Connect with us

Cronaca

GELA: FURTO ALLA BIBLIOTECA COMUNALE DI SANTA CRISTINA, DOPO DUE GIORNI I CARABINIERI ARRESTANO IL RESPONSABILE

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti I militari, intervenuti quella mattina per i rilievi e coordinati direttamente dalla Compagnia di Monreale, hanno ricevuto la denuncia del Sindaco Massimo Diano

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Redazione


Santa Cristina Gela 
– Ci è voluto poco, pochissimo, perché i militari della Stazione di Santa Cristina Gela individuassero il colpevole del furto consumatosi nella notte tra il 27 ed il 28 gennaio scorso nella biblioteca comunale del piccolo centro. Dopo la forzatura del portone d’ingresso erano stati asportati una stufa, un pc portatile, una telecamera ed una Playstation Sony. I militari, intervenuti quella mattina per i rilievi e coordinati direttamente dalla Compagnia di Monreale, hanno ricevuto la denuncia del Sindaco MASSIMO DIANO e, immediatamente dopo, si sono messi all’opera per ricostruire l’accaduto. Proficua la collaborazione ed il senso civico di due cittadini, che hanno immediatamente collaborato con le Autorità per ritrovare i beni che appartenevano a tutta la collettività: e così i militari hanno escusso due testimoni che quella notte non solo avevano incontrato LUBJIAN RUHANI, 33enne di origine albanese sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno a Santa Cristina Gela, ma che addirittura, nottetempo, si erano visti stranamente offrire una telecamere al prezzo l’uno di 50 e l’altro di 200 €. Scattata la perquisizione domiciliare a carico del Ruhani i militari hanno rinvenuto invece la playstation e la stufa, recante peraltro lo stemma del Comune, cui i beni sono stati immediatamente restituiti nella persona del Sindaco. Pc e telecamera erano invece spariti.
Per Ruhani sono scattate le manette: pur essendo infatti decorsa da tempo la flagranza del furto, i militari si sono avvalsi della peculiare normativa che consente di trarre in arresto, anche fuori flagranza, il sorvegliato speciale che viola le prescrizioni impostegli; il Ruhani, come attestato dalle testimonianze acquisite, si era allontanato di notte dalla sua abitazione, non essendone autorizzato, ed aveva violato il generico obbligo di “vivere onestamente e rispettare la legge” impostogli con la misura allorché trovato in possesso della refurtiva.
Dopo la convalida dell’arresto sabato mattina di fronte al G.I.P. di Termini Imerese e la richiesta di termini a difesa, il pregiudicato si è visto applicare la misura degli arresti domiciliari.

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cronaca

Incendio nel Materano, morti due vigili del fuoco, “Volevano salvare una famiglia”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

 “Volevano salvare una famiglia, la cui abitazione era messa in pericolo dalle fiamme.

Ma sono caduti in un dirupo e sono stati avvolti dalle fiamme”.

Sono le parole del sindaco di Nova Siri (Matera), Antonello Mele, riferendosi alla morte di due vigili del fuoco in contrada Cozzuolo.

Secondo quanto si è appreso, entrambi avevano 45 anni ed erano in Matera.

Continua a leggere

Castelli Romani

Ciampino, episodio di bullismo: la denuncia di una madre su Facebook scatena polemiche

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Un episodio di bullismo avvenuto a Ciampino ha suscitato forti reazioni e polemiche dopo che una madre ha condiviso la sua drammatica testimonianza su Facebook. La signora, madre di un ragazzo di 13 anni, ha raccontato l’incubo vissuto da suo figlio, vittima di un gruppo di coetanei.

Il post, che ha rapidamente raccolto molte reazioni e condivisioni, ha portato alla luce una realtà inquietante e ha acceso un acceso dibattito tra i residenti.

Secondo quanto riportato dalla madre del ragazzo, l’episodio è avvenuto nel parco comunale di Ciampino, dove suo figlio Alessandro stava giocando con alcuni amici. Improvvisamente, un gruppo di ragazzi più grandi si è avvicinato e ha iniziato a insultarlo e a deriderlo. La situazione è degenerata quando uno dei bulli ha spinto Alessandro a terra, facendogli perdere l’equilibrio e ferendolo al ginocchio. Il ragazzo, visibilmente scosso, è tornato a casa in lacrime e con un grande spavento.

Nel suo post, la madre ha scritto: “Mio figlio è tornato a casa oggi con il cuore spezzato e il corpo ferito. Non posso tollerare che i bambini debbano subire tali atrocità. Questo bullismo deve finire!”. Il suo appello ha ricevuto immediato sostegno da parte di molti residenti, che hanno espresso la loro solidarietà nei commenti.

Giovanna, una residente di Ciampino, ha commentato: “È inaccettabile che i nostri ragazzi non possano sentirsi al sicuro nemmeno nei parchi pubblici. Le autorità devono intervenire e prendere provvedimenti immediati”. Un altro commento, di Marco De Santis, aggiunge: “Questi atti di violenza sono vergognosi. I bulli devono essere identificati e puniti, e le scuole devono fare di più per educare i ragazzi al rispetto reciproco”.

Tuttavia, il post ha anche suscitato polemiche e divisioni. Alcuni hanno criticato i genitori dei ragazzi coinvolti, accusandoli di non educare adeguatamente i propri figli. “Dove sono i genitori di questi bulli? Perché non insegnano loro il rispetto e la compassione?”, ha scritto Francesca.

Le autorità locali non hanno tardato a intervenire condannando il gesto.

L’episodio, sebbene doloroso, ha anche sollevato un’importante consapevolezza sulla necessità di promuovere la cultura del rispetto e della solidarietà tra i giovani.

Continua a leggere

Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti