GENZANO, IL COMUNE CHIEDERA' LA TUTELA DEL BENE… SBCR PUNTA ALL'UTILIZZO.

Gabbarini: “Mettiamo in rete tutte le ricchezze del territorio perché non esiste la “cultura di Genzano” ma si può e si deve ambire una rete culturale di ampio respiro ai Castelli Romani"

[INTERVENTO FLAVIO GABBARINI SINDACO DI GENZANO]

[INTERVENTO TELEFONICO DI GIORGIO BATTISTELLI]

[INTERVENTO MASSIMO PRINZI PRESIDENTE SBCR]

 

Chiara Rai
Il Comune di Genzano chiederà a proprie spese la custodia di Villa Lusi con l’obiettivo di un futuro acquisto affinché venga garantita l’utilità pubblica del bene che ha l’ambizione di diventare un polo culturale di riferimento dei Castelli Romani. Questa la strada che si vorrà intraprendere all’unanimità, col benestare dei sindaci dei 17 Comuni castellani, rispetto alla  proprietà del senatore Lusi, ex del Pd ed ex tesoriere della Margherita accusato di aver distratto oltre 20 milioni di euro dai fondi del movimento derivanti dai rimborsi elettorali e per il quale il tribunale di Roma ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Se ne è parlato ieri nella biblioteca comunale di Genzano che ospita, peraltro, la sede del consorzio bibliotecario dei Castelli (Sbcr) che come ha ricordato il neo presidente Massimo Prinzi e poi il direttore Ester Dominici è l’unico che gestisce l’area integrata per conto della Regione. Prinzi ha puntualizzato che il consorzio chiede l’utilizzo e non la proprietà della villa di Genzano per farne un polo culturale. Appello, tra l’altro, in linea con lo stesso presidente dell’Api, Francesco Rutelli che ha dichiarato l’intenzione di “recuperare il maltolto e destinarlo a finalità pubbliche e sociali”. Eppure non sarà più la ex Margherita a decidere in merito, ma i liquidatori da essa nominati a seguito del suo scioglimento. Villa Lusi, infatti, è sottoposta a sequestro penale e ancora non è rientrata nel patrimonio della Margherita. Pertanto i liquidatori dovranno decidere una destinazione coerente con le istruzioni vincolanti ricevute dall'assemblea di scioglimento de La Margherita, che ha previsto la restituzione allo Stato di eventuali sopravvenienze. Per cui l’intenzione da parte del Comune di Genzano di chiederne la custodia è un’operazione più che fattibile. “Mettiamo in rete tutte le ricchezze del territorio – ha detto il sindaco genzanese Flavio Gabbarini – perché non esiste la “cultura di Genzano” ma si può e si deve ambire una rete culturale di ampio respiro ai Castelli Romani e lo si può fare anche perché abbiamo le strutture e i beni adatti a creare un vero e proprio polo di riferimento che darà al territorio una speranza di crescita grazie alla diffusione della cultura. Se pensiamo che Genzano possiede a un passo l’uno dall’altro il parco comunale, il palazzo Sforza Cesarini, il parco Sforza, la biblioteca e il teatro”. L'attore e autore teatrale Ascanio Celestini, il critico d’Arte e giornalista Philippe Daverio, i cantautori Giovanna Marini e Simone Cristicchi, il compositore Giorgio Battistelli, sono tra  i primi  sostenitori eccellenti dell’appello del Consorzio Sbcr che chiede la villa di Genzano, indebitamente acquistata dall’ex senatore Lusi con fondi della Margherita, per farne un polo culturale. Tra le altre innumerevoli adesioni di esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo, anche gli scrittori Enzo Lavagnini, Paolo Di Paolo, Aldo Onorati, Clara Sereni; i docenti universitari Alessandro Portelli (Sapienza), Umberto Gentiloni (università di Teramo), Fabio Fabbri (Roma 3), Angelo D’Orsi (università di Torino); lo storico Ugo Mancini. Firmatari dell’appello gran parte delle associazioni dei Castelli Romani, assieme a Aib, Associazione Italiana Biblioteche; Lega delle Autonomie locali Lazio; Fuis, Federazione Unitaria Italiana Scrittori; Unione Nazionale Scrittori e Artisti – Uil; Sindacato Nazionale Scrittori – Cgil; Sindacato Libero Scrittori Italiani – Cisl; Culturarte Commission; Umbria Vision Network.
Tra i video la telefonata in diretta con  il noto compositore Giorgio Battistelli