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Roma

Genzano, il Pd: "Noi l'avevamo detto che chi amministra non dovrebbe venire da fuori"

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Tempo di lettura 3 minuti E intanto hanno dato anche una notizia fresca di giornata: si sarebbe dimesso l'assessore al bilancio Sciarra, un assessore venuto da Roma.

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GENZANO (RM) – Sono preoccupati perché dopo sette mesi di amministrazione vedono Genzano in preda a uno stato di paralisi e abbandono. Sono seriamente preoccupati perché il “pressapochismo” e “la scarsa capacità amministrativa” si è impossessata del palazzo comunale che non è più, a loro dire, la casa dei cittadini ma ha un posto distante dai genzanesi, aperto soltanto il giovedì e popolato, per la stragrande maggioranza, da persone che neppure sono di Genzano e che non conoscono e difendono il Paese come solo chi ci vive, ci è nato e ci è cresciuto saprebbe fare. Questo ad ampissimi tratti il tema affrontato nella conferenza stampa del Pd di Genzano dove a parlare sono stati i consiglieri Pd Luca Lommi, Roberto Silvestri e Martina Ortolani. Tutti loro, coesi, hanno manifestato la loro vicinanza alle problematiche di un territorio che ritengono sia peggiorato tanto da dipingere questo attuale momento politico-amministrativo come “buio”, statico, privo di atti che dimostrino la volontà di migliorare sempre di più Genzano.
Un momento storico dove non “risulta sia stato celebrato neppure il Giorno della Memoria” e ricordato il concittadino Giulio Amati, deportato a Landsberg e barbaramente ucciso nei campi di sterminio nazisti il 20 aprile del 1945. “I cittadini non hanno più dei riferimenti – ha detto Gabbarini – da sempre a genzano è stato stretto il rapporto con gli amministratori, invece oggi i genzanesi non conoscono chi amministra il Comune, si è creata una distanza che non c’è mai stata”. E intanto hanno dato anche una notizia fresca di giornata: si sarebbe dimesso l'assessore al bilancio Sciarra, un assessore venuto da Roma. 

Gabbarini, Lommi, Silvestri e Ortolani hanno toccato anche il tema della grande mancanza di umiltà che, a loro avviso, stanno dimostrando gli attuali amministratori: “Il non voler chiedere – ha detto Lommi – a chi ha i capelli bianchi e conosce come funziona il comune, parlo di dipendenti comunali, usciere ecc., è sintomo di arroganza. La mancanza di umiltà è un problema molto grande”. Lommi ha spiegato che questa nuova amministrazione non è vicina allo sport che è un fatto sociale al quale si dovrebbe prestare molta attenzione. E racconta ancora che con una variazione di bilancio sono stati spostati i soldi destinati invece a rimettere a posto il centro tennis di Genzano che si trova al centro della città. Si paralizza il palazzetto dello sport per degli eventi natalizi che spesso non si sono neanche tenuti, bloccando l’attività sportiva di ragazzi che hanno dovuto allenarsi e praticare sport fuori Genzano.
Per non parlare delle scuole: “Ci si è improvvisati boy scout – ha detto Flavio Gabbarini – senza ragionare a mente fredda e per il bene di questi bambini sono arrivati a chiudere Landi e a portar i ragazzi a 8 chilometri di distanza in una struttura chiusa da due anni, in condizioni ben peggiori. Hanno chiuso Landi – ha proseguito Gabbarini – perché mancava il progetto dell’antincendio. In 50 anni non è mai successo che sia stata chiusa una scuola. La vecchia amministrazione ha dato l'incarico a maggio per la sistemazione dell'antincendio della scuola della Frazione Landi. La nuova Giunta si è ricordata il 14 novembre che dal giorno dopo avrebbero dovuto accendere i termosifoni. Abbiamo lasciato in eredità dei soldi: oltre 300 mila euro per la De Amicis, 45 mila per il tetto del nido di via San Carlino e una serie di domande di finanziamento presentate negli anni passati che oggi andrebbero seguite e alle quali non vediamo invece che si sia dato un seguito”.
Poi si è parlato anche del modus operandi della nuova amministrazione che di fatto esternalizza servizi essenziali come la riscossione dei tributi: un dirigente del settore economico appena insediatosi e proveniente da Aprilia, avrebbe dato in affidamento diretto ad una ditta di Aprilia il servizio. E il contratto dov’è? Si sono chiesti i consiglieri. In caso di contenzioso come fanno a difendersi o intraprendere azioni legali senza un contratto?
Del resto, è stato ribadito che nonostante il tentativo screditare l’azione della precedente amministrazione con una nota pubblicata sul sito dai Cinque Stelle di “una gravità inaudita”, con la sentenza del Consiglio di Stato, che segue il pronunciamento del Tar Lazio, è stata riconosciuta piena legittimità all’azione dell’Amministrazione comunale Gabbarini che aveva rescisso nel 2014 il contratto con l’Assoservizi per gravi inadempienze, dopo aver annullato gli avvisi di accertamento emessi. Da allora il Comune di Genzano ha gestito direttamente, avvalendosi dei propri uffici, l’accertamento, la liquidazione e la riscossione dei tributi evasi o elusi con ottimi risultati negli incassi e interloquendo correttamente con i cittadini.
Oggi i 5stelle stanno demolendo ciò che di buono è stato fatto “privatizzando” pezzi importanti del servizio tributi. L’Amministrazione Lorenzon ha infatti affidato a società privata l’accertamento e riscossione dei tributi ICI/IMU, mascherando sapientemente l’operazione con la dicitura “supporto e assistenza” agli uffici comunali e ai contribuenti.: “Noi – ha evidenziato Gabbarini – abbiamo rescisso tutto nel momento che abbiamo riscontrato irregolarità, ma abbiamo anche messo in atto 1.500 accertamenti e spedito migliaia di questionari ai cittadini”.
I consiglieri Pd hanno tentato, e in gran parte ci sono riusciti, di trasmettere l’intera conferenza in diretta su Facebook : ”Noi cerchiamo di essere trasparenti – ha detto Lommi – a differenza di chi predica lo straming ma poi non fa sapere niente all’esterno di quello che siccede a palazzo”. 

