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Frosinone

FROSINONE: CARABINIERI IN AZIONE PER CONTRASTARE REATI AMBIENTALI, SPACCIO E RAPINE

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Tempo di lettura 4 minuti Anagni, Ferentino, Alatri, Pontecorvo, Sora i territori battuti dai Carabinieri

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Redazione

Frosinone – Ecco il controllo del territorio da parte dei Carabinieri.

Anagni

– in Anagni, i militari della locale Stazione, nel corso di controlli ambientali finalizzato a contrastare le violazioni delle norme a tutela dell’ambiente disposti dalla Compagnia di Anagni, individuavano un sito con presenza di ingente deposito incontrollati di rifiuti soli urbani in area demaniale. Nella circostanza i militari operanti delimitavano le aree attivando immediatamente le procedure previste ai sensi della normativa vigente a carico delle competenti Amministrazioni comunali;

– in Ferentino, i militari della locale Stazione, collaborati da quelli del NORM della Compagnia di Anagni e della Stazione di Morolo, traevano in arresto per “rapina aggravata ed evasione” P.S., 25enne del luogo, già censito ed in atto agli arresti domiciliari. L’uomo, dopo aver fatto irruzione all’interno del supermercato MD del posto e minacciata la cassiera con un coltello, si faceva consegnare da quest’ultima l’incasso pomeridiano ammontante ad euro 1.700,00 (millesettecento). L’immediato intervento dei militari operanti, impegnati in un servizio di controllo del territorio, permetteva di intercettare e bloccare il malvivente che dopo aver compiuto l’azione delittuosa si era dato a precipitosa fuga. L’intera refurtiva veniva recuperata e restituita al legittimo proprietario mentre il coltello utilizzato dal rapinatore veniva sottoposto a sequestro. Il 25enne, che si trovava già agli arresti domiciliari per altri reati, dovrà rispondere non solo di rapina aggravata ma anche del reato di evasione;

Alatri

– mattinata odierna in Alatri, i militari della locale Stazione, traevano in arresto in esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone – Ufficio Esecuzioni Penali un 37enne del luogo già censito. L’uomo riconosciuto colpevole del reato di guida sotto l’influenza dell’alcool dovrà espiare la pena con la misura alternativa della detenzione domiciliare;

Pontecorvo

– decorsa serata nei pressi dello svincolo autostradale A1 di Frosinone, i militari della Stazione di Aquino, in collaborazione con quelli del NORM della Compagnia di Pontecorvo, nel contesto di una specifica attività investigativa finalizzata al contrasto delle truffe, traevano in arresto per i reati di “falsità in scrittura privata, truffa e ricettazione” C.M., 64enne domiciliato a Roma e già censito. L’attività di indagine veniva intrapresa dai militari operanti a seguito di querela presentata in data 11 febbraio 2014 presso la Stazione Carabinieri di Aquino da una 50enne di Roma. L’uomo, mediante artifizi e raggiri, qualificandosi falsamente quale avvocato al fine di patrocinare la donna in un contenzioso civilistico finalizzato all’ottenimento delle competenze che le competevano a seguito della conclusione di una prestazione lavorativa quale domestica presso una famiglia di Roma, aveva indotto la vittima all’illecita corresponsione della somma in contanti di euro 2.100,00 (duemilacento) per le supposte spese legali sostenute. I militari operanti intervenuti immediatamente dopo la consegna della somma ottenuta dall’uomo quale risarcimento ottenuto per le prestazioni lavorative della vittima, accertavano che alla donna erano stati consegnati nr. 2 assegni dell’importo complessivo di euro 37.500,00 (trentasettemilacinquecento) riportanti in calce la firma falsificata del presunto datore di lavoro, risultati entrambi provento di furto su autovettura perpetrato il 21 febbraio 2013 in Roma. L’arrestato, espletate le formalità di rito, veniva tradotto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione;

– decorsa serata in Castelvolturno (CE), i militari del NORM della Compagnia di Pontecorvo, nel contesto delle attività di contrasto all’illecito traffico di sostanze stupefacenti, traevano in arresto in flagranza del reato di “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti” un 33enne ed una 30enne entrambi di Esperia. I prevenuti, a seguito di accurata perquisizione personale effettuata dai militari operanti, venivano trovati in possesso di un involucro in cellophane contenente sostanza stupefacente successivamente quantificata in grammi 17,500 di eroina, sottoposta a sequestro. Gli arrestati, espletate le formalità di rito, venivano associati presso la Case Circondariali di Santa Maria Capua Vetere (CE) e Pozzuoli (NA);


