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Redazione
Frascati (Rm) – Con la conclusione delle gare a squadre alle Olimpiadi, è finita anche la stagione 2015-16 del Frascati Scherma. «Un’annata indimenticabile – commenta il vice presidente Alessandro Cocco che ha cominciato a “vivere” il club da giovanissimo atleta e oggi a quasi quarant’anni di distanza è alle spalle del presidente Molinari nell’organigramma dirigenziale – perché, tra le tante soddisfazioni ottenute, siamo riusciti a riportare a Frascati lo scudetto per club a distanza di dodici anni e poi è arrivata anche la storica medaglia d’oro di Daniele Garozzo alle Olimpiadi». L’impresa del ragazzo nativo di Acireale merita un approfondimento anche da parte di Cocco (ritratto nella foto di Augusto Bizzi). «Ricordo di aver assistito alla prima grande affermazione internazionale “tra i grandi” di Daniele: ero a Parigi quando si piazzò al secondo posto meritando anche gli applausi del pubblico di casa. Quella di Rio, per lui, è stata un’emozione unica, ma non irripetibile: Garozzo è un atleta di grande professionalità e potrà tornare su quei livelli. Ha una grande predisposizione al lavoro ed è stato agevolato nella crescita dal suo maestro Fabio Galli. Proprio il nostro tecnico ha quindi regalato a Frascati un altro atleta olimpico dopo essersi tolto grandi soddisfazioni con Ilaria Salvatori: segno tangibile della sua enorme competenza». Ma l’Olimpiade del Frascati Scherma ha avuto anche altri ottimi risvolti. «Nel fioretto va detto bravo al brasiliano Guilherme Toldo che ha dato il meglio di sé arrivando fino ai quarti nella prova individuale, perdendo proprio con Garozzo. E poi un bravo va anche a tutto lo staff della sciabola, dai maestri Lucio Landi e Andrea Aquili (presenti nello staff della Nazionale, ndr) alle atlete Rossella Gregorio e Loreta Gulotta. Quest’ultima – conclude il concetto Cocco – è arrivata fino ai quarti di finale nella prova individuale e assieme a Rossella sono state protagoniste di un’ottima gara a squadre in cui hanno sfiorato l’accesso alla finale, chiudendo con un bel quarto posto». Tra un paio di settimane, comunque, il Frascati Scherma riprenderà le proprie attività e fare meglio della stagione appena chiusa non sarