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Redazione
Frosinone – “L’appello alto e forte dei Vescovi Loppa e Spreafico impegna la responsabilità di ciascuno di noi”. Così il Senatore Francesco Scalia commenta l’invito dei Vescovi di Frosinone ed Anagni a reagire contro la crisi.“La Valle del Sacco – continua – sta vivendo al contempo la crisi di un’industria matura, che tende a spostare in altre aree del mondo, con minori costi, le proprie unità produttive e le conseguenze del degrado ambientale che proprio quella industria ha causato. Oggi dobbiamo sostituire l’industria che se ne va con nuovi insediamenti industriali, ad alto contenuto di innovazione tecnologica ed eco-compatibili, e dobbiamo bonificare il bacino del fiume Sacco. Fondamentale, perché possano essere conseguiti questi obiettivi, è che da un lato si ottenga dal Ministero dello Sviluppo Economico il riconoscimento dell’area industriale di Frosinone quale area in situazione di crisi industriale complessa, ai sensi del decreto “crescita”, dall’altro, che il Bacino del Fiume Sacco torni ad essere sito di interesse nazionale ai fini della bonifica. Quanto al primo profilo, ho illustrato al Senato giovedì scorso un apposito ordine del giorno che ha ottenuto i pareri favorevoli dei relatori del disegno di legge al quale afferisce. Ciò è preludio di un parere favorevole del Governo e, quindi, di un’approvazione da parte dell’aula martedì prossimo. L’ordine del giorno impegna il Governo a riconoscere Frosinone quale area in situazione di crisi industriale complessa e ad adottare, d’intesa con i soggetti pubblici e privati interessati, un apposito progetto di riqualificazione industriale dell’area che, con le risorse dell’apposito “Fondo per la crescita sostenibile” e le altre messe a disposizione dalla Regione, favorisca investimenti produttivi di carattere innovativo, la riqualificazione dell’area, la formazione del capitale umano, il recupero ambientale e la realizzazione di infrastrutture funzionali agli interventi. Quanto al secondo profilo, ho presentato al Ministro dell’Ambiente un’interrogazione finalizzata ad ottenere il superamento del decreto, dell’ex ministro Clini, che ha declassato il bacino del fiume Sacco da sito di interesse nazionale a sito di interesse regionale, mettendo a rischio le risorse necessarie per la bonifica”.
“La crisi che stiamo vivendo –conclude Scalia- se affrontata, così come chiedono i Vescovi, con lungimiranza e coesione, può rappresentare occasione di un nuovo sviluppo del nostro territorio, più rispettoso dell’ambiente e della dignità della persona”.
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