FROSINONE, EX DISCARICA VIA LE LAME: SALUTE PUBBLICA IN PERICOLO

Redazione

Frosinone – Lo scorso 29 dicembre i Carabinieri del Comando Provinciale di Frosinone hanno posto sotto sequestro la ex discarica di via Le Lame a Frosinone. Il sito è stato affidato, dal giudice per le indagini preliminari, al comune di Frosinone che dovrà procedere all’intera bonifica.
Il sequestro in via preventiva è avvenuto a seguito delle indagini della Polizia Giudiziaria e delle analisi dell’Arpa Lazio, ma soprattutto dagli accertamenti tecnici della Procura che   hanno evidenziato l’avvelenamento delle acque attraverso il percolato della discarica. Percolato che ha raggiunto le falde acquifere dell’area sottostante. L’acqua è stata contaminata da metalli pesanti quali alluminio, ferro, manganese, bario, nichel e piombo. Secondo quanto accertato dalla Procura la storia risale al 2006. Va da sé che il livello di contaminazione delle acque destinate ad uso umano è elevatissimo. La situazione riscontrata, dicono dalla Procura, è molto grave, il sito è diventato ormai pericoloso per la salute pubblica, dunque, l’area sequestrata deve essere bonificata in tempi brevissimi.

Il Movimento 5 Stelle di Frosinone in merito alla vicenda ha rilasciato la seguente nota:
"Il sequestro della discarica di via Le Lame per noi del M5S non è una notizia inattesa, perché attendevamo questa decisione della magistratura consapevoli che le indagini avviate da tempo avrebbero portato a tale risultato. Il M5S di Frosinone e Regionale, infatti, non solo ha denunciato da tempo lo stato di degrado e abbandono dell’intero sito, come del resto hanno sempre fatto molti cittadini e associazioni, ma ha più volte chiesto agli amministratori ai vari livelli di rimediare a tale scempio che da circa trenta anni sta avvelenando l’intera area, sia in superfice che nel sottosuolo. Certo il sequestro per noi è una magra consolazione, purtroppo, perché leggendo tra le motivazioni troviamo l’inquinamento della falda acquifera dovuto al percolato che veniva raccolto in pozzi di captazione in cui il fondo non è stato mai impermeabilizzato per evitarne la contaminazione. Questo è uno dei tanti esempi nella nostra città di cattiva politica e di incapacità di risolvere i problemi che danneggiano non solo l’ambiente, ma soprattutto la salute dei cittadini. Dobbiamo necessariamente ricordare che le morti di tumori sono aumentate spaventosamente nel silenzio degli amministratori sia di sinistra che di destra e senza che nessuna soluzione concreta e definitiva fosse trovata a tale bomba ambientale. Tutti sapevano dei pericoli derivanti dalla discarica, infatti, negli anni, i sindaci Marini prima e, Ottaviani dopo, hanno emesso ordinanze per vietare la coltivazione e il pascolo nelle aree circostanti la discarica; nessuno si è però battuto fino in fondo per pretendere la bonifica totale dell’area, l’unica azione vera e concreta che poteva esser fatta per tutelare la salute dei cittadini. Cosa potevamo attenderci da partiti e politici che della raccolta differenziata dei rifiuti ne hanno fatto solo slogan da campagna elettorale? La raccolta differenziata a Frosinone è ferma al 15% circa, con appalti in odore di tangenti, mentre gli standard nazionali di raccolta differenziata al 65% sono distanti anni luce. Non possiamo non chiederci: a chi giova tutto ciò? La differenziata non decolla e la spazzatura viene smaltita a peso d’oro presso la S.A.F. con costi esorbitanti per i cittadini. La discarica di via Le Lame è gestita sempre dalla S.A.F. e la sua gestione viene fatta pagare in bolletta a tutti noi. Visto l’interesse della politica per le nomine nel consiglio di amministrazione della S.A.F., il cerchio fa presto a chiudersi per definire un intreccio di interessi in cui i partiti di sinistra e destra sono coinvolti. Ai cittadini vogliamo ricordare che un altro modo di amministrare una città esiste, basta guardare alle città con sindaci del M5S in cui la raccolta differenziata si attesta al 70% circa. In particolare il Sindaco M5S del Comune di Ragusa ha realizzato un progetto in cui i cittadini più differenziano e più sconto hanno sulla tassa dei rifiuti (TARI), mentre a Frosinone negli ultimi anni è aumentata del 17% circa".

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