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Redazione
Gela – Erano le 20.30 del 6 dicembre scorso quando due persone a volto coperto, subito dopo essere scese da due scooter guidati da complici, entravano nella tabaccheria di via Crispi, a Gela (Caltanissetta), per effettuare una rapina.
Mentre uno dei due, pistola in pugno, teneva sotto tiro dipendenti e clienti, l'altro arraffava i soldi dalla cassa, circa 400 euro. Ieri mattina gli agenti del commissariato del comune siciliano hanno arrestato due dei probabili autori del reato. Si tratta del 20enne C.S., già sorvegliato speciale, e G.L., che ha meno di 18 anni, e per loro le accuse sono di rapina aggravata e porto abusivo di armi.
Gli investigatori hanno individuato i due grazie all'analisi delle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza. Queste hanno permesso di restringere la cerchia dei sospetti a un gruppo di giovani gelesi che avevano già commesso altre rapine.
Nel corso di una perquisizione presso l'abitazione del minorenne, gli agenti hanno trovato un casco uguale a quello indossato da uno dei malviventi al momento della rapina.
Inoltre, le indagini sul Dna effettuate su C.S. hanno permesso di appurare come il suo profilo genetico fosse compatibile con quello estratto dalla tracce di sangue rinvenute sulla scena del crimine dallA Polizia Scientifica
Le tracce di sangue sono state trovate fuori dalla tabaccheria, dove uno dei rapinatori è stato bloccato dal titolare dell'esercizio commerciale, con il quale ha poi ingaggiato una violentissima colluttazione, alla presenza di numerose persone che hanno assistito senza intervenire. Poi, grazie anche all'intervento degli altri complici, il rapinatore è comunque riuscito a darsi alla fuga.
Sono ancora in corso ulteriori indagini per individuare gli altri complici.
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