Connect with us

Frosinone

FROSINONE: IL CAPOLUOGO PREPARA IL SET PER LA SETTIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL DEL CINEMA

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti Un concorso di livello con tante partnership, come il Milano Film Fest, Cortinametraggio e la Mostra del Cinema di Venezia.

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Redazione

Frosinone – Dal 12 al 14 dicembre torna il Festival del Cinema della Ciociaria “Nino Manfredi”, ideato ed organizzato dal presidente dell’associazione culturale “Società del Cinema Nino Manfredi” Gianluca Volpari, con il patrocinio dell’amministrazione comunale di Frosinone.

Nella splendida e suggestiva Villa Comunale cuore pulsante del capoluogo, si terrà la settima edizione del Festival dedicato al giovane cinema indipendente, con première esclusive, e il concorso dei lungometraggi e dei cortometraggi. Un’edizione che ospiterà tanti volti del panorama cinematografico italiano e che con il supporto delle istituzioni locali offrirà l’occasione ai giovani appassionati della 7^ arte di accedere ad un corso di formazione sulle figure nel cinema, finalizzato alla sceneggiatura, le basi di regia e montaggio, con lo scopo di produrre, al termine del laboratorio, uno spot con finalità sociali, dando così ai giovani studenti l’opportunità di far parte di un vero e proprio team tecnico per la realizzazione di un prodotto richiesto da un committente.

Al fine di promuovere la cultura e l’informazione di tale lavoro in Ciociaria lavorando con la formazione di studenti e giovani appassionati, l’attuale edizione vedrà la promozione e l’interazione con i protagonisti del cinema attraverso incontri e workshop, facendosi voce dell’impegno sociale per promuovere la sensibilizzazione e offrire solidarietà per il programma “Cuore della Ciociaria”. Inoltre grazie all’associazione dei ristoratori ciociari, ci sarà la possibilità di gustare i prodotti tipici della provincia laziale messi a disposizione dell’evento. Il Festival è un’iniziativa gratuita volta alla promozione della cultura e dell’informazione locale, con la finalità di generare interesse e aggregazione da parte della comunità della provincia di Frosinone

Un concorso di livello con tante partnership, come il Milano Film Fest, Cortinametraggio e la Mostra del Cinema di Venezia. In linea con l’intento di promuovere la cultura cinematografica sul territorio della provincia, quest’anno il Festival ospiterà titoli di calibro internazionale come Via Castellana Bandiera film di Emma Dante direttamente da Venezia, Zoran il mio Nipote Scemo film di Matteo Oleotto sorpresa della 70^ Mostra, Cose Cattive film prodotto da Luca Argentero, Mr America con il Marco Cocci dell’Ultimo Bacio e ancora, il documentario di Mario Sesti su Berlinguer e tante alte novità.

“Prosegue l’impegno dell’amministrazione Ottaviani – ha commentato l’assessore alla cultura Giampiero Fabrizi – per la promozione della cultura nel territorio, con il patrocinio di un festival così prestigioso per la nostra città e per l’intera Ciociaria. In particolare conosciamo tutti l’importanza del cinema e le sue molteplici finalità, che spaziano dal puro divertimento all’impegno sociale: il cinema come fabbrica di sogni e di speranze, ricordi e memorie che necessariamente deve avere un ruolo di primo piano nella nostra società e nella nostra citt
 

Costume e Società

Frosinone, Lavinia Puggioni incoronata Miss Sorriso Lazio 2024

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

Lavinia Puggioni, 19 anni di Ardea, receptionist in hotel che pratica ginnastica artistica sognando di diventare attrice, è la nuova Miss Sorriso Lazio 2024.

il momento “dell’incoronazione” di Lavinia Puggioni, neo Miss Sorriso Lazio 2024

Il centro storico della citta di Frosinone, per la prima volta nella sua storia, è divenuto il palcoscenico che consegna alla splendida Lavinia una delle fasce storiche del concorso Miss Italia: Miss Sorriso Lazio 2024
La sesta tappa del tour delle finali ha fatto tappa nel capoluogo laziale grazie all’organizzazione, come sempre impeccabile, della Delta Events che da oltre un decennio è esclusivista dello storico concorso e grazie all’iniziativa dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Riccardo Mastrangeli e curata dagli assessori Rossella Testa, con delega al Centro Storico, e Simona Geralico, alla Cultura.

la neo Miss Sorriso Lazio Lavinia Puggioni al centro tra le due assessori del comune di Frosinone, a dx Simona Geralico ed a sx Rossella Testa

29 ragazze hanno incantato con le loro performance le centinaia di persone accorse in piazza che hanno potuto poi ammirare le concorrenti che si sono dapprima sfilando e ballando sulle note della colonna sonora del film “Barbie” e presentando in passerella i capi della collezione della stilista Sabrina Minucci ed una capsule collection del brend “Nero Luce made in Rebibbia”, marchio sartoriale nato nel 2013 all’interno del carcere femminile di Rebibbia a Roma con il progetto “Ricuciamo” un laboratorio sartoriale aperto all’interno della Casa Circondariale.


