Frosinone
FROSINONE PIAZZALE VITTORIO VENETO: INAUGURATO IL SALOTTO DELLA CITTA'
Tempo di lettura 4 minuti L’intervento riveste indubbiamente un notevole significato urbanistico, poiché dota la città di una piazza “vera e propria” ad uso e consumo dei cittadini, come puro spazio pedonale
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ggiardino
Redazione
Frosinone – Domenica mattina è stato inaugurato ed aperto al pubblico piazzale Vittorio Veneto. Il piazzale sottostante la sede della Prefettura e adiacente la stazione a monte dell’ascensore inclinato nella sua nuova veste torna così di nuovo fruibile. Sono stati, infatti, portati a termine i lavori di risistemazione e riqualificazione di una piazza che per l’amministrazione Ottaviani ha tutte le carte in regola per diventare il salotto buono del capoluogo. Una posizione strategica invidiabile e una oggettiva bellezza fanno dell’area uno degli angoli più affascinanti ed eleganti della città, un naturale collegamento con tutto il tessuto cittadino. Fino ad oggi, l’area purtroppo, era stata utilizzata come parcheggio, non assolvendo, quindi, a nessuna funzione di tipo sociale, rappresentativo od architettonico. I lavori di sistemazione costituiscono quindi l’occasione per conferire a tale spazio la funzione di piazza. Piazzale Vittorio Veneto, infatti, riassume i caratteri peculiari di spazio urbano per molteplici motivi quali: la visibilità del luogo, la centralità della sua posizione nel contesto urbano, la funzione rappresentativa degli edifici prospicienti, il “dominio” che tale luogo ha sulla città e il collegamento meccanizzato con via Aldo Moro.
L’intervento riveste indubbiamente un notevole significato urbanistico, poiché dota la città di una piazza “vera e propria” ad uso e consumo dei cittadini, come puro spazio pedonale e di intrattenimento sociale nel punto più ameno e godibile di Frosinone. La posizione del sito, poi, estremamente interessante, si pone come connessione tra un asse antichissimo rappresentato dagli edifici dell’attuale Prefettura e la chiesa di San Benedetto e la vallata sottostante sulla quale lo spazio si affaccia attraverso il Belvedere.
La piazza è disegnata da una ellisse che accompagna la curva della viabilità e che risolve le differenze di quota della strada che la limita. Sul lato dell’immobile ex Banca d’Italia, per ovviare al dislivello, è stata prevista un’area verde e zone di seduta ombreggiate per godere della veduta e socializzare.
Sono stati mantenuti i collegamenti verticali esistenti su via del Plebiscito, così pure, alla destra della Prefettura, sono rimasti due dei collegamenti già presenti. Le geometrie dell’intervento sono determinate dagli elementi architettonici offerti dal contesto, quali la partitura del Palazzo del Prefetto, l’asse prospettico dei due principali fabbricati, le traiettorie delle viabilità esistenti e da conciliare con lo stesso intervento.
I vari piani calpestabili della piazza, avendo accessibilità esclusivamente di carattere pedonale sono pavimentati con materiali scelti in modo da creare armonia sia tipologica, sia cromatica con il contesto, valorizzando allo stesso tempo i nuovi spazi. La scelta è stata orientata verso materiali tipo cubetti di porfido, per la continuità del camminamento pedonale proveniente dal Corso, e travertino in coerenza con i materiali che caratterizzano la nostra “quinta”. Elementi di arredo urbano e del verde garantiranno un’ottimale fruibilità degli spazi, creando le condizioni per una piacevole sosta, anche al di là dell’utilizzazione connessa all’edificio.
