Politica
Governo, ratifica Mes: presentata sospensiva
“I gruppi di maggioranza hanno presentato la sospensiva per non procedere all’esame del ddl (di ratifica del Mes ndr) per un periodo di 4 mesi”, ha annunciato in Aula alla Camera Andrea Di Giuseppe (Fdi), intervenendo nella discussione generale sul ddl di ratifica del Mes. “La sospensiva presentata dalla maggioranza sarà votata prima dell’esame articoli del provvedimento che è rinviato alla prossima seduta”.
Lo afferma il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, al termine della discussione generale sulla ratifica del Mes. “Il Mes è un tema che non mi viene posto; forse non c’è la stessa attenzione che c’è nel dibattito italiano”, ha detto la premier Giorgia Meloni.
“Il MES, nella sua configurazione attuale, rimane, quindi, un’organizzazione intergovernativa, dunque non rientrante negli organismi dell’Unione europea e, per questo, non soggetto al controllo democratico del Parlamento europeo né a quello tecnico della Commissione europea, e questa componente privatistica può generare conflitti con la gestione pubblica della politica economica”.
E’ il passaggio centrale del testo della questione sospensiva del ddl di ratifica del Mes, presentata dalla maggioranza alla Camera che l’Ansa ha visionato. Il testo è firmato dai quattro capigruppo (Foti, Molinari, Barelli e Lupi).
“Sul Mes si discute in Parlamento perché le opposizioni hanno legittimamente il diritto di portare gli argomenti che vogliono. Noi abbiamo sempre detto che eravamo contrari. Quand’anche c’era una ragione per creare il Meccanismo europeo di stabilità in un momento di turbolenza finanziaria, eravamo preoccupati di questa spoliazione di sovranità. Il Mes va riaggiornato alle mutate condizioni socio-economiche, va rivisto il Patto di stabilità dell’Ue, va rivisto il sistema della governance finanziaria. A chi dice “voi volete usare il Mes per ricattare”, questo è un discorso che fanno i ricattatori. Noi non siamo ricattatori. Pensiamo che sia giusto che tutto il tema finanziario vada approcciato in maniera comune”, ha detto il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli a margine di Fenix, festa di Gioventù Nazionale
“Meloni, nel pallone sul MES, incapace di decidere, chiede alla Camera una sospensione della discussione di quattro mesi. Una cosa né carne né pesce: non è un No coraggioso, è solo un rinvio non si capisce per cosa. L’indecisione al potere. Così Meloni fa uscire l’Italia dai paesi guida della Ue e danneggia il paese”. Lo afferma il deputato di +Europa, Benedetto Della Vedova
“Se continuano così più che un pacchetto stiamo prendendo un pacco. Meloni sta sbagliando approccio perché anziché preoccuparsi del futuro dell’Europa tiene la bandierina ideologica di dire: io ho sempre detto no al Mes. Tanto è solo questione di tempo. Prima o poi dovrà dir di sì. E anche in quel caso sarà l’ennesima contraddizione”, afferma Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ad Agorà su Rai Tre.
“Avete formalmente affidato le linee e le scelte di indirizzo politico europeo all’opposizione. Abbiamo presentato al posto vostro una proposta di legge di autorizzazione alla ratifica dell’accordo di riforma che migliora le difese per imprese e cittadini. Dovete solo votare il testo di legge oggi in discussione. Invece state buttando da mesi la palla in Tribuna, con argomenti incomprensibili e spesso surreali. Da ultimo, abbiamo sentito rievocare formule particolari per dilatare ulteriormente i tempi come la ‘logica di pacchetto’, che certo non ci spaventa. Ci preoccupa, invece, la ‘logica del pacco’ che l’Italia potrebbe ricevere a livello europeo. Non ci rafforza, infatti, questo tira e molla nelle trattative sulla nuova governance europea, non ci rafforza nei negoziati per la revisione del Pnrr. Ci rende al contrario molto più deboli e poco affidabili. State mettendo a serio rischio la credibilità del nostro Paese che è l’unico ancora a non aver concluso l’iter di revisione del Mes già avviato e condiviso da tutti gli altri Stati dell’Unione europea. Togliamo all’Italia questo stigma”. Così il capogruppo del Pd in commissione Politiche europee alla Camera, Piero De Luca,
“Abbiamo una Meloni aggressiva e arrogante in casa in preda al panico su tutti i dossier europei e su tutti i dossier che contano all’estero, a partire dal Mes, a partire dal Pnrr, a partire da tutte le questioni che in questo momento sono strategiche per l’Italia. Se sei indecisa a tutto e non sai che pesci prendere, a quel punto lì non esprimi una strategia, gli amici ti tradiscono, i paesi fondatori non ti seguono e ti ritrovi condannata all’irrilevanza e all’ininfluenza. Il governo non ha una linea, non c’è una linea Giorgetti o una linea Meloni, c’è la linea di chi non sa che pesci prendere e di fronte a un dossier così importante, di fronte a tutta l’Europa che sta premendo, cercano di prendere e guadagnare tempo. Arroganti, aggressivi in casa in parlamento, una cosa indecente vedere un presidente del consiglio che attacca un semplice cittadino, un professore universitario che non ha neppure la tessera di un partito, se la prende a reti unificate contro di lui scaricando tutta l’aggressività e utilizzando il suo ruolo e poi invece in Europa che cosa fai? Sei in preda al panico e non rispondi. Accordo sulla seta con la Cina, avete capito se lo rinnova o no? Non ha saputo dir nulla. Pnrr di 33 miliardi non ne abbiamo spesi quasi nessuno, le briciole, e non ci danno neanche fra un po’ la prossima rata. Il Mes rinviato, indecisi su tutto”. Lo ha detto Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle intervenendo in Aula.
Sulla questione Mes “non siamo più a tre anni fa, di conseguenza la condizione attuale è quella che bisogna ridiscutere tutti i nuovi equilibri nel Patto di Stabilità, e questo significa rivedere la famosa questione del 3%, le modalità di conteggio degli investimenti e rispetto a questi elementi automaticamente scattano quelle che possono essere le regole di utilizzo del Mes, è una discussione che va fatta tutta assieme”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto, a margine di Fenix, la festa di Gioventù Nazionale, interpellato a proposito della proposta di