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Roma

Genzano: ecco l'infiorata dei ragazzi

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Tempo di lettura 4 minuti La 13esima edizione dell'Infiorata dei Ragazzi si terrà dal 2 fino al 4 giugno; il tema scelto è Noi e gli altri

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GENZANO (RM) – Torna a Genzano – in concomitanza con la Festa della Repubblica – l’Infiorata dei Ragazzi, realizzata dagli studenti delle scuole e dalla Bottega dell'Infiorata. L'evento si svolge su via Bruno Buozzi (già via Sforza), la strada dove è stata realizzata la prima Infiorata nel lontano 1778.
La 13esima edizione dell'Infiorata dei Ragazzi si terrà il 2, il 3 e il 4 giugno; il tema scelto è Noi e gli altri.

I bozzetti dell’Infiorata dei ragazzi (in ordine):


TITOLO:
Un’amicizia speciale in un tappeto di fiori e colori
IDEATORI E REALIZZATORI:
Scuola primaria “Landi”
DESCRIZIONE:
A volte l'aspetto esteriore crea barriere mentali che i bambini con la loro predisposizione alla curiosità e spontaneità possono superare. Ecco che la diversità non fa paura e non crea distanze ma diventa un ponte che unisce nella scoperta di ciò che è oltre.
Così dalla pura fantasia dei bambini ispirata dalle magiche parole del libro “Il Grande gigante gentile” di Roald Dahl e gli infiniti colori sapientemente mescolati, viene lanciato un messaggio di pace e profonda amicizia.


TITOLO:
Un mondo a colori
IDEATORI E REALIZZATORI:
Scuola primaria “Marchesi”
DESCRIZIONE:
In un mondo che, in questo momento ha tutti i toni del grigio, nelle sue brutture uno spiraglio di luce emerge… È solo grazie agli occhi dei bambini che riusciamo a vedere il mondo per quello che è: nell'universalità di un meraviglioso arcobaleno di colori che unisce e non divide, bambini ed adulti in un girotondo di felicità e pace, fatto di famiglia, amicizia e in armonia con tutti i suoi diritti e le sue sfumature.


TITOLO:
Fiori e cuori formano l’amicizia verso gli altri
IDEATORI E REALIZZATORI:
Scuola primaria “E. De Amicis”
DESCRIZIONE:
Da questa rosa esce un fiore pieno di affetto e di amore, che mi fa pensare ai profumi e ai colori dell’Infiorata, che Genzano di farla ne è onorata.
Per me questa rosa ispira felicità, quella che ha tutta questa città.


TITOLO:
I due colombi
IDEATORI E REALIZZATORI:
Scuola primaria “A. Manzoni”
DESCRIZIONE:
“I due colombi sembrano tristi mentre passeggiano sul prato verde. In realtà non lo sono, perché intorno a loro ci sono tanti cuori: si vogliono bene e vogliono bene proprio a tutti”, cit. I bambini.
Sin dall'antichità la colomba compare con diverse simbologie. In genere la colomba, animale dolce e mite e spesso con piumaggio bianco, evoca mitezza, innocenza e purezza. È necessario però ricordare anche la sua funzione di messaggero di pace, accanto al simbolo di tenero amore, a causa del caratteristico tubare dei piccioni.


TITOLO:
Tutti insieme in un mondo migliore
IDEATORI E REALIZZATORI:
Scuola primaria “G. Pascoli”
DESCRIZIONE:
I bambini sono curiosi, vogliono sapere, scoprire, conoscere ed imparare guardano il mondo sorridente che accoglie coloro che vogliono portare la pace.
È un mondo come tutti lo vorremmo: gioioso, gentile, disponibile.
Il fiore che, con i suoi meravigliosi petali colorati, lo circonda, rappresenta tutta la gente “diversa ma uguale”, unita e rispettosa gli uni degli altri.
Io lo guardo e desidero vivere in questo mondo migliore !!!


TITOLO:
L'armonia del Creato
IDEATORI E REALIZZATORI:
Scuola secondaria di primo grado “G. Garibaldi”
DESCRIZIONE:
"La Primavera è tornata, il sole ha abbracciato la Terra. Presto vedremo i figli del loro amore. Ogni seme si è svegliato. Anche noi siamo stati generati da questa grande forza. Per questo crediamo che anche gli altri uomini e i loro fratelli animali abbiano il nostro stesso diritto a vincere su questa Terra", cit. Toro Seduto.
Il quadro rappresenta l'armonia tra gli uomini, tra l'uomo e la Natura, tra l'uomo e gli animali.
Bisogna trovare una nuova connessione per crescere e curare noi stessi e il pianeta in cui viviamo.


TITOLO:
Noi e gli altri
IDEATORI E REALIZZATORI:
Scuola secondaria di primo grado “F. De Sanctis”
DESCRIZIONE:
“Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo imparato a vivere come fratelli”, cit. M.L.King.
Ispirazione liberamente tratta da un artista visto nel web, Tom Fredo.


TITOLO:
Legami
IDEATORI E REALIZZATORI:
Ragazzi della “Bottega dell’Infiorata”
DESCRIZIONE:
L’altro da me è me. È il continuo scoprire che nell’altro si fonde qualcosa che è mio, che sono io. È l’equilibrio che nasce dalle nostre diversità che si fondono e creano legami, in cui ognuno si riconosce nell'altro. L’intersecarsi delle forme, presenti nel quadro, rappresenta questa costante armonia dove l’uomo negli altri vede un mondo da scoprire, da accogliere e con cui unirsi per dare vita al futuro.


TITOLO:
Abbraccio floreale
IDEATORI E REALIZZATORI:
Ragazzi della “Bottega dell’Infiorata”
DESCRIZIONE:
La mamma è la prima persona con cui interagiamo. Lei è un’amica, un’insegnante, una confidente…
Noi e gli altri, il tema di questa infiorata, è rappresentato, nelle sue mille sfaccettature, dal rapporto madre e figlio in un abbraccio floreale.


TITOLO:
Noi siamo gli altri e gli altri sono noi
IDEATORI E REALIZZATORI:
Ragazzi della “Bottega dell’Infiorata”
DESCRIZIONE:
Conciliando una cornice barocca e “Decalcomania”, famoso quadro del pittore surrealista Magritte, si dà vita alla rappresentazione del tema “Noi e gli altri”.


TITOLO:
Attendere e trepidare per qualcuno
IDEATORI E REALIZZATORI:
I.I. S.S. Pertini
DESCRIZIONE:
Libera interpretazione dell’opera “L’Attesa” del pittore abruzzese B. Cascella è una donna che attende qualcuno in riva la mare…
La trepidazione dell’ignoto si indovina nell’atteggiamento di abbandono tra rovi sfidati con il corpo e lo sguardo rivolti all’infinito, su quel mare che sembra divorare tutte le ansie… Attende, forse, un migrante in balia delle onde, un io partito per terre lontane o un innamorato deluso dal presente, in cerca di lavoro in terra straniera, o, addirittura, sfuggito agli obici ed alle torture…?
L’attesa è il travaglio dell’animo in pena, dilaniato e sospeso nel limbo del “non sapere”, partenza o ritorno si confondono…

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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