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FROSINONE, AEROPORTO: FINE DEL VIAGGIO

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Tempo di lettura 2 minutiIntanto la Procura della Repubblica indaga sull’ipotesi di peculato riguardo i circa tre milioni di euro di fondi pubblici spesi durante il decennio per tentare di realizzare l’opera

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Redazione

Frosinone – Non si farà neanche l’eliporto a Frosinone. Si scioglie quindi la società “Aeroporto di Frosinone”. Si chiude quindi un capitolo durato dieci anni per cercare di  realizzare il progetto dello scalo aereo a Frosinone.
Il Progetto dell’eliporto-aeroporto leggero (EALF) prevedeva l’acquisizione di aree (13 ettari), adeguamento e collegamento dell’attuale pista militare all’aeroporto leggero. Il progetto nel complesso richiedeva un investimento complessivo di circa 38 milioni di Euro.

Intanto la Procura della Repubblica indaga sull’ipotesi di peculato riguardo i circa tre milioni di euro  di fondi pubblici spesi durante il decennio per tentare di realizzare l’opera, che secondo molti, sarebbe stata fondamentale per il rilancio economico e lo sviluppo dell’intero Frusinate.

Tanti soldi per nulla, quindi, perché l’aeroporto non c’è e non si farà più. E tramonta anche l’ipotesi eliporto. Il presidente di Adf, il viceprefetto e commissario vicario della Provincia, Francesco Cappelli, nominato a luglio, ha infatti terminato il suo lavoro per verificare la possibilità di realizzare, In alternativa, un eliporto a servizio della Protezione Civile e del soccorso sanitario del 118. Cappelli è giunto adesso a conclusioni negative. Così la società “Aeroporto di Frosinone” (di cui sono soci la Provincia di Frosinone, il Consorzio Asi, Camera di Commercio e Comuni di Frosinone e Ferentino) non ha più motivo di esistere e, dunque, sarà sciolta. Forse già nel prossimo consiglio d’amministrazione, previsto per il 18 ottobre, saranno avviate le procedure di liquidazione di Adf.

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