concentrarsi più sulle calorie che sui grassi. A mio avviso sarebbe opportuno scegliere un esercizio fisico basato sulla durata, sulla resistenza, in questo modo si utilizzeranno grandi quantità di ossigeno che aiuteranno i muscoli a lavorare bene e l’organismo a bruciare più calorie. Il mio consiglio è quello di praticare attività all’aperto come camminata, la corsa, il ciclismo, ma anche lo sci di fondo o il nuoto, questo perché permette di prendere una bella boccata di ossigeno soprattutto dopo le ore passate a tavola. Bisogna in questo momento puntare più sulla durata a bassa intensità, non sulla forza e la potenza, quindi camminare e pedalare sono due semplici attività che migliorano la funzionalità cardio circolatoria, l’attività respiratoria e metabolica attivando le nostre energie primordiali utilizzando i nostri schemi motori di base. Il mio consiglio è iniziare mettendoci volontà, impegno e costanza, dedicando tre-quattro volte a settimana all’esercizio fisico. Un’altra buona pratica è quella di iniziare il nuovo anno scrivendosi in palestra, prediligendo le attività aerobiche per iniziare a smaltire i chili di troppo.
Concludendo: utilizzare i nostri schemi motori di base, le nostre capacità motorie e condizionali stimoleremo il nostro sistema muscolo scheletrico attraverso l’allenamento a bruciare inizialmente le calorie e man mano i grassi
Giuseppina Ercole
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Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario
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15 Luglio 2024![](https://www.osservatoreitalia.eu/wp-content/uploads/2024/07/IMG_5243.jpeg)
Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.
Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.
L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione
Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.
Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”
L’Umanità di Francesco Tagliente
Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.
La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.
Un Esempio di Vita
La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.
Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.
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