Sora

– nottata odierna in Casalvieri, i militari della locale Stazione, deferivano in stato di libertà “per inosservanza del F.V.O.” un 31enne di Sora già censito. L’uomo veniva controllato insieme a tre concittadini di anni 43, 37 e 19 tutti già censiti, mentre si aggiravano con fare sospetto nei pressi di obiettivi sensibili di quel Centro. Ricorrendone i presupposti di legge, gli stessi venivano proposti per l’irrogazione del Foglio di Via Obbligatorio con divieto di ritorno in quel Comune per anni tre;

– in Sora, i militari del NORM della locale Compagnia , deferivano in stato di libertà per guida in stati di ebbrezza un 30enne del luogo già censito. L’uomo, alla guida di autovettura Fiat Punto, dopo aver perso il controllo del mezzo ed urtato un muro di recinzione veniva soccorso da personale 118 e trasportato locale pronto soccorso per lesioni riportate. Nel corso delle verifiche si accertava la positività’ all’etilometro e all’uso di stupefacenti. La patente di guida veniva ritirata;

– in Sora, i militari del NORM della locale Compagnia, nel corso di servizio per il controllo del territorio predisposto in occasione del mercato settimanale per prevenire e reprimere i reati contro il patrimonio, intercettavano e controllavano due cittadini rumeni domiciliati a Bellegra (RM) e già censiti. Ricorrendone i presupposti di legge, gli stessi venivano proposti per l’irrogazione del Foglio di Via Obbligatorio con divieto di ritorno in quel Comune per anni tre.

Nas di Latina

– giornata odierna in Frosinone, nell’ambito di delega dell’Autorità giudiziaria di Frosinone tesa ad accertare eventuali responsabilità circa disservizi e carenze presenti al Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile “F. Spaziani” del luogo, i Carabinieri del NAS di Latina rilevavano la mancata attivazione del reparto di medicina d’urgenza (reparto obbligatoriamente previsto nelle strutture ospedaliere classificate DEA di I° livello), la mancata individuazione di un locale per gli esami di endoscopia d’urgenza, nonché il totale inutilizzo del locale destinato a contenere i pazienti deceduti al pronto soccorso, in quanto di dimensioni irrisorie tali da non consentire neanche il contenimento di una barella. Veniva inoltre accertata la mancanza di personale medico di servizio al pronto soccorso e dedicato (anestesisti, cardiologi e radiologi). Durante il controllo veniva documentato che nel corridoio del pronto soccorso erano presenti molti pazienti, alcuni anche da più giorni, sistemati occasionalmente su barelle in attesa di essere trasferiti al reparto. Presente, in un locale adibito alle visite, la salma di un paziente deceduto. Indagini tuttora in corso finalizzate a verificare il rispetto delle procedure di ricovero e tese ad accertare la presunta mancata assistenza ai pazienti adagiati sulle barelle (nelle due foto allegate sono stati oscurati i volti dei pazienti).

 

Costume e Società

Frosinone, Lavinia Puggioni incoronata Miss Sorriso Lazio 2024

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Lavinia Puggioni, 19 anni di Ardea, receptionist in hotel che pratica ginnastica artistica sognando di diventare attrice, è la nuova Miss Sorriso Lazio 2024.

il momento “dell’incoronazione” di Lavinia Puggioni, neo Miss Sorriso Lazio 2024

Il centro storico della citta di Frosinone, per la prima volta nella sua storia, è divenuto il palcoscenico che consegna alla splendida Lavinia una delle fasce storiche del concorso Miss Italia: Miss Sorriso Lazio 2024
La sesta tappa del tour delle finali ha fatto tappa nel capoluogo laziale grazie all’organizzazione, come sempre impeccabile, della Delta Events che da oltre un decennio è esclusivista dello storico concorso e grazie all’iniziativa dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Riccardo Mastrangeli e curata dagli assessori Rossella Testa, con delega al Centro Storico, e Simona Geralico, alla Cultura.

la neo Miss Sorriso Lazio Lavinia Puggioni al centro tra le due assessori del comune di Frosinone, a dx Simona Geralico ed a sx Rossella Testa

29 ragazze hanno incantato con le loro performance le centinaia di persone accorse in piazza che hanno potuto poi ammirare le concorrenti che si sono dapprima sfilando e ballando sulle note della colonna sonora del film “Barbie” e presentando in passerella i capi della collezione della stilista Sabrina Minucci ed una capsule collection del brend “Nero Luce made in Rebibbia”, marchio sartoriale nato nel 2013 all’interno del carcere femminile di Rebibbia a Roma con il progetto “Ricuciamo” un laboratorio sartoriale aperto all’interno della Casa Circondariale.


