GENZANO, TARES E IMU: PAPALIA CHIEDE L'ESENZIONE PER I CITTADINI DELLA RATA DI DICEMBRE

"Dal prospetto del bilancio 2012 e dal piano finanziario della Tares emerge che per il comune di Genzano, e quindi per i cittadini, la Tares abbia un costo di 183.243,79€ in più rispetto alla Tarsu."

 

Redazione

Genzano (RM) – Con due distinte interrogazioni il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Fabio Papalia, ha richiesto al Sindaco Gabbarini e rispettiva Giunta di esentare i cittadini dal pagamento della rata Tares e Imu di dicembre applicando quanto evidenziato nella legge 124/2013. “In vista della discussione sugli equilibri di bilancio, prevista per il 30 Novembre, ho protocollato queste due interrogazioni. Si tratta di due importantissimi provvedimenti che la giunta potrebbe adottare; il tutto consentirebbe un notevole risparmio per i cittadini genzanesi.  L’articolo 5 comma 4 quater della legge 124/2013, infatti, prevede che i comuni entro il 30 Novembre possano non applicare, come tributo sui rifiuti, la Tares e tornare all’applicazione della vecchia tariffa ossia la Tarsu.

Dal prospetto del bilancio 2012 e dal piano finanziario della Tares emerge che per il comune di Genzano, e quindi per i cittadini, la Tares abbia un costo di 183.243,79€ in più rispetto alla Tarsu. Al tutto va sommato un ulteriore aumento di € 0,30 a metro quadrato per lo Stato e un 5% che va alla Provincia. Ovviamente questa manovra è possibile perché dal prossimo anno ci sarà una nuova tassa sui servizi, completamente diversa, che andrà ad eliminarela Tares. Tornando alla Tarsu, quindi, i cittadini di Genzano non pagherebbero l’aumento previsto con la Tares di 183.243.79 € né l’aumento di 0,35 € a metro quadro.Sicuramente questo potrebbe diventare un bel regalo di Natale per i cittadini genzanesi. Altra interrogazione presentata, di fondamentale importanza per molte famiglie, è quella riguardante l’esenzione dal pagamento dell’Imu per chi concede in comodato unità immobiliari e relative pertinenze a parenti in linea retta entro il primo grado e che la utilizzano come abitazione principale.

L’Art. 2-bis comma 1 D.L. 102/2013 convertito in L. 124/2013 prevede che i comuni possano equiparare all’abitazione principale le unità immobiliari e rispettive pertinenze concesse in comodato a parenti entro il primo grado. Così facendo, di conseguenza, le unità diverrebbero abitazione principali e di conseguenza non tassabili. -In conclusione il consigliere Papalia –Considerando le difficoltà economiche di molti cittadini genzanesi e le aliquote delle imposte comunali decisamente alte, si tratta di due fondamentali iniziative che l’amministrazione comunale dovrebbe adottare. Il tutto consentirebbe un notevole risparmio per i cittadini ed un mese di dicembre con un carico fiscale decisamente meno opprimente”.