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Redazione
Roma – Ginevra Randazzo è tornata a casa. “Grazie di cuore a tutti coloro che hanno collaborato con noi per il ritrovamento di Ginevra, in particolare al Comandante della Stazione dei Carabinieri di La Storta ed ai vice comandanti di la Storta e di Piazza Dante. Grazie ai giornalisti che ci hanno assistito con professionalità. Grazie alle tante persone, amiche, amici semplici conoscenti ed anche estranei (fino ad ieri) che ci sono stati vicini, ci hanno sostenuto ed hanno esternato il loro amore per Ginevra e per noi. Grazie atutti coloro (tantissimi di tutte le chiese e di tutte le religioni) che hanno pregato per Ginevra, per la sua salute e per noi”. A darne notizia i familiari su Fb
Una diciassettenne, con i suoi sogni i suoi problemi adolescenziali e la sua volontà probabilmente di andare via. La pagina di Ginevra Randazzo, scomparsa da Roma il 28 luglio dalla finestra dell’appartamento al pian terreno di via Tallone nel quartiere Piansaccoccia, oltre che ad essere piena di messaggi di mamma Karen che prega la figlia di ritornare a casa, lascia emergere anche una situazione difficile da comprendere se non si conoscono bene i fatti. Bentornata a casa Ginevra.
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