La presenza del Belvedere nell’area rende la stessa particolarmente adatta ad una funzione di socializzazione, in quanto rappresenta la naturale sede di contemplazione per la parte alta della città. Si devono considerare, poi, due importanti fattori legati alla dinamica cittadina: il primo la presenza nel raggio di poche centinaia di metri dell’università, il secondo il diretto collegamento della piazza, tramite l’ascensore inclinato, con la parte bassa della città (in particolare con via Aldo Moro), e quindi con la vallata. Va, inoltre, evidenziato che non solo la prefettura incornicia lo spazio, ma anche il palazzo della ex Banca d’Italia rappresenta un importante fondale per una sua veduta da corso della Repubblica. Particolare cura è stata posata all’accessibilità e alla fruibilità dell’area. Il tono “minimale” dell’intervento è stato la scelta di fondo per cercare di creare un luogo il più vicino possibile a quello che per l’immaginario collettivo significa “luogo di incontro”. Uno spazio semplice, non complesso, né iperaccessoriato, semplice nell’accesso e poco invadente alla vista, uno spazio insomma di cui ci si accorge, ma che non si propone con forza. Uno spazio che rispetti tutto ciò che lo circonda e cerchi di metterlo in comunicazione piuttosto che sostituirlo. Ogni zona della piazza è raggiungibile senza impedimenti, infatti, anche se la stessa è disegnata su due quote differenti, il percorso di proseguimento al marciapiede attualmente esistente rappresenta una dolce rampa che consente il raggiungimento dei locali siti nell’edificio della Prefettura. Lo stesso ingresso in piazza, in asse col suo centro, è rappresentato da un passaggio a quota stradale che entra nell’invaso ellittico o che consente, tramite rampe, la salita sul marciapiede.
Di particolare importanza la novità della presenza di una fontana al centro della piazza, una fontana a raso che offre interessanti giochi di acqua dalle suggestive particolarità cromatiche, che in occasione di iniziative e manifestazioni di vario genere viene messa in stand-by. Una presenza essenziale quella della fontana che offre un forte elemento di vivacità e dinamismo all’intera area.
“Questo intervento – ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Fabio Tagliaferri – valorizza nella giusta misura un’importante zona della città. Il nuovo look del piazzale risulta utile e funzionale alla riqualificazione del centro storico, rappresentando, di conseguenza, un vero e proprio valore aggiunto per l’intero capoluogo. L’amministrazione Ottaviani prosegue così il suo incessante lavoro per realizzare una città che sia spazio permanente di aggregazione sociale, integrazione, scambio interculturale e generazionale. La realizzazione di opere pubbliche come questa splendida piazza va nella direzione da noi tracciata sin dal nostro insediamento, che è quella di realizzare una città a misura di cittadino, bella, funzionale ed accogliente. Una piazza poi deve svolgere per sua naturale vocazione il ruolo di aggregazione e piazzale Vittorio Veneto ha davvero le giuste caratteristiche per assolvere a questo importante compito”.
“Piazzale Vittorio Veneto è stato restituito alla città come un vero e proprio anfiteatro urbano – ha dichiarato il sindaco Nicola Ottaviani – che darà ospitalità ad una serie di manifestazioni di valenza nazionale che porterà Frosinone al centro dell’interesse culturale ed artistico della regione. Già nel futuro prossimo con il Conservatorio stiamo programmando una stagione musicale, infatti nel mese di luglio nel centro storico giungeranno allievi provenienti da ogni parte d’Italia”.
Nel corso dell’intera giornata poi vi sono stati momenti di intrattenimento e giochi soprattutto per i bambini: giochi gonfiabili e animazione a cura di “Scherzi a parte”, la mostra del fotografo Alberto Bevere in “Scatti di vita nell’arco di un giorno” è stata esposta sotto i portici del palazzo della Prefettura, la recitazione delle poesie da parte della poetessa Sara Cardinali e l’esecuzione di brani musicali da parte della banda cittadina Romagnoli.
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I militari hanno proceduto pertanto all’arresto dei due stranieri che, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati condotti al carcere di Frosinone, ove sono rimasti anche dopo la convalida dell’arresto.