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Editoriali

Giustizia a orologeria, da Agrigento a Roma (Santa Croce) passando per Padova: la morale on demand

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Quante volte si è sentito parlare di giustizia ad orologeria!  Ogni volta si è voluto sottintendere la manipolazione politica dell’avviso di garanzia. Questi giorni, a parere di chi scrive, è la morale che sta subendo l’uso on demand.

Non sfugge un certo parallelismo tra l’audace ed irresponsabile iniziativa dell’elemosiniere del Papa Cardinale Krajewski e l’insubordinazione del procuratore di Agrigento , dottore Patronaggio. Sia l’uno che l’altro hanno trasgredito la legge, commettendo un illecito e tutti e due giustificano la loro disobbedienza sostenendo di avere agito essendo mossi da scopi umanitari, magari uno si appoggia a una morale laica e l’altro a una morale religiosa.

Oramai è conosciutissima l’exploit del cardinale elemosiniere che domenica 12 maggio, irrompendo nel palazzo a Santa Croce a Roma, occupato da abusivi, allora al buio perché morosi per non avere pagato le bollette dell’Acea ammontanti ad euro 319 mila, rompe i sigilli, sblocca il contatore e ridona la luce ai morosi.

Simile bravata l’ha compiuta il procuratore Patronaggio, stesso funzionario che incriminò Salvini per sequestro di persona nell’affaire  “Diciotto”. Questa volta il  procuratore ha fatto salire la guardia di finanza a bordo della Sea Watch, la nave con 47 clandestini, apparentemente un’operazione per eseguire il sequestro preventivo però oramai non è più un mistero, per Patronaggio questo è solo un modo per fare sbarcare i clandestini, cosa che ha fatto poi regolarmente. Il procuratore non l’ha detto, ma si sa, ha agito perché mosso da un senso di pietà verso quella gente sofferente che fugge da fame, guerra, pestilenze e siccità, e lo vogliamo dire, abbandonati dalle istituzioni internazionali.

Ben altre storie succedono a Padova e sembra che nessuno si commuova, nessuno si muove da sensi di pietà

A Padova, sembra, non ci sia alcuna morale che tenga. E’ successo lo scorso mese di gennaio. Una povera vecchietta con il minimo della pensione avendo fame, la 75enne non ha resistito alla tentazione e entrando in un supermercato di Padova,  ha cercato, molto ingenuamente, di svignarsela senza pagare, portando via una scatoletta di formaggio spalmabile ed una bottiglia d’olio. E’ stata trattenuta per due ore in una stanza al freddo e denunciata. Ora rischia di essere processata.

Sempre a Padova, già nel marzo del 2018 era successo  un fatto simile. Un poveretto in preda alla disperazione avendo rubato dal supermercato Prix di Ponte di Brenta delle scatolette di tonno. I gestori del negozio avevano allertato la polizia che era intervenuta immediatamente.

Volendo, si possono raccontare tanti piccoli fatterelli come quelli della vecchietta e del poverello.

L’anziana 75enne di Padova, avendo fame , per avere commesso l’illecito,non ha trovato alcuna misericordia e ora  rischia di essere processata.  Per il poverello, anch’esso avendo commesso l’illecito fu chiamata la polizia senza alcuna pietà. 

Per i clandestini abusivi si è fatto avanti l’elemosiniere del Papa, pur commettendo un illecito, lo vogliono perdonare perché si dice abbia agito in ragione di carità cristiana.

Il procuratore Patronaggio avendo commesso anche lui  un illecito , vuole giustificare la sua insubordinazione adducendola a fini umanitari.

Tre casi e tre morali diverse

La gente chiede chiarezza perché ha sempre creduto che la morale è verità, la morale è giusta, la morale è ordine. La morale è un concetto troppo nobile ed alto , andrebbe trattata con cura e tenuta al di sopra a fazioni politiche.. Ciò gioverebbe alla società civile, a quella religiosa e a tutta la classe politica.

