Roma
GALLICANO NEL LAZIO, BIOGAS:NELL'AREA VINCOLATA DI PASSERANO, "PIOVE SUL BAGNATO"
Tempo di lettura 5 minutiFalsa Informazione sull'impianto di produzione di Energia elettrica da Biogas in Località Passerano nel Comune di Gallicano nel Lazio
Published
11 anni faon
By
ggiardino
de Il Comitato per Gallicano
In seguito alla riunione della Commissione Ambiente della Regione lazio che si è tenuta Martedì 11 sulla questione della realizzazione di una centrale di energia elettrica da biogas in località Colle degli Zecchini/Passerano, I consiglieri di opposizione che hanno chiesto ed ottenuto questa audizione hanno prodotto un documento congiunto per esporre le loro perplessità sul progetto.
Quello che ancora ad oggi viene definito un impianto di compostaggio per smaltire il residuo della FORSU, in realtà è un vero e proprio impianto di produzione energetica da biogas. Con tutti i rischi ambientali che ne derivano a partire dalla sua localizzazione per arrivare alle sue dimensioni, fagociterebbe migliaia di tonnellate di rifiuti ogni anno. Rifiuti che andrebbero prodotti per poterlo alimentare. Noi siamo contrari all'ulteriore produzione di rifiuti, mentre siamo favorevoli al riciclo e ad un decrescita nella produzione di scarti. Per dar da mangiare ad una centrale come questa sarà necessario produrre mais OGM colmo di pesticidi (ci spiega un agronomo: “ tanto è fuori dalla catena alimentare, quindi la sua produzione non dovrà rispettare alcun disciplinare” n.d.r.) e questo causerebbe impoverimento dei terreni e inquinamento.
Citiamo un virgolettato dell' Assessore Civita in Commissione Ambiente: “Quando abbiamo lanciato la raccolta porta a porta in Provincia di Roma – ha ricordato l'assessore regionale con delega ai rifiuti, Michele Civita – ci siamo preoccupati anche di finanziare la realizzazione di isole ecologiche e piccoli impianti di compostaggio che servano i comuni di uno stesso bacino. Tra cui quello di Gallicano: non una centrale elettrica, ma un impianto per la produzione di compost di qualità per le necessità dell'azienda agricola limitrofa. Ci sono aspetti da chiarire? Siamo disposti a farlo, ma basta con le falsità. L'umido rappresenta una frazione significativa della raccolta differenziata, questi impianti ci servono"
Se così fosse, non avremmo nessuna perplessità, è proprio la nostra proposta, il problema è che stiamo andando esattamente nella direzione contraria. Le associazioni che si stanno battendo contro questo impianto non avrebbero nulla in contrario se questo fosse vero ma purtroppo non lo è.
Allo scopo di informare la popolazione, abbiamo indetto un incontro pubblico con i cittadini che si terrà Sabato prossimo, 15 febbraio, alle ore 16.00 presso il Frantoio di Gallicano nel Lazio, Via Prenestina Km. 9 loc. Colle Vigne, dove vogliamo far luce sui problemi che un impianto di questo tipo può generare e sulle alternative che si possono mettere in essere
L'incontro moderato dal Giornalista e scrittore Antonio Valenzi, si avvarrà degli interventi
Del Principe Urbano Barberini in qualità di Presidente delle Associazioni Salviamo Villa Adriana e Viva Tivoli
Di Giancarlo Ceci, Esperto di Energia prodotta da fonti rinnovabile ed ideatore di un progetto di compostaggio aerobico che produce compost di qualità
Di Aldo Garofolo, docente di analisi chimiche all'Università della Tuscia
Di Mario Galli, Consigliere di opposizione al Comune di Gallicano nel Lazio per la lista Progetto Comune
Di Roberto Ronchetti, Medico dell'ISDE- medici per l'Ambiente.
Inoltre in seguito alla riunione della Commissione Ambiente della Regione lazio che si è tenuta Martedì 11 sulla questione della realizzazione di una centrale di energia elettrica da biogas in località Colle degli Zecchini/Passerano, I consiglieri di opposizione, che hanno chiesto ed ottenuto questa audizione, hanno prodotto un documento congiunto per esporre le loro perplessità sul progetto.
Il progetto in questione viene avviato dall’amministrazione comunale di Gallicano nel Lazio e la Valutazione di Impatto Ambientale si realizza recentemente con determinazione n. A02651 del 05/04/2013 a firma del dott. Luca Fegatelli. (5 anni dopo n.d.r.)
