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GALLICANO NEL LAZIO: LO STRANO CASO DELL'ACCADEMIA KRONOS ONLUS

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Il consigliere d'opposizione Mario Galli (capogruppo Progetto Comune–Lista Civica) ha depositato un’interrogazione a risposta scritta che riguarda non solo lo sbianchettamento su un certificato, ma tutta la procedura sia dell’iscrizione che dell’attribuzione del codice fiscale dell’Accademia Kronos (onlus) che ad oggi è iscritta nell’albo delle associazioni del Comune di Gallicano nel Lazio

 

di Cinzia Marchegiani

Gallicano nel Lazio (RM) – Lo strano caso dello sbianchettamento evidente sulla domanda di iscrizione dell’Accademia KRONOS (Onlus) presso l’albo delle associazioni del Comune di Gallicano nel Lazio è ancora in attesa di risposta. Il consigliere Mario Galli capogruppo Progetto Comune – Lista Civica, lo scorso 2 Marzo 2015 aveva depositato un’interrogazione a risposta scritta al Comune di Gallicano nel Lazio indirizzata al Consigliere Delegato Valorizzazione mondo dell’Associazionismo, Letizia Guadagnoli e per conoscenza via Pec oltre allo stesso Sindaco, Marcello Accordino alla Prefettura di Roma anche alla Procura della Repubblica di Tivoli, alla Tenenza CC Palestrina, nonché alla Stazione CC Gallicano nel Lazio e all’Agenzia delle Entrate.

 IL FATTO:
Il Consigliere Galli ha fatto emergere una situazione alquanto anomala che ancora non ha avuto risposta, secondo quanto riferisce a l’Osservatore d’Italia, ma i termini di legge consentono di rispondere entro 30 giorni dalla data di presentazione della stessa interrogazione. Galli nell'interrogazione anticipa che con deliberazione di Consiglio Comunale n. 12 del 16 giugno 2014 era stata approvata l’istituzione della Consulta della Associazioni del Comune di Gallicano nel Lazio ed il regolamento del relativo albo, cita come riferimento l’articolo 3 che testualmente afferma: “Ai fini dell’iscrizione all’Albo possono essere ammessi gli enti no-profit che perseguano fini e svolgano attività conformi alla Costituzione e alle leggi; siano espressione della comunità locale e abbiano sede e operino nel Comune, svolgendo attività documentata sul suo territorio”; e anche l’art. 2 del citato regolamento che delucida come l’iscrizione all’Albo permetta di:
• far accedere a contributi o interventi a sostegno dell’attività annuale ricorrente
• per il riconoscimento del patrocinio del Comune;
• per accedere a contributi o interventi a sostegno di: attività specifiche organizzate in collaborazione con il Comune;
• alle attività specifiche programmate e non ricorrenti;
• alle attività specifiche straordinarie;
• per l’utilizzo agevolato ovvero gratuito di attrezzature e materiali, immobili, impianti o strutture comunali, come da apposito regolamento;
• per l’inserimento, in appositi spazi sul sito istituzionale del Comune, di contenuti e dati riguardanti gli enti no-profit e precisamente: scheda informativa/calendario annuale delle attività/singole attività d’interesse generale;
• per stipulare convenzioni al fine di promuovere l’attuazione di programmi d’interesse locale” 

In virtù di queste pacifiche osservazioni, emergerebbe un giallo ancora non chiarito. Infatti dallo studio in esame del Consigliere Galli si fa presente che il certificato di attribuzione del codice fiscale presentato dall’accademia KRONOS (Onlus), riporta la data del 5 dicembre 2014, successiva alla scadenza del 31 luglio 2014 per l’iscrizione alla consulta delle associazioni di Gallicano nel Lazio ed inoltre, sotto la voce “natura giuridica” è riportato quando segue: “12 – ASSOCIAZIONI RICONOSCIUTE E COMITATI”. Galli nel verificare il sito dell’AVCP nell’anagrafica della natura giuridica dei soggetti, scopre invece che il codice 12 citato sul certificato presentato risulta essere attribuito (attribuibile) ad “associazioni NON riconosciute e comitati”. Il giallo insomma diventa più evidente poiché da una lettura attenta del certificato di attribuzione del codice fiscale presentato dall’accademia KRONOS (Onlus), la preposizione “NON”, sembra essere stata cancellata con correttore di colore bianco.

QUESITI INTERROGAZIONE
Insomma lo sbianchettamento sul certificato è oggetto stesso dell’interrogazione che il Capogruppo Galli rivolge al consigliere delegato, chiedendogli se fosse a conoscenza delle citate anomalie e più concretamente risposte all’attribuzione del codice fiscale probabilmente avvenuta successivamente al termine ultimo per l’iscrizione e se disposta una verifica sulla presunta falsificazione della natura giuridica dell’associazione. Altresì l’interrogazione chiede la modalità con cui è avvenuta la selezione delle domande di iscrizione e da chi è stata certificata l’idoneità delle associazioni iscritte. Per logica deduzione Galli chiede anche se esiste un altro certificato di attribuzione del codice fiscale consegnato in data anteriore al 31 luglio 2014, poiché potrebbe essere stato sostituito con quello rilasciato in data 5 dicembre 2014.

Insomma, non solo lo sbianchettamento è sotto inchiesta, ma tutta la procedura sia dell’iscrizione che dell’attribuzione del codice fiscale dell’Accademia Kronos (onlus) che ad oggi è iscritta nell’ albo delle associazioni del Comune di Gallicano nel Lazio. 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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