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Resta dunque ancora da sciogliere il motivo che ha portato alla torbicidità dell'acqua che ha tanto allarmato i cittadini e per la quale l'amministrazione comunale non ha ancora diramato comunicati ufficiali.
Redazione
Girifalco (CZ) – Dopo la segnalazione, della scorsa domenica 21 giugno 2015 del presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, relativa la scarsa limpidezza dell'acqua della fontana "Cannaletta" riscontrata da alcuni cittadini, sul sito istituzionale del Comune di Girifalco sono stati pubblicati i risultati delle analisi dell'acqua della fontana, eseguite presso il laboratorio privato "Calabria Service Srl" riportanti come data del prelievo il 28 maggio 2015 (periodo in cui ancora vigeva il Commissario prefettizio), che sembrerebbero almeno fino al 28 maggio accettabili per quanto riguarda i batteri coliformi, mentre per quanto riguarda la presenza di altre sostanze come il piombo o l'arsenico non sono state effettuate rilevazioni.
Resta dunque ancora da sciogliere il motivo che ha portato alla torbicidità dell'acqua che ha tanto allarmato i cittadini e per la quale l'amministrazione comunale non ha ancora diramato comunicati ufficiali. "Come mai, ci chiediamo – dichiara il presidente AssoTutela – non sono state effettuate rilevazioni riguardo la presenza di sostanze notoriamente cancerogene come il piombo o l'arsenico? E comunque – prosegue Maritato – le analisi sono state effettuate su un campione di acqua prelevato un mese prima quando il cloro era presente nell'impianto di potabilizzazione dell'acquedotto, mentre i cittadini hanno riscontrato la torbicidità il 21 giugno – incalza il presidente di AssoTutela – e per quella data ancora non sono stati resi noti i risultati delle analisi dei campioni.
Ha richiamato la nostra attenzione, inoltre, il fatto che successivamente alla segnalazione di AssoTutela del 21 giugno, sull'albo pretorio online del Comune di Girifalco è apparsa una determina dirigenziale, al numero 567 pubblicata il 23 giugno 2015, per l'acquisto di cloro relativo la potabilizzazione dell'acquedotto riportante come data documento 17 giugno e che la determina precedente al numero 566 pubblicata sempre il 23 giugno 2015 riporti come data documento la stessa data di pubblicazione sull'albo e "dulcis in fundo" la determina successiva, che per sequenzialità sarebbe dovuta essere la numero 568 è invece la 569 riportante come data di pubblicazione sull'albo e come data documento sempre il 23 giugno 2015.
Ci risulta inoltre da alcune indiscrezioni – prosegue il presidente Maritato – che alcuni medici di famiglia della zona, sono alcune settimane che continuano a prescrivere Ciproxin e fermenti lattici ai propri pazienti, farmaci ad ampio spettro per le infezioni delle vie urinarie ed intestinali. Chiediamo pertanto un chiarimento o una smentita pubblica che fino ad oggi non è arrivata ne all'associazione ne sulla stampa ne con affissione di manifesti da parte di questa amministrazione. Se dalle analisi dei NAS, dovesse venire confermata una qualche sorta di inquinamento ci si troverebbe di fronte ad un grave atto di irresponsabilità di questa amministrazione nri vonfronti della salute pubblica e dei cittadini di Girifalco di cui il primo cittadino è il massimo responsabile. In attesa – conclude Maritato – di sviluppi per quanto riguarda la questione acqua andremo a fondo anche sul mistero del numero di pubblicazione 568 dell'Albo Pretorio".
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