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GAETA, AL VIA I LAVORI DI RESTAURO E CONSOLIDAMENTO DELLA CHIESA DEGLI SCALZI

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Tempo di lettura 2 minuti I lavori, dal costo complessivo di 150.000 euro, sono finanziati dal Ministero dell’Economia e Finanze

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Redazione

Gaeta (LT) – . Apriranno  nei prossimi giorni i cantieri per la realizzazione dell’importante intervento di restauro  e consolidamento della Chiesa della SS. Maria di Porto Salvo, comunemente detta “degli Scalzi”. L’edificio sacro, che fa parte del patrimonio comunale, è sede della Parrocchia di SS. Cosma e Damiano dal 1944,   quando la chiesa dei Santi Medici  è stata distrutta (ricostruita poi nel dopoguerra).

Il Sindaco Cosmo Mitrano comunica con soddisfazione l’imminente avvio dei lavori   “tanto attesi dai fedeli della comunità parrocchiale di SS. Cosma e Damiano e dall’intera città di Gaeta, volti a ridare  lustro alla storica chiesa della SS. Maria di Porto Salvo, fatta costruire nel 1624,  insieme al convento, dai Padri Agostiniani Scalzi nel quartiere gaetano dei pescatori e degli artigiani. Durante l’assedio del 1861 il convento fu distrutto mentre la chiesa si salvò ed è tuttora visibile in tutta la sua maestosità, da anni però necessita di questo intervento di manutenzione straordinaria  in grado di restituire all’edificio sacro tutto il fascino del suo prestigioso passato”.

I lavori, dal costo complessivo di 150.000 euro, sono finanziati dal Ministero dell’Economia e Finanze che nel 2006  ha erogato un contributo di 200.000 euro al Comune di Gaeta, di cui 50.000 euro sono già stati utilizzati dalla precedente Amministrazione per opere realizzate nello spazio esterno di pertinenza della chiesa.La ditta appaltatrice dell’intervento, la RCR Edilizia srl di Napoli, dovrà procedere al rifacimento della facciata esterna della chiesa degli Scalzi, alle opere di consolidamento e ristrutturazione del campanile,  ad interventi di  manutenzione ordinaria e straordinaria all’interno della chiesa e dell’oratorio. “L’avvio dei lavori di restauro e consolidamento della chiesa della Madonna di  Porto Salvo è frutto dell’impegno e della passione che questa Amministrazione sta impiegando nella gestione pubblica del territorio – afferma l’Assessore alle Opere Pubbliche  Cristian Leccese – Purtroppo ancora una volta siamo costretti a sottolineare come siano numerose le situazioni critiche della nostra città che necessitano di interventi da parte della Pubblica Amministrazione, ma le risorse economiche comunali sono davvero risicate e non ci consentono di agire in tempi rapidi. Ciò non significa mettere i problemi nel cassetto, anzi ci spinge a raddoppiare i nostri sforzi per soddisfare le tante esigenze del territorio”.

Note sulla chiesa “degli Scalzi”
L’edificio di culto in stile barocco è ad una sola navata rettangolare a presbiterio allungato con quattro cappelle laterali rettangolari, nelle quali  si trovano delle statue lignee del XVII sec. e del XIX sec. Nell’abside, più alta rispetto al resto della chiesa, sopra l'altare maggiore, c'è la statua processionale della "Madonna di Porto Salvo", tanto cara ai fedeli gaetani. Sulla destra dell'abside si trova la Congrega dei Pescatori, piccolo oratorio ricco di stucchi ove si riuniva la Confraternita dei Pescatori; invece, sul retro del presbiterio, ci sono la canonica e la Sala Don Gennaro Avellino. Dell'antico convento agostiniano restano solamente i vani dell'ala occidentale. Sul lato sinistro della chiesa, ove un tempo c'era la farmacia, c'è oggi l'alloggio del parroco.
 

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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