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GENZANO, ASSOCIAZIONE NAZIONALE CITTÀ DEL VINO: FLAVIO GABBARINI ELETTO NEL CONSIGLIO NAZIONALE

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Tempo di lettura 2 minuti Tommaso Mascherucci, delegato del Sindaco di Frascati, riconfermato nella giunta esecutiva

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Redazione

Genzano (RM) – Lo scorso 21 ottobre si è celebrata a Bertinoro in Romagna, casa dell'Artusi, l'assemblea ordinaria dell'Associazione Nazionale delle Città del Vino, per il rinnovo degli organi istituzionali per il triennio 2012 – 2015: il sindaco di Genzano di Roma, Flavio Gabbarini, coordinatore per il Lazio è stato eletto nel consiglio nazionale mentre il delegato del sindaco di Frascati, Tommaso Mascherucci, è stato riconfermato membro della Giunta esecutiva, dopo aver assolto con grande successo a due importanti compiti istituzionali dell'Associazione, rivestendo il ruolo di Coordinatore della Commissione per la revisione dello statuto e del regolamento, e successivamente come Coordinatore della Commissione per il rinnovo delle cariche istituzionali.
 
“Nella scelta del Presidente ha prevalso all'unanimità la logica del rinnovamento nella continuità con la nomina dell'assessore del Comune di Benevento, il dott. Pietro Iadanza, proprio nel momento di maggiore innovazione con l'avvio dei nuovi procedimenti applicativi introdotti con la riforma istituzionale degli strumenti regolamentari e statutari dell'Associazione approvati con l'Assemblea Straordinaria di Siena il 21 marzo scorso”, afferma il Sindaco di Genzano di Roma Flavio Gabbarini, coordinatore per il Lazio dell’Associazione. “E come accadde 25 anni fa  – prosegue il sindaco – quando i Comuni di Genzano di Roma e di Frascati celebrarono a Siena la nascita dell'Associazione insieme con altri venti Comuni, oggi Genzano e Frascati tengono ancora alto il nome della Regione Lazio con l'inserimento nel Consiglio Nazionale dei propri rappresentanti”


“Un ringraziamento particolare deve essere rivolto al Presidente uscente, il dott. Giampaolo Pioli Sindaco di Suvereto che ha saputo traghettare, dopo un quarto di secolo, con grande capacità professionale e tenacia, l'Associazione al fine di poter affrontare con coraggio ma con determinazione la sfida a cui la globalizzazione e la competitività dei Paesi emergenti ci chiamano giornalmente a sostenere in difesa del settore  vitivicolo nazionale”, afferma  Mascherucci.


“Il ruolo dell'Associazione delle Città del Vino, va interpretato come fulcro fondamentale della rete dei Comuni che si identificano per l'eccellenza vitivinicola – prosegue il sindaco Gabbarini –  L'Associazione delle Città del Vino, con 572 Comuni,  è la più grande e importante associazione di identità aderenti a Res Tipica – ANCI . In un momento così importante della vita istituzionale della Nazione in cui si rimette in discussione l'essenza del Titolo V della Costituzione, in cui le Istituzioni sovracomunali quali regioni e province sono caratterizzate da forti criticità e da dubbi esistenziali, l'atomo (Comuni) della grande molecola (Nazione) assume un ruolo fondamentale   per la sopravvivenza istituzionale del nostro Paese. E le Città del Vino rappresentano in seno all'ANCI quella capacità aggregativa maggiore di tutte le altre associazioni di identità, non solo per i Comuni soci ma anche per gli altri Comuni territorialmente limitrofi, come per un effetto cometa”.
“Il prodotto vino – aggiunge il delegato del Comune di Frascati – non deve essere più inteso, come stabilisce la nuova PAC, quale semplice prodotto della terra, ma come vino concetto  nella sua entità multifunzionale che assembla nella sua essenza organolettica le caratteristiche ambientali, paesaggistiche, artistiche, storiche e turistiche dei territori del vino. L'Associazione delle Città del Vino è giornalmente impegnata ai livelli istituzionali per la promozione e valorizzazione e la tutela dei territori del vino coadiuvando le Amministrazioni locali nel favorire lo sviluppo economico e sociale non solo del vino ma dei propri territori di origine.”
“Per questo crediamo che Città del Vino assumerà in un prossimo futuro un ruolo di grande importanza  – afferma Gabbarini – per la vita istituzionale delle Amministrazioni locali tutte, e di confronto con le istituzioni centrali a cominciare dalla famosa vicenda legata al decreto legislativo sul consumo del suolo agricolo”.

 

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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