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C.R.
Genzano di Roma (RM) – Arriva puntuale la risposta da parte di Acea, alla quale è stata chiesta contezza di questi continui disservizi idrici in diverse zone di Genzano. Premesso che continueremo a monitorare la situazione, ecco la risposta del gestore: La zona Artigianale cui si fa riferimento è una zona abbastanza estesa di Genzano, che scende in campagna fino al territorio di Lanuvio.
È servita dall’impianto “La Villa” che contemporaneamente alimenta, attraverso dei percorsi di rete, la zona di Montecagnoletto e altre zone limitrofe.
Quest’ultima zona ha un notevole assorbimento, in termini di richiesta idrica, che tende a limitare il carico e di conseguenza la pressione sull’uscita diretta verso la zona Artigianale di Genzano.
E’ questo il motivo principale della sofferenza di questo territorio. Acea sta tuttavia operando in rete per spostare apporti idrici esterni sulle zona di Genzano, in modo da supportare la zona di Montecagnoletto e le zone limitrofe, così da alleggerire le portate sul centro idrico “La Villa”.
L’intervento di Acea consentirà di avere una minore richiesta da quest’ultimo centro, “La Villa", di disporre di un serbatoio con un livello idraulico più alto ed un carico maggiore.
Inoltre, poiché nelle zone di campagna gli usi impropri dell’acqua sono spesso la regola, Acea installerà dei limitatori di pressione e di portata, per la sola stagione estiva, sulle utenze periferiche. Intervento, quest’ultimo, che la Società ha dovuto realizzare già negli ultimi anni.
Per quanto riguarda, ancora, la zona alta di Genzano, che comprende tra le altre anche via XXV Aprile e via Annarumi, questa è alimentata dal serbatoio “Le Piagge” da cui si alimenta anche la zona di Montecagnoletto e le zone limitrofe. Il recupero idrico in rete che Acea andrà a realizzare, grazie agli apporti esterni ulteriori sopra descritti, dovrebbe giovare anche al serbatoio “Le Piagge” che ha una quota pressoché identica alle zone più alte del paese e, pertanto, ha già delle difficoltà intrinseche di servizio. Potere ottenere, anche in questo caso, una richiesta idrica minore da quest’ultimo serbatoio comporterebbe un livello liquido all’interno più alto, cioè un carico maggiore, capace di alleviare i limiti fisici e circoscrivere i disagi nelle zone più alte delle vie XXV Aprile, Annarumi e nelle strade limitrofe.
Queste considerazioni devono tenere conto, necessariamente, anche delle elevate temperature di questi ultimi giorni, dei consumi che sono almeno raddoppiati rispetto alla norma, degli usi impropri che si fa dell’acqua soprattutto nelle campagne e, come accaduto, di occasionali ed imprevedibili guasti di natura elettromeccanica a rilanci o pozzi. Acea conclude con il menzionare anche il fattore tecnico, molto rilevante, per cui tutti gli impianti di potabilizzazione realizzati, per il rispetto dei limiti dell’arsenico e del fluoro hanno comportato un rigetto – cioè una perdita di portata – di circa il 30% rispetto
alle portate disponibili negli anni precedenti. Acea, oltre ai numerosi interventi descritti fin’ora, continua ad operare con turni di reperibilità quasi continua e mette in campo, nelle situazioni di emergenza, il servizio di autobotti concordando la zona di invio e spesso anche le priorità da servire.
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