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Ambiente

Agenda 2030, sostenibilità ambientale: ecco come impegnarci

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La sostenibilità ambientale è uno dei goals previsti nell’Agenda 2030. Tale documento evidenzia obiettivi molto importanti tra cui, porre fine alla fame nel mondo, dire stop alla violenza sulle donne etc …

Nelle scuole italiane e non solo sono stati avviati progetti per arrivare ai traguardi preposti.
Negli ultimi anni, l’obiettivo della sostenibilità ambientale ha visto una maggiore consapevolezza individuale e collettiva.

All’interno di molte scuole, sono state programmate diverse attività tra cui, insegnare la raccolta differenziata, organizzare gite guidate presso inceneritori e impartire lezioni o laboratori di educazione civica e ambientale da parte dei docenti.

Ogni proposta ha rappresentato la possibilità di rendere i ragazzi e gli adulti maggiormente consapevoli di alcune problematiche legate al nostro pianeta: dalla deforestazione, alle banche di plastica che osteggiano la pulizia dei nostri mari, al riscaldamento globale fino ad arrivare alla totale trasformazione del territorio mondiale.

Molte di queste problematicità, causate principalmente dall’agire umano, vengono studiate non solo dalla scienza, ma anche dalla geografia. Siamo in un mondo globale in cui la questione ambientale e le sue possibili modifiche future preoccupano gli studiosi.
Per tale motivo il concetto di sostenibilità dell’ambiente è un argomento che sta molto a cuore agli esperti e non solo.

Tuttavia, sono nate diverse occasioni per evitare una totale inaccuratezza da parte dell’uomo. Pertanto, per sviluppare una maggiore sensibilità di fronte alla cura costante e attiva del nostro ambiente sono state previste diverse iniziative, partendo proprio dal comportamento dei cittadini stessi:

  • periodicamente si svolgono numerose campagne ambientali per sviluppare una corretta raccolta differenziata da parte dei singoli Comuni, Regioni e Stati;
  • ogni città al suo interno ha organizzato incontri in cui vengono spiegate le diverse fasi di raccolta dei rifiuti;
  • si sono definite regole precise per mantenere pulite le città;
  • di tanto in tanto ogni regione predispone seminari o incontri a tema su come incentivare l’uomo a rendere sempre più vivibile l’ambiente in cui abita;
  • molte scuole hanno sviluppato ricerche e sondaggi, tramite esperti del settore, per sensibilizzare i giovani e gli adulti a far fronte a questa urgenza di “pulizia” all’interno degli ambienti in cui si vive;
  • si organizzano, inoltre, convegni internazionali sulla sostenibilità ambientale e su eventuali nuove tecniche di intervento.

In generale, dalle scuole, alle diverse associazioni e al governo si è trattato l’argomento sulla sostenibilità, ponendo questi obiettivi come primari e improrogabili per “risistemare” il nostro pianeta.

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Editoriali

Aggressione omofoba a Roma: chi ha più prudenza l’adoperi!

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Mercoledì due ragazzi, per un bacio, sono stati aggrediti da un gruppo di egiziani al grido: “Questa è casa nostra e voi froci qua non dovete stare” rischiando davvero grosso.


Per fortuna, invece di reagire, hanno chiesto l’intervento delle forze dell’Ordine che, prontamente, sono intervenute mettendo in salvo i due ragazzi. In queste situazioni “Ci vuole prudenza!”

È un pensiero che la mia generazione ha recepito troppe volte in malo modo e, di contro, le generazioni attuali non sanno neanche da dove provenga.

E se alla mia età arrivo a scrivere di questo è perché il clima che si respira in ogni parte del mondo predica proprio la prudenza. Assistiamo, troppe volte, a situazioni in cui le aggressioni, le violenze, i soprusi colpiscono e fanno piangere proprio perché quella virtù molto predicata e poco praticata, la prudenza appunto, viene accantonata per imporre magari le nostre ragioni di fronte a soggetti che non hanno nulla da perdere pronti a tutto e senza scrupoli.

E non mi si venga a dire “ci rivuole il manganello” perché violenza chiama violenza, aggressione chiama aggressione, sopruso chiama sopruso.