Come sempre “padrona di casa” la straordinaria Margherita Praticò, agente del concorso per il Lazio, che ha presentato la serata mirabilmente diretta dalla regia di Mario Gori arricchita dall’esibizione del cantautore Federico Pisano.
La giuria, composta da Rossella Testa assessore del Comune di Frosinone con delega al Centro Storico, Simona Geralico assessore del Comune di Frosinone con delega al Turismo, Alessia Turriziani consigliere comunale di Frosinone, lo chef personaggio televisivo Bruno Brunori, la modella Veronica Iovini, il preparatore atletico Tommaso Capezzone, il produttore cinematografico Luca Mastrangelo, Federica Modesto per Miluna ha poi premiato con il secondo e terzo posto rispettivamente Beatrice Scintu, 18 anni romana, appassionata di moda, neo diplomata al liceo linguistico, iscritta all’università nella facoltà di architettura e Francesca Risi, 19 anch’essa romana studentessa universitaria in Giurisprudenza e che nel tempo libero suona la chitarra e canta.

la neo Miss Sorriso Lazio 2024, Lavinia Puggioni abbracciata a Beatrice Scintu e Francesca Risi

Prossimo appuntamento da non perdere domani 6 agosto nell’arena all’aperto del Teatro di Tor Bella Monaca nel VI Municipio Roma Le Torri andrà in scena una delle finali più attese del concorso di Miss Lazio: verrà assegnata l’ambitissima corona di Miss Roma 2024 alla presenza della patron del concorso Patrizia Mirigliani.

Ecco l’elenco delle successive date che culmineranno il 1 e 2 settembre con la corona di Miss Lazio 2024 sulla straordinaria e mitologica spiaggia di San Felice Circeo.

AGOSTO:
Martedì 6 a Roma (Arena all’aperto teatro Tor Bella Monaca) : Miss Roma 2024
Martedì 13 a Fiumicino ( Via di Torre Clementina) : Miss Riviera Tirrenica 2024
Domenica 18 ad Anzio(Stabilimento Tirrena – Riviera Zanardelli) : Miss Cinema Lazio 2024
Venerdì 23 a Trevignano Romano (Piazza del Molo): Miss Cinema Roma 2024
Domenica 25 ad Antrodoco (Piazza del Popolo) : Miss Framesi Lazio 2024

SETTEMBRE:
Domenica 1 e Lunedì 2 a San Felice Circeo (Giardini di Vigna la Corte): Miss Lazio 2024

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Cronaca

Arce, delitto Serena Mollicone. Il legale: “Nulla esclude sia morta in caserma”

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“Sono qui oggi per chiedervi di scrivere una pagina di giustizia giusta”. E’ quanto ha affermato l’avvocato Dario De Santis, legale dei familiari di Serena Mollicone, uccisa Arce nel 2001, nell’udienza del processo d’appello che vede imputata l’intera famiglia Mottola e i carabinieri Francesco Suprano e Vincenzo Quatrale. Nei giorni scorsi la procura generale ha depositato le conclusioni della requisitoria sollecitando una condanna a 24 anni per il maresciallo Franco Mottola, a 22 per la moglie Annamaria e il figlio Marco. Per Quatrale chiesta l’assoluzione mentre per Suprano il proscioglimento “per intervenuta prescrizione”. “Io rappresento anche Guglielmo, padre di Serena e ho l’onore e l’onere di dargli voce perché la sua vita è stata spenta prematuramente – ha aggiunto il legale -. Vi sono prove che escludono che l’omicidio di Serena sia stato commesso in caserma? Serena è entrata in caserma quella mattina? A queste domande dovete rispondere. Perché se è entrata in caserma è stata uccisa lì per due semplici ragioni: la prima è che non è uscita viva e la seconda è che i Mottola sostengono che non sia mai entrata. La somma di questi due elementi fa sì che sia morta lì”.

