Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
L’altro giorno abbiamo pubblicato un articolo su via Salk, nel quale si parlava della pericolosità determinata dal furto di tombini, non sostituiti, ma delimitati da reti da cantiere per segnalare il vuoto (http://www.osservatorelaziale.it/index.asp?art=12638).
A seguito dello stesso ci sono giunte alcune segnalazioni che confermano come il problema sollevato non è certo una peculiarità di via Salk o del solo quartiere. In tal proposito ci ha segnalato Cristiano Bonelli, consigliere del Nuovo Centro Destra del III Municipio che anche in via Tor San Giovanni, a Cinquina, e al viadotto dei Presidenti, strada realizzata per collegare i quartieri di Nuovo Salario e Serpentara con Via della Bufalotta, ci sono situazioni analoghe, e in quest’ultimo caso dato l’elevato traffico della strada, il problema è ancora più urgente da risolvere.
Bonelli collega il furto dei tombini con la presenza di accampamenti abusivi nei pressi dei luoghi dove sono avvenute le sparizioni. La ghisa con cui sono costituiti è un materiale ritenuto prezioso, analogamente a quanto avviene per il rame che spesso viene trafugato anche a danno di ferrovie e di cabine elettriche.
Il problema tombini sta diventando un’emergenza non certamente localizzata solamente a Roma. Qualche mese fa a Torvaianica una bambina si ferì cadendo dentro un tombino cui era stata rubata la copertura, nel mese di ottobre furti analoghi sono stati denunciati a Cormano, nel milanese, in Sicilia, a Cosenza.
I Comuni stanno sostituendo i tombini con nuove coperture in materiale composito, non appetibile per questi ladri di materiali metallici.
Correlati