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di Cinzia Marchegiani
Italia
– E’ stato sollevato l’allarme in Italia per la presenza di frutta spagnola “tossica” perché trattata con una sostanza pericolosa per la salute utilizzata per allungarne la conservazione anche durante il trasporto. A denunciare questa situazione è la Coldiretti che in merito chiede i controlli con il blocco immediato delle importazioni dalla Spagna dopo che i Ministeri della Salute e dell'Ambiente hanno vietato l'uso di agrofarmaci contenenti la molecola etossichina che sono invece ancora permessi in Spagna. In questo libero mercato, imposto da regole comunitarie c’è un meccanismo malato, poiché l’uso di questo agrofarmaco per il trattamento della frutta è tutt’oggi ammesso in Spagna sulle pere destinate ad essere vendute anche in Italia nonostante siano state sollevate rilevanti criticita' relative al valore degli attuali residui rispetto al rischio per la salute degli utilizzatori e dei consumatori, da parte delle autorità scientifiche. La Coldiretti consiglia di verificare nell’etichetta la provenienza della frutta che deve essere indicata obbligatoriamente e scegliere prodotto italiano. La Spagna è il principale fornitore di frutta in Italia con un valore delle importazioni che è aumentato del 5 per cento nel 2013 per un totale di 478 milioni di chili dei quali ben 22 milioni di chili sono rappresentati da pere sulle quali nel Paese iberico è consentito l’utilizzo della molecola tossica.
Il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo rincara:”Una misura necessaria per tutelare la salute dei consumatori e difendere i produttori italiani dalla concorrenza sleale, è chiedere che il Governo si adoperi a livello comunitario per la definizione di norme che siano comuni a tutti gli Stati Membri”.
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