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Cronaca

1943/1944, “linea Gustav”teatro di feroci combattimenti: Medaglia d’Oro al Valor Civile per la Provincia di Frosinone

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“Territorio di rilevante importanza strategica, in quanto posto a ridosso della ‘Linea Gustav’ e attraversato dalla via Casilina, maggiore arteria di collegamento tra la Capitale ed il Sud del Paese, dal 10 settembre 1943 fu teatro di una violenta occupazione militare e subì devastanti bombardamenti che causarono la distruzione di ingente parte del patrimonio edilizio e culturale. La popolazione, oggetto di feroce barbarie e costretta allo sfollamento, sorretta da eroico coraggio, profonda fede nella libertà ed altissima dignità morale, sopportava la perdita di un numero elevato di concittadini ed indicibili sofferenze, offrendo un luminoso esempio di abnegazione, incrollabile fermezza ed amore patrio”. 1943/1944 – Provincia di Frosinone.
 
È questa la motivazione con la quale stamattina, presso il salone di rappresentanza dell’Amministrazione provinciale di Frosinone, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha fissato sul gonfalone della Provincia di Frosinone, la Medaglia d’Oro al Valor Civile. Alla cerimonia di conferimento, dall’alto profilo istituzionale, accolti dal Presidente dell’Amministrazione provinciale Luca Di Stefano, hanno preso parte il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Prefetto di Frosinone Ernesto Liguori, il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli e lo storico e giornalista Paolo Mieli. Presenti in sala anche le massime autorità civili, militari e religiose, gli amministratori provinciali e tantissimi sindaci del territorio.
 
A scandire i vari momenti della cerimonia è stata la presentatrice Valeria Altobelli che ha anche letto una testimonianza di Giuseppina Capuano, nata ad Aquino il 19-10-1905 e residente a Piedimonte San Germano in via Petrone, defunta il 16 aprile 2009, tratta dal libro ‘Tra le pieghe della memoria’ di Elena Montanaro.
 
 
IL PRESIDENTE DI STEFANO: “UN TRIBUTO AI NOSTRI VALOROSI CITTADINI”
 
“La Medaglia D’Oro al Merito Civile è un segno tangibile dell’ammirevole coraggio e della straordinaria resilienza dimostrata dalla nostra provincia durante i terribili eventi legati alla seconda guerra mondiale. Le ferite del passato hanno modellato il nostro presente, ma non hanno mai minato la nostra determinazione e la nostra speranza nel futuro” ha detto il Presidente dell’Amministrazione provinciale Luca Di Stefano.
 
“Quando ogni pilastro era stato raso al suolo, abbiamo trovato la forza di ricostruire, quando il destino sembrava contro di noi, abbiamo trovato la forza di resistere. Il conferimento di questa alta onorificenza su cui ho l’obbligo morale e istituzionale di ringraziare, per l’impegno profuso, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ci insigne di un compito ancora più importante: quello di impegnarci solennemente ad assicurare che le sofferenze patite non siano vane, che le vite perdute non siano dimenticate, e che le lezioni apprese siano tramandate alle future generazioni”, ha aggiunto.
 
“Questa medaglia rappresenta un tributo ai nostri valorosi cittadini, che hanno dimostrato con la loro forza d’animo che la vita e la speranza possono risorgere anche dalle ceneri della distruzione. In questo giorno solenne, giuriamo di onorare il passato, di abbracciare il presente e di costruire un futuro che rifletta la forza e la dignità che ha sempre contraddistinto il nostro territorio” ha concluso il Presidente di Stefano.
 
 
IL SINDACO MASTRANGELI: “LA NOSTRA POPOLAZIONE HA SUBITO L’IMMANE DRAMMA DELLE VIOLENZE”
 
Il primo cittadino della città capoluogo di Provincia ha ripercorso brevemente quei drammatici momenti. “La nostra è stata una popolazione civile che ha vissuto sulla propria pelle anche l’immane dramma delle violenze ad opera dei goumiers francesi su donne, uomini e bambini” ha spiegato in un passaggio il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli ricordando le ‘marocchinate’. Inoltre ha anche sottolineato “l’altissimo prezzo pagato dalla Città di Frosinone nel corso del sanguinoso conflitto bellico”. 
 