Non so “offrire” una ricetta perché i tanti “Soloni”, esperti in materia, sono decenni che “toppano”, sbagliano, predicando il “dente per dente”.

Occorre “certezza di pena” e “controllo del territorio”. E se a tutto ciò aggiungiamo un “cultura woke” che, a mio avviso, vuole imporre a colpi di “politicamente corretto” scelte sulla vita di ognuno ci ritroveremo davvero a riconsiderare vero ed attuale il pensiero di Thomas Hobbes “Homo hominis lupus”, l’uomo è lupo agli uomini.

Perché l’integrazione non si impone per legge come anche l’inclusione.
Sono processi che passano attraverso l’accettazione di entrambe le parti in modo paritetico e rispettoso ognuno dell’altro.

Quindi, “prudenza” perché, come diceva Henry de Montherlant: Bisogna fare cose folli, ma farle con il massimo di prudenza”.

l’immagine rappresenta l’allegoria della Prudenza

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Editoriali

L’illusione della superiorità e l’incoscienza di chi crede di avere una coscienza superiore: Beata ignoranza!

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Nell’era dell’informazione e dell’autorealizzazione, sempre più individui si convincono di possedere una coscienza superiore, una sorta di illuminazione intellettuale e morale che li pone al di sopra della massa. Questa percezione, spesso priva di una reale base di merito, non solo è pericolosa, ma anche profondamente ingannevole. L’illusione della superiorità può infatti condurre a un’autocelebrazione sterile e alla svalutazione di tutto ciò che non rientra nella propria visione del mondo.

L’autocompiacimento dell’ignoranza

Uno dei fenomeni più diffusi è l’autocompiacimento dell’ignoranza. Alcuni individui, forti di una conoscenza superficiale acquisita attraverso fonti discutibili o parziali, si autoconvincono di avere una comprensione profonda e completa delle cose. Questo atteggiamento li porta a rifiutare qualsiasi opinione contraria, chiudendosi in una bolla di autoconferma. Il paradosso è che più limitata è la loro comprensione, più ferma è la loro convinzione di essere superiori.

La mediocrità travestita da eccellenza

Chi si illude di avere una coscienza superiore spesso ignora la necessità di un’autoanalisi critica e di un continuo miglioramento. Questa mancanza di umiltà e di riconoscimento dei propri limiti porta a una stagnazione intellettuale e morale. La mediocrità, in questo contesto, si traveste da eccellenza, mascherata da un velo di arroganza e presunzione. La vera eccellenza richiede infatti la capacità di riconoscere i propri errori e di apprendere continuamente dall’esperienza e dagli altri.

Il confronto con la realtà

Per smascherare l’illusione di una coscienza superiore, è essenziale confrontarsi con la realtà in modo aperto e onesto. Questo implica ascoltare opinioni diverse, accettare critiche costruttive e riconoscere l’importanza della competenza e dell’esperienza. Solo attraverso questo confronto si può sviluppare una vera comprensione e una consapevolezza autentica.

L’importanza dell’umiltà

L’umiltà è la chiave per evitare la trappola dell’illusione di superiorità. Riconoscere che la propria conoscenza è limitata e che c’è sempre spazio per migliorare è il primo passo verso una crescita autentica. L’umiltà permette di apprendere dagli altri e di riconoscere il valore della diversità di pensiero e di esperienza. Solo con questa attitudine si può sviluppare una coscienza realmente superiore, basata non sulla presunzione, ma sulla consapevolezza e sulla continua ricerca del miglioramento.

L’illusione di una coscienza superiore è un inganno pericoloso che porta all’arroganza e alla stagnazione. La vera superiorità non risiede nella convinzione di essere migliori degli altri, ma nella capacità di riconoscere i propri limiti, di apprendere continuamente e di confrontarsi con la realtà in modo aperto e umile. Solo attraverso questo percorso si può raggiungere una consapevolezza autentica e contribuire in modo significativo al proprio sviluppo e a quello della società.

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