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di Cinzia Marchegiani
Questo Consiglio Comunale in via Straordinaria aperto a tutta la popolazione non s’ha da fare….
Era il 30 gennaio e il Consiglio è stato annullato vista l’incapacità amministrativa del Comune di Gallicano nel Lazio di mettere a disposizione un locale capace di contenere i numerosi partecipanti. Il mistero della seconda convocazione è presto risolto, visto che per la data del 28 febbraio, era stata scelta la location del frantoio messo a disposizione dall’Unversità Agraria di Gallicano nel Lazio.
In una comunicazione, a quanto sembra non pubblicata tempestivamente sul sito istituzionale, il Presidente del Consiglio dello stesso Comune (con data 27 febbraio stampata sul documento e solo un giorno antecedente all’incontro fissato), dichiarava che nelle date del 24e 25 febbraio 2014, dopo aver sentito la Conferenza dei Capigruppi si era raggiunti con votazione unanime ad indicare nel giorno 3 Marzo successivo, l’impegno a stabilire un ulteriore data, fissare il nuovo Consiglio Straordinario cui la popolazione dovrebbe finalmente intervenire sulle tematiche allarmanti emerse sulla costruzione della centrale a Biogas per la produzione di energia elettrica come determina A02651 del 5 aprile 2013.
I Consiglieri di Opposizione, Galli, Betti e D’Uffizi, lo stesso giorno, diffidavano il Sindaco Accordino ad utilizzare quel locale frantoio perché chiuso al pubblico e non idoneo ai requisiti di sicurezza per la viabilità e ordine pubblico, invitandolo a dare comunicazione tempestiva alla comunità dell’annullamento del Consiglio. Così viene innescata e amplificata questa telenovela che sembra avere tutti i presupposti per alimentare i bizzarri escamotage per posticipare ogni volta un appuntamento diventato troppo importante per un’intera popolazione che allarmata vuole conoscere le intenzioni e le possibilità di poter ritirare questo progetto impattante per l’ambiente e la salute pubblica.
Il Presidente dell’associazione URAZ di Valle Martella, Vittorio Caratelli non accetta questo modo che considera inappropriato di perdere tempo inutilmente e definisce l’atteggiamento, di scarso rispetto per i cittadini, “la commedia del Sindaco di Gallicano”.
Così tutti i cittadini accorsi alle ore 15 alla Tenuta di Passerano ieri pomeriggio, si sono recati presso la casa comunale di Gallicano, per diffidare l’amministrazione nell’autorizzare la costruzione di una centrale che non è un sito di compostaggio, come si vorrebbe far credere, ma un impianto teso a bruciare 50.000 tonnellate di scarti di ogni tipologia inorganica che organica…così Caratelli conclude “se il termine biomasse lascia pensare a qualcosa di biologico e naturale, in realtà sono biomasse anche i rifiuti, e il Decreto Ministeriale 6 luglio 2012 ammette anche pneumatici e plastica!
Alla casa comunale il sindaco si è fatto attendere, “anche in questo caso si è reso latitante, proprio perché non è in grado di spiegare la bontà dell'impianto che viene proposto a nome e per conto delle solite lobby affaristiche il cui intento è quello di incassare soldi, lasciando i danni (ambiente e salute) ai cittadini ignari. E' di tutta evidenza, quindi, che la centrale a biogas nuoce gravemente alla salute, e, lei dott. Accordino, in qualità di medico lo sà benissimo! Possiamo anche, a suo comodo e piacere, farne un confronto con suoi colleghi, Medici per l'Ambiente!.
Non cerchi, in fine, di farci passare l'impianto a biogas come un sito di compostaggio…perchè non lo è…è solo un escamotage per far digerire quest'impianto alla popolazione ignara!”
Il Comitato per Gallicano, attivissimo nel territorio e contrario alla costruzione della Centrale a Biogas ha pubblicato proprio poche ore fa un documento sconcertante che getta altre ombre pesantissime sulla gestione di questa grottesca situazione. In data 2 Febbraio del corrente anno, il Comune di Gallicano, nella persona dello stesso sindaco comunicava all’Università Agraria, ringraziandolo del locale Frantoio messo a disposizione per l’assemblea pubblica:”Si ringrazia dell’invito per l’assemblea da Voi organizzata per il prossimo 15 febbario c.a., ma per correttezza della Minoranza Consigliare, per la sacralità del Consiglio Comunale e non per ultimo l’impegno assunto con i Consiglieri di maggioranza e minoranza, di esentarci da qualsiasi incontro pubblico prima del Consiglio Comunale calendarizzato per il 28 febbraio…. sono tenuto per rispetto, a non accettare il Vs invito”.
Il Comitato per Gallicano, amareggiato per questo deplorevole atteggiamento non rimane indifferente a questi incoerenti atteggiamenti profusi dal primo cittadino di Gallicano: “Questa volta, neanche la loro bravura ai raggiri burocratici li salverà. Non diranno più abbiamo vinto o perso o con voi ci giochiamo a palla, non ci sarà più arroganza a ridere. La vostra paura significa molto. La centrale a biogas non si farà, non la vogliono neanche i vostri capi… quelli che pensavano che era tutto tranquillo a Gallicano. Non dialogare significa avere torto a prescindere. Domani, dopodomani e sempre ci saremo e ancora più convinti, coesi e consapevoli che nessuno mai farà più soldi sulla salute dei cittadini di Gallicano nessuno mai.”
Nel gioco delle parole, degli impegni presi mai onorati, l’Osservatore Italia e la sua Redazione Lazio continuerà a vigilare questa storia che ha preso la strada del non ritorno, dove il dialogo e il confronto sembrano banditi dalle scene di un paese che dovrebbe proteggere istituzionalmente il rispetto della democrazia, in tutte le sue forme più adeguate…il “Così è se vi pare” non può essere accettato dall’intera cittadinanza e quella dei territori limitrofi. La salute pubblica e un’ipoteca sul futuro di queste terre devono avere la massima attenzione e responsabilità, che finora sembra non aver avuto grandi sostenitori dai preposti istituzionali. Consiglio si, Consiglio no… e il tempo perso sarà andato a vantaggio di qualche altra scadenza improrogabile?
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