 
LO STORICO PAOLO MIELI: “NON DIMENTICHIAMO QUANTA DIGNITÀ LE NOSTRE FAMIGLIE ABBIANO AVUTO NEL RESISTERE”
 
Una attenta e puntuale lectio magistralis, quella tenuta dallo storico e giornalista, professor Paolo Mieli, ringraziato più volte dal Ministro e dal Presidente della Provincia per la sua presenza. Mieli ha raccontato delle “violenze subite da questa provincia” e delle “marocchinate”, evidenziando come “far passare la storia delle sofferenza di questa area solo per le violenze subite dai liberatori è stato un trucco per omettere le sofferenze degli otto mesi che hanno preceduto la liberazione”, che “sono il motivo della medaglia”. “Se potessi vivere in un mondo in cui tutti si comportano come si comportarono i cittadini di questo territorio né sarei lieto” ha ancora detto, mettendo in evidenza la dignità e la resistenza del popolo ciociaro e raccomandando di “non dimenticare quanta dignità le nostre famiglie abbiano avuto nel resistete, nel non farsi abbattere”.
 
 
IL MINISTRO PIANTEDOSI: “L’INTERA CIOCIARIA FU, IN VIRTÙ DELLA SUA VALENZA STRATEGICA, PESANTEMENTE SEGNATA E COLPITA”
 
“Sono lieto di poter consegnare questa medaglia alla Provincia di Frosinone – ha detto fra l’altro il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi -. Un importante riconoscimento voluto  a tributo delle ingenti perdite umane, delle immani sofferenze, delle privazioni, dei diffusi fenomeni di distruzione e devastazione che questo territorio ha dovuto patire durante il secondo conflitto mondiale”.
 
“Un conferimento, quello alla Provincia – ha aggiunto il titolare del Viminale in un altro passaggio – a cui tengo particolarmente, nella consapevolezza che l’intera Ciociaria fu, in virtù della sua valenza strategica, pesantemente segnata e colpita nel corso dei tragici eventi bellici”.
 
“Rievocare le pene sofferte dal popolo ciociaro da parte dei nazifascisti, e anche dalla parte di truppe aggregate degli alleati, deve servire a riconoscere il merito di una comunità che, nonostante le immani sofferenze patite, scelse di proiettarsi e credere nel futuro oltre ogni rivendicazione, senza cedere a tentazioni divisive. I ciociari, come il resto degli italiani, compirono enormi sforzi per contribuire, una volta conclusa la tragedia della seconda guerra mondiale, alla rinascita del nostro paese” ha concluso il Ministro dell’Interno.
 
CENNI STORICI
 
La Linea Gustav è stata una linea difensiva tedesca che si estendeva lungo l’Italia centrale durante la seconda guerra mondiale. Costruita nel 1943-1944 in risposta all’inasprimento dell’offensiva alleata in Italia, la Linea Gustav era uno dei principali ostacoli che l’Asse doveva superare per avanzare verso il nord e liberare il Paese dall’occupazione tedesca.
 
La linea si estendeva approssimativamente da Pescara sulla costa adriatica fino a Grosseto sulla costa tirrenica, attraversando montagne, fiumi e terreni difficili. Era costituita da una serie di fortificazioni, bunker, trincee, campi minati e ostacoli naturali, progettati per rallentare e bloccare l’avanzata delle forze alleate.
 
La battaglia per superare la Linea Gustav è stata estremamente feroce e ha visto pesanti combattimenti tra le forze tedesche e alleate. Gli Alleati hanno lanciato diverse offensive lungo la linea, tra cui la battaglia di Monte Cassino, una delle più celebri e sanguinose della guerra. Questa battaglia, in particolare, ha coinvolto scontri durissimi e pesanti perdite su entrambi i fronti, con gli Alleati che hanno cercato di sfondare le difese tedesche per avanzare verso Roma e il nord Italia.
 
Nonostante le difficoltà e le perdite, gli Alleati sono riusciti a rompere la Linea Gustav nell’ambito dell’operazione Diadem nel maggio 1944. Questo successo ha permesso loro di avanzare verso Roma, liberata il 4 giugno 1944, e di continuare la loro campagna per la liberazione dell’Italia settentrionale.
 
L’avanzata alleata per liberare l’Italia dopo aver superato la Linea Gustav ha rappresentato un momento cruciale nella guerra in Europa, portando alla caduta del regime fascista e alla fine dell’occupazione tedesca nel Paese. Tuttavia, la campagna per la liberazione dell’Italia è stata lunga e difficile, e ha comportato ingenti perdite umane e materiali su entrambi i lati.
 
 
 
 
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