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Roma, Ferragosto e turisti. Scattata l’operazione sicurezza: in manette 11 persone

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ROMA – In occasione della settimana di Ferragosto, per garantire una serena permanenza ai turisti e ai cittadini romani rimasti in città, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno intensificato i controlli per prevenire i furti in abitazione, presso i centri commerciali, nelle zone maggiormente frequentate dai turisti e in modo particolare a bordo dei mezzi pubblici e presso le stazioni della metro della Capitale. D’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, nelle ultime 48 ore, i Carabinieri hanno arrestato 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, del reato di furto e tentato furto aggravato in concorso.
 
Nell’area della stazione Termini, in via Gioberti, i Carabinieri di Nucleo Scalo Termini hanno arrestato un cittadino russo, già noto alle forze dell’ordine, fermato dal personale di vigilanza di un negozio di abbigliamento, dopo aver sottratto alcuni capi, ai quali aveva rimosso le placche antitaccheggio per eludere i controlli della vigilanza.
 
In via del Corso, i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due cittadini romeni – un 28enne e una 19enne, entrambi e con precedenti – sorpresi a derubare una turista cinese. I Carabinieri li hanno bloccati appena dopo aver sfilato il telefono cellulare dallo zaino della vittima.
 
In piazza del Colosseo, sempre i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due nomadi, di 26 e 40 anni, entrambe in stato interessante e con numerosi precedenti specifici, bloccate subito dopo aver asportato con destrezza una busta contenente 420 euro dallo zaino di una turista cinese.
 
I Carabinieri della Stazione Roma Macao hanno arrestato un 59enne italiano, senza fissa dimora e con precedenti, bloccato all’interno dell’autobus “H”, all’altezza della fermata Lungotevere de’ Cenci, subito dopo aver asportato con destrezza il telefono dall’interno della borsa di un 15enne.
 
Tre cittadini romeni – senza fissa dimora di 21, 38 e 58 anni – sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro che, in abiti civili, li hanno notati mentre si aggiravano con fare sospetto presso un negozio di abbigliamento in via Nazionale, rione Monti, e li hanno seguiti all’interno. Poco dopo, i tre sono stati bloccati all’uscita dell’attività perché sorpresi ad allontanarsi senza aver pagato numerosa merce, del valore di 570 euro, che avevano prelevato dagli espositori e occultato in zaini, previa rimozione delle placche anti-taccheggio.
 
Invece, all’interno di uno store del centro commerciale “Porta di Roma”, in via A. Lionello, i Carabinieri della Stazione Roma Nuovo Salario hanno arrestato un 30enne peruviano, sorpreso ad occultare prodotti di profumeria, del valore di circa 500 euro – all’interno di una borsa schermata.
 
Le vittime dei furti hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.
 
Nell’ambito delle attività, infine, i Carabinieri hanno rintracciato un 35enne romeno, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e hanno denunciato alla Procura della Repubblica un 30enne di Roma trovato in possesso di 14 dosi di cocaina.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Metropoli

Castel Madama, picchia i genitori per i soldi della droga

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I Carabinieri della Stazione di Vicovaro hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino italiano di 24 anni, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione.
A Castel Madama, un piccolo comune nella valle dell’Aniene vicino Roma, la vita di una famiglia è stata turbata per anni da un figlio con problemi di droga. Il giovane, di 24 anni, per ottenere il denaro necessario all’acquisto di stupefacenti, ha ripetutamente minacciato e maltrattato i suoi genitori.
Una sera, la situazione è degenerata; durante una violenta lite, il ragazzo ha aggredito il padre, provocandogli delle lesioni. Questo episodio ha spinto la famiglia a denunciare tutto ai Carabinieri, che hanno attivato immediatamente la procedura del “codice rosso”.
Il dramma familiare ha raggiunto il culmine il 6 agosto, quando il giovane, in preda all’ira, ha iniziato a prendere a calci e pugni la porta d’ingresso della casa dei genitori. Non contento, ha minacciato e spinto la madre, riuscendo a estorcerle 30 euro e causandole delle contusioni. La donna, disperata, ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente, fermando il figlio e mettendo fine a questo incubo. Ora il 24enne si trova nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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