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Latina

GAETA, SU CANDIDATURA DI COSMO MITRANO ARRIVANO CONSIDERAZIONI DEL VICESINDACO DI CIACCIO

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Redazione

Il vice Sindaco Salvatore Di Ciaccio esprime alcune considerazioni in merito alla candidatura di Cosmo Mitrano per la coalizione del centrodestra.

 “Il PdL ha ufficializzato la candidatura a Sindaco di Mitrano a capo di una coalizione eterogenea ed alla continua ricerca di alleanze. Sicuramente la città aveva visto di buon grado la candidatura di un giovane in grado di elevare i contenuti della campagna elettorale e di portarli su temi del buon governo della città, unico terreno sul quale confrontarsi con l’amministrazione civica del Sindaco Raimondi e con i risultati conseguiti – dichiara il Vice Sindaco – Purtroppo, così come è accaduto col PdL nazionale di Berlusconi, anche il PdL locale ha adottato sistemi che puntano ad un ritorno al passato attraverso i vecchi metodi partitici e calpestando, di fatto, le istanze dei cittadini per una politica costruttiva e leale”.

 “Non possiamo giudicare, ovviamente, il candidato sindaco sul terreno dell’Amministrazione dell’ente comunale, però possiamo esprimerci sui risultati ottenuti come commissario del Parco Riviera di Ulisse che sono stati molto al di sotto delle aspettative. Certamente, nonostante le presunte potenziali capacità e slancio moralizzatore, Cosmo Mitrano si comporta da vero boiardo di Stato, visto le varie cariche che ricopre, ed anziché dimettersi da incarichi pubblici, tra l’altro ben remunerati, si è lanciato in una costosa campagna elettorale «per il bene di Gaeta». E per il bene di Gaeta non passa giorno che Leccese non attacchi e offenda il Sindaco, insultando così in realtà tutta la città nella logica tipica di chi non ha rispetto per le istituzioni. L’ultimo esempio riguarda la presidenza dell’Autorità Portuale che adesso Leccese spaccia per un grande successo del suo partito. In realtà, il Sindaco Raimondi fu uno dei primi a volere Pasqualino Monti al vertice del network mentre il presidente della Provincia di Latina Armando Cusani (altro sponsor politico di Cosmo Mitrano) decise di presentare ricorso al Tar contro la sua nomina – aggiunge Di Ciaccio – Questi atteggiamenti denotano un certo nervosismo e testimoniano la volontà di attuare qualsiasi metodo pur di vincere la prossima competizione elettorale. Per far ciò il centrodestra si avvale di liste unite solo da motivazioni elettorali, formate da molti elementi che non hanno più nulla da dire e da dare alla città, e allo stesso tempo sta per sancire, ancora una volta, l’alleanza con l’Udc del consigliere Matarazzo che certo non è il nuovo che avanza, anzi è stato uno degli artefici della disfatta dell’ultima esperienza amministrativa cittadina del PdL, al tempo denominato Forza Italia”.

“Queste tattiche politiche stanno provocando la delusione dell’elettorato di centrodestra, soprattutto del PdL che vede nascosto il suo simbolo, senza più il nome Berlusconi, in mezzo a tanti altri. Emerge così tutta l’incoerenza politica di un candidato che da un lato vanta sponsor politici come Fazzone e Cusani, e dall’altro sembra non voglia mostrare troppo di appartenere ad un partito in crisi di consensi e di credibilità a livello nazionale, circondandosi di finte liste civiche – conclude il Vice Sindaco – La chiarezza politica tanto auspicata e più volte proclamata dal centrodestra continua così ad essere una chimera, mentre per fortuna l’Amministrazione Raimondi procede sulla strada della coerenza e della continuità”.

 

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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