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Redazione
Frosinone – Nel pomeriggio di ieri, giovedì 12 settembre 2013, nella sala convegni della Asl di Frosinone, si è svolta la conferenza dei sindaci, presieduta dal Sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, che era chiamata ad esaminare una nuova ipotesi di riorganizzazione della sanità provinciale in previsione della redazione del nuovo atto aziendale. L’ultima soluzione prospettata dal management dell'Asl consisteva nel creare un unico polo ospedaliero integrato con quattro sedi distinte, una per ogni ospedale, e quindi, oltre a Frosinone, Alatri, Sora e Cassino, ognuna con un Dea di I livello, con struttura semplice, insieme al Dea di I livello del capoluogo, quale struttura complessa.
In particolare, oltre alla previsione di un numero dedicato di posti letto per la Cardiologia interventistica nella sede di Frosinone, ad Alatri sarebbero stati aggiunti 21 posti letto di lungodegenza, 15 di ortogeriatria, 20 di day surgery multidisciplinare, con un sensibile aumento delle unità disponibili. A Sora e a Cassino sarebbero state assegnate una serie di specializzazioni, volte ad evitare la duplicazione dei reparti nelle altre sedi, permettendo investimenti esclusivi, in campo sanitario, sulle singole realtà. All'esito dell'assemblea i sindaci presenti hanno votato quasi all'unanimità (unico voto contrario quello di Pontecorvo che chiedeva la riattivazione integrale dell'ospedale) un documento alternativo unitario con il quale si chiede, tra le principali istanze: il rispetto dei parametri di posti letto stabiliti della media nazionale; la salvaguardia dell'ospedale di Anagni, come ha sancito l'ordinanza del Consiglio di Stato del 30 agosto 2013, e una equa distribuzione dei posti letto e delle unità operative negli ospedali provinciali; integrazione nell'atto aziendale di almeno 200 posti letto rispetto ai 400 previsti dalla prima bozza del documento; redistribuzione su Anagni e Alatri dei posti letto in esubero a Frosinone; previsione e sostegno alla finalizzazione di poliambulatori specialistici in tutte le sedi ex ospedaliere, strutture di cui si dovrà tener conto nel caso di implementazione della rete ospedaliera con l'individuazione di nuovi posti letto; raddoppio del personale sanitario destinato ai servizi Cad; istituzione del Dea di II livello allo "Spaziani" di Frosinone; autonomia degli ospedali con le rispettive unità complesse di direzione sanitaria; procedure di evidenza pubblica per la selezione di primari e dirigenti dell'azienda sanitaria; rapporti di collaborazione scientifica con istituzioni universitarie presenti sul territorio regionale con cui interagire; conferma del numero dei distretti sanitari e più equa riorganizzazione dei servizi.
"Appare utile e indispensabile – ha detto il Sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, nella sua veste di presidente della conferenza provinciale dei sindaci sulla sanità – rivedere radicalmente le linee guida adottate dalla Regione con il decreto 80, in riferimento alle previsioni della rete sanitaria ed ospedaliera per la provincia di Frosinone. Inoltre, non è più differibile l'istituzione del Dea di II livello nel capoluogo con la creazione dei reparti di chirurgia vascolare e di radiologia interventistica, con una implementazione della medicina territoriale e con il coinvolgimento di risorse consolidate al reparto di ematologia. Una popolazione di mezzo milione di persone, come quella della provincia di Frosinone, merita standard di assistenza sanitaria consoni e di qualità elevata".
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