Come sempre “padrona di casa” la straordinaria Margherita Praticò, agente del concorso per il Lazio, che ha presentato la serata mirabilmente diretta dalla regia di Mario Gori arricchita dall’esibizione del cantautore Federico Pisano.
La giuria, composta da Rossella Testa assessore del Comune di Frosinone con delega al Centro Storico, Simona Geralico assessore del Comune di Frosinone con delega al Turismo, Alessia Turriziani consigliere comunale di Frosinone, lo chef personaggio televisivo Bruno Brunori, la modella Veronica Iovini, il preparatore atletico Tommaso Capezzone, il produttore cinematografico Luca Mastrangelo, Federica Modesto per Miluna ha poi premiato con il secondo e terzo posto rispettivamente Beatrice Scintu, 18 anni romana, appassionata di moda, neo diplomata al liceo linguistico, iscritta all’università nella facoltà di architettura e Francesca Risi, 19 anch’essa romana studentessa universitaria in Giurisprudenza e che nel tempo libero suona la chitarra e canta.

la neo Miss Sorriso Lazio 2024, Lavinia Puggioni abbracciata a Beatrice Scintu e Francesca Risi

Prossimo appuntamento da non perdere domani 6 agosto nell’arena all’aperto del Teatro di Tor Bella Monaca nel VI Municipio Roma Le Torri andrà in scena una delle finali più attese del concorso di Miss Lazio: verrà assegnata l’ambitissima corona di Miss Roma 2024 alla presenza della patron del concorso Patrizia Mirigliani.

Ecco l’elenco delle successive date che culmineranno il 1 e 2 settembre con la corona di Miss Lazio 2024 sulla straordinaria e mitologica spiaggia di San Felice Circeo.

AGOSTO:
Martedì 6 a Roma (Arena all’aperto teatro Tor Bella Monaca) : Miss Roma 2024
Martedì 13 a Fiumicino ( Via di Torre Clementina) : Miss Riviera Tirrenica 2024
Domenica 18 ad Anzio(Stabilimento Tirrena – Riviera Zanardelli) : Miss Cinema Lazio 2024
Venerdì 23 a Trevignano Romano (Piazza del Molo): Miss Cinema Roma 2024
Domenica 25 ad Antrodoco (Piazza del Popolo) : Miss Framesi Lazio 2024

SETTEMBRE:
Domenica 1 e Lunedì 2 a San Felice Circeo (Giardini di Vigna la Corte): Miss Lazio 2024

Continua a leggere

Cronaca

Arce, delitto Serena Mollicone. Il legale: “Nulla esclude sia morta in caserma”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

“Sono qui oggi per chiedervi di scrivere una pagina di giustizia giusta”. E’ quanto ha affermato l’avvocato Dario De Santis, legale dei familiari di Serena Mollicone, uccisa Arce nel 2001, nell’udienza del processo d’appello che vede imputata l’intera famiglia Mottola e i carabinieri Francesco Suprano e Vincenzo Quatrale. Nei giorni scorsi la procura generale ha depositato le conclusioni della requisitoria sollecitando una condanna a 24 anni per il maresciallo Franco Mottola, a 22 per la moglie Annamaria e il figlio Marco. Per Quatrale chiesta l’assoluzione mentre per Suprano il proscioglimento “per intervenuta prescrizione”. “Io rappresento anche Guglielmo, padre di Serena e ho l’onore e l’onere di dargli voce perché la sua vita è stata spenta prematuramente – ha aggiunto il legale -. Vi sono prove che escludono che l’omicidio di Serena sia stato commesso in caserma? Serena è entrata in caserma quella mattina? A queste domande dovete rispondere. Perché se è entrata in caserma è stata uccisa lì per due semplici ragioni: la prima è che non è uscita viva e la seconda è che i Mottola sostengono che non sia mai entrata. La somma di questi due elementi fa sì che sia morta lì”.