La tenuta di Passerano, facente parte del territorio del Comune di Gallicano nel Lazio, per alterne vicende giuridiche e legislative, è attualmente di proprietà della Regione Campania e gestita in nome e per conto di essa dalla società in house Sauie srl. Trattasi, nello specifico, di un’area di circa 900 ettari a vocazione agricola e pastorale dell’agro romano antico, che rappresenta uno degli ultimi polmoni verdi, intatti, alle porte di Roma. Inoltre l’area presa in esame per l’ipotizzata costruzione dell’impianto di biogas, in considerazione dell’alto valore archeologico, è sottoposta ai vincoli del PTPR ad oggi cogenti che la definiscono paesaggio agrario di rilevante valore.
Noi consiglieri comunali, in rappresentanza unitaria di tutti i gruppi di opposizione, abbiamo richiesto l’intervento di questa illustre e competente commissione regionale per ribadire l’inopportunità, l’insostenibilità e l’impraticabilità di tale intervento sotto ogni punto di vista, spinti e sollecitati dalle forti preoccupazioni delle popolazioni locali (di Gallicano, di altri comuni limitrofi e del Municipio di Roma VI, ex VIII). Preoccupazioni emerse prepotentemente nell’ultimo consiglio comunale straordinario ed aperto, da noi specificamente richiesto, che il presidente del consiglio comunale ha dovuto sospendere per l’estrema affluenza dei cittadini intervenuti.
Essendo un intervento che parte da un’iniziativa comunale, bisogna porre attenzione alla sostenibilità economica dell’intervento stesso onde evitare danni erariali perseguibili dalla Corte dei Conti e nello specifico porre attenzione alla mancanza di una valutazione economica approfondita dell’opera. Al riguardo appare sconcertante la dichiarazione resa dal sig. Sindaco al quotidiano “Paese Sera”, in data 14 gennaio 2014, in cui egli dichiara letteralmente, in riferimento a tale progetto: “per evitare ogni possibile intromissione esterna abbiamo costituito una società pubblica”. Ad oggi non risultano delibere, o altri atti, relativi alla costituzione di tale società pubblica né costituita né costituenda.
Ancora più sconcertante la spesa sostenuta, su finanziamento della Provincia di Roma nel 2010, di circa 800mila euro per la progettazione dell’impianto affidata alla ditta Martino Associati di Grosseto. Sconcertante perché non risulta ad oggi alcun titolo di possesso del terreno oggetto dell’intervento, anzi sullo stesso è pendente un ricorso, in secondo grado, per il riconoscimento dell’uso civico promosso dall’Università Agraria di Gallicano nel Lazio. L’uso civico, insieme ad altre caratterizzazioni come DOC e DOP sono motivi escludenti per la localizzazione di impianti di biogas. Il buon amministratore spenderebbe risorse ingenti su un bene di cui non sa se sia o meno il proprietario?
Si evidenzia soprattutto che a pagina 11 della Determinazione si cita la nota prot. N. 21421 del 13/11/2012 del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio che ha come oggetto PARERE NEGATIVO in quanto le opere proposte non sono conformi alle norme vigenti in materia di tutela paesaggistica e sono non compatibili alla qualità paesistica dell’intorno esistente.
L’alternativa a questo tipo di impianti c’è e non sono le discariche “stile Malagrotta”, ma sono impianti finalizzati esclusivamente allo smaltimento della FORSU senza produzione di energia elettrica, ma comunque da non realizzarsi in aree fortemente vincolate come quella di Passerano e sempre in misura proporzionale e dimensionata alla popolazione di ciascun singolo comune.
Emerge sempre di più una volontà politica trasversale tra coloro che vedono nell’agro romano antico la pattumiera di Roma. Una concezione Roma-centrica della provincia, la cui campagna, di inestimabile valore ambientale ed archeologico, deve diventare sempre più a servizio incondizionato di Roma Capitale che ormai non potrà più servirsi di aree “stile Malagrotta”. Una scelta che non si limita allo spazio ed al tempo in cui stiamo parlando, ma che avrà ricadute da qui a vent’anni con cementificazioni selvagge, PIP, abusivismo e quant’altro.
LEGGI ANCHE:
12/02/2014 GALLICANO NEL LAZIO, BIOGAS: A.A.A. CERCASI 30 MILIONI DI EURO PER REALIZZARE L'IMPIANTO
30/01/2014 GALLICANO ALLARME CENTRALE A BIOGAS: OGGI CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO
15/10/2013 GALLICANO NEL LAZIO: BICICLETTE CONTRO CENTRALE A BIOGAS