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Latina

GAETA, PORTO COMMERCIALE: GIUNTA FAVOREVOLE ALL'ADEGUAMENTO TECNICO FUNZIONALE

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Tempo di lettura 2 minuti Di Perna: l’obiettivo è adeguare lo scalo ai nuovi traffici marittimi

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Redazione 

Nei giorni scorsi la Giunta Comunale si è espressa favorevolmente, tramite una delibera, all’adeguamento tecnico funzionale del porto di Gaeta che consente di proseguire con i lavori di escavo del fondale senza andare in contrasto con il Piano Regolatore Portuale (Prp).

“Dopo il positivo Comitato portuale dello scorso ottobre, è stato approvato questo importante atto che consente l’adeguamento del nostro scalo commerciale ai nuovi traffici marittimi. Questo adeguamento si pone l’obiettivo di rendere operativi più di 350 metri della banchina Cicconardi con un fondale di 12 metri, portando gli ulteriori 90 metri di banchina a meno dieci, come da Prp vigente. Il progetto di adeguamento tecnico funzionale del porto commerciale nasce dal bisogno, espresso dagli operatori portuali, di adeguare le infrastrutture all’aumento delle dimensioni delle unità commerciali – spiega l’Assessore alla Portualità Cosmo Di Perna – È un fenomeno che si è sviluppato negli ultimi anni in conseguenza dell’aumento del costo dei noli e dei trasporti e, quindi, il Porto di Gaeta può collocarsi, all’interno di questo senario, in una posizione competitiva nel campo dei trasporti navali delle merci. Tutto ciò produrrà un potenziamento ed un rilancio del nostro scalo commerciale garantendo ai nostri operatori la possibilità di aprire verso nuovi traffici e di aumentare lo sviluppo e l’occupazione”.

Proprio le possibilità occupazionali sono al centro delle dichiarazioni del Sindaco Raimondi.

“Come ente locale abbiamo il compito di creare o favorire le condizioni necessarie affinché le aziende possano incrementare la loro forza lavoro. Il porto, e tutti gli atti finalizzati a suo sviluppo e potenziamento, è un grande occasione per incrementare l’occupazione non solo per la città di Gaeta ma anche per i comuni del comprensorio del Golfo. Dal nostro insediamento abbiamo cercato di intervenire su più ambiti per favorire le politiche occupazionali e per far ciò abbiamo deciso di puntare sulle grandi opere che dopo anni di sforzi stanno per dare i risultati che speravamo – dichiara il Sindaco Raimondi – Tutto questo è stato possibile anche grazie alla sinergia con gli altri enti competenti come l’Autorità Portuale: in questo momento di crisi l’unica strada che si poteva percorrere era quella della collaborazione costruttiva con l’unico obiettivo del bene comune. Inoltre, si può parlare di un’altra vittoria politica frutto dei rapporti ottimi ed autentici con il Presidente Pasqualino Monti, non come quelli vantati ed irreali dal PdL e dal suo candidato Sindaco. È stato un percorso lungo che potrà dare ancora tante soddisfazioni nei prossimi anni grazie ad un’Amministrazione scevra da condizionamenti esterni e che pensa soltanto allo sviluppo di Gaeta”.

 

 

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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