Continua a leggere

Cronaca

1943/1944, “linea Gustav”teatro di feroci combattimenti: Medaglia d’Oro al Valor Civile per la Provincia di Frosinone

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 5 minuti

image_pdfimage_print

“Territorio di rilevante importanza strategica, in quanto posto a ridosso della ‘Linea Gustav’ e attraversato dalla via Casilina, maggiore arteria di collegamento tra la Capitale ed il Sud del Paese, dal 10 settembre 1943 fu teatro di una violenta occupazione militare e subì devastanti bombardamenti che causarono la distruzione di ingente parte del patrimonio edilizio e culturale. La popolazione, oggetto di feroce barbarie e costretta allo sfollamento, sorretta da eroico coraggio, profonda fede nella libertà ed altissima dignità morale, sopportava la perdita di un numero elevato di concittadini ed indicibili sofferenze, offrendo un luminoso esempio di abnegazione, incrollabile fermezza ed amore patrio”. 1943/1944 – Provincia di Frosinone.
 
È questa la motivazione con la quale stamattina, presso il salone di rappresentanza dell’Amministrazione provinciale di Frosinone, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha fissato sul gonfalone della Provincia di Frosinone, la Medaglia d’Oro al Valor Civile. Alla cerimonia di conferimento, dall’alto profilo istituzionale, accolti dal Presidente dell’Amministrazione provinciale Luca Di Stefano, hanno preso parte il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Prefetto di Frosinone Ernesto Liguori, il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli e lo storico e giornalista Paolo Mieli. Presenti in sala anche le massime autorità civili, militari e religiose, gli amministratori provinciali e tantissimi sindaci del territorio.
 
A scandire i vari momenti della cerimonia è stata la presentatrice Valeria Altobelli che ha anche letto una testimonianza di Giuseppina Capuano, nata ad Aquino il 19-10-1905 e residente a Piedimonte San Germano in via Petrone, defunta il 16 aprile 2009, tratta dal libro ‘Tra le pieghe della memoria’ di Elena Montanaro.
 
 
IL PRESIDENTE DI STEFANO: “UN TRIBUTO AI NOSTRI VALOROSI CITTADINI”
 
“La Medaglia D’Oro al Merito Civile è un segno tangibile dell’ammirevole coraggio e della straordinaria resilienza dimostrata dalla nostra provincia durante i terribili eventi legati alla seconda guerra mondiale. Le ferite del passato hanno modellato il nostro presente, ma non hanno mai minato la nostra determinazione e la nostra speranza nel futuro” ha detto il Presidente dell’Amministrazione provinciale Luca Di Stefano.
 
“Quando ogni pilastro era stato raso al suolo, abbiamo trovato la forza di ricostruire, quando il destino sembrava contro di noi, abbiamo trovato la forza di resistere. Il conferimento di questa alta onorificenza su cui ho l’obbligo morale e istituzionale di ringraziare, per l’impegno profuso, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ci insigne di un compito ancora più importante: quello di impegnarci solennemente ad assicurare che le sofferenze patite non siano vane, che le vite perdute non siano dimenticate, e che le lezioni apprese siano tramandate alle future generazioni”, ha aggiunto.
 
“Questa medaglia rappresenta un tributo ai nostri valorosi cittadini, che hanno dimostrato con la loro forza d’animo che la vita e la speranza possono risorgere anche dalle ceneri della distruzione. In questo giorno solenne, giuriamo di onorare il passato, di abbracciare il presente e di costruire un futuro che rifletta la forza e la dignità che ha sempre contraddistinto il nostro territorio” ha concluso il Presidente di Stefano.
 
 
IL SINDACO MASTRANGELI: “LA NOSTRA POPOLAZIONE HA SUBITO L’IMMANE DRAMMA DELLE VIOLENZE”
 
Il primo cittadino della città capoluogo di Provincia ha ripercorso brevemente quei drammatici momenti. “La nostra è stata una popolazione civile che ha vissuto sulla propria pelle anche l’immane dramma delle violenze ad opera dei goumiers francesi su donne, uomini e bambini” ha spiegato in un passaggio il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli ricordando le ‘marocchinate’. Inoltre ha anche sottolineato “l’altissimo prezzo pagato dalla Città di Frosinone nel corso del sanguinoso conflitto bellico”. 
 
 
LO STORICO PAOLO MIELI: “NON DIMENTICHIAMO QUANTA DIGNITÀ LE NOSTRE FAMIGLIE ABBIANO AVUTO NEL RESISTERE”
 
Una attenta e puntuale lectio magistralis, quella tenuta dallo storico e giornalista, professor Paolo Mieli, ringraziato più volte dal Ministro e dal Presidente della Provincia per la sua presenza. Mieli ha raccontato delle “violenze subite da questa provincia” e delle “marocchinate”, evidenziando come “far passare la storia delle sofferenza di questa area solo per le violenze subite dai liberatori è stato un trucco per omettere le sofferenze degli otto mesi che hanno preceduto la liberazione”, che “sono il motivo della medaglia”. “Se potessi vivere in un mondo in cui tutti si comportano come si comportarono i cittadini di questo territorio né sarei lieto” ha ancora detto, mettendo in evidenza la dignità e la resistenza del popolo ciociaro e raccomandando di “non dimenticare quanta dignità le nostre famiglie abbiano avuto nel resistete, nel non farsi abbattere”.
 
 
IL MINISTRO PIANTEDOSI: “L’INTERA CIOCIARIA FU, IN VIRTÙ DELLA SUA VALENZA STRATEGICA, PESANTEMENTE SEGNATA E COLPITA”
 
“Sono lieto di poter consegnare questa medaglia alla Provincia di Frosinone – ha detto fra l’altro il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi -. Un importante riconoscimento voluto  a tributo delle ingenti perdite umane, delle immani sofferenze, delle privazioni, dei diffusi fenomeni di distruzione e devastazione che questo territorio ha dovuto patire durante il secondo conflitto mondiale”.
 
“Un conferimento, quello alla Provincia – ha aggiunto il titolare del Viminale in un altro passaggio – a cui tengo particolarmente, nella consapevolezza che l’intera Ciociaria fu, in virtù della sua valenza strategica, pesantemente segnata e colpita nel corso dei tragici eventi bellici”.
 
“Rievocare le pene sofferte dal popolo ciociaro da parte dei nazifascisti, e anche dalla parte di truppe aggregate degli alleati, deve servire a riconoscere il merito di una comunità che, nonostante le immani sofferenze patite, scelse di proiettarsi e credere nel futuro oltre ogni rivendicazione, senza cedere a tentazioni divisive. I ciociari, come il resto degli italiani, compirono enormi sforzi per contribuire, una volta conclusa la tragedia della seconda guerra mondiale, alla rinascita del nostro paese” ha concluso il Ministro dell’Interno.
 
CENNI STORICI
 
La Linea Gustav è stata una linea difensiva tedesca che si estendeva lungo l’Italia centrale durante la seconda guerra mondiale. Costruita nel 1943-1944 in risposta all’inasprimento dell’offensiva alleata in Italia, la Linea Gustav era uno dei principali ostacoli che l’Asse doveva superare per avanzare verso il nord e liberare il Paese dall’occupazione tedesca.
 
La linea si estendeva approssimativamente da Pescara sulla costa adriatica fino a Grosseto sulla costa tirrenica, attraversando montagne, fiumi e terreni difficili. Era costituita da una serie di fortificazioni, bunker, trincee, campi minati e ostacoli naturali, progettati per rallentare e bloccare l’avanzata delle forze alleate.
 
La battaglia per superare la Linea Gustav è stata estremamente feroce e ha visto pesanti combattimenti tra le forze tedesche e alleate. Gli Alleati hanno lanciato diverse offensive lungo la linea, tra cui la battaglia di Monte Cassino, una delle più celebri e sanguinose della guerra. Questa battaglia, in particolare, ha coinvolto scontri durissimi e pesanti perdite su entrambi i fronti, con gli Alleati che hanno cercato di sfondare le difese tedesche per avanzare verso Roma e il nord Italia.
 
Nonostante le difficoltà e le perdite, gli Alleati sono riusciti a rompere la Linea Gustav nell’ambito dell’operazione Diadem nel maggio 1944. Questo successo ha permesso loro di avanzare verso Roma, liberata il 4 giugno 1944, e di continuare la loro campagna per la liberazione dell’Italia settentrionale.
 
L’avanzata alleata per liberare l’Italia dopo aver superato la Linea Gustav ha rappresentato un momento cruciale nella guerra in Europa, portando alla caduta del regime fascista e alla fine dell’occupazione tedesca nel Paese. Tuttavia, la campagna per la liberazione dell’Italia è stata lunga e difficile, e ha comportato ingenti perdite umane e materiali su entrambi i lati.
 
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti