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Redazione
Genzano (RM) – Ieri pomeriggio gli agenti del Commissariato di Genzano, diretti dal dott. Marco Messina, hanno arrestato un dipendente del Ministero degli Affari Esteri; gli investigatori lo hanno sorpreso in flagrante mentre riscuoteva l’ennesima “mazzetta” da un giovane cui aveva promesso un posto di lavoro sicuro.
In due anni la vittima ha corrisposto al dipendente infedele circa 10mila euro nella speranza di ottenere un posto di lavoro presso lo stesso dicastero e l’impiegato, per avvalorare il suo interessamento, gli ha consegnato diversi documenti, ovviamente falsi, redatti però su carta intestata e recanti la firma di alcuni diplomatici.
Passato ormai del tempo senza che le promesse fossero mantenute e non ritenendo più plausibili le scuse fornite, l’aspirante “ministeriale” si è rivolto direttamente al MAE per conoscere lo stato di avanzamento della sua pratica e ha scoperto, in realtà, di essere stato raggirato per tutto il tempo.
A quel punto l’uomo si è rivolto alla Polizia. Gli agenti hanno architettato una trappola e ieri hanno preso il truffatore mentre, oltre all’ennesima somma di denaro tentava anche di “scroccare” un lauto pranzo alla sua vittima.
B.L., 60 anni, che ha già collezionato alcune denunce per truffa e reati contro la Pubblica Amministrazione, è stato arrestato con l’accusa di truffa aggravata, millantato credito e falso.
Dopo la “direttissima” tenutasi in Tribunale questa mattina, durante la quale è stato convalidato l’arresto, il magistrato sta valutando le sue responsabilità anche per quanto riguarda il reato di concussione, non escludendo il coinvolgimento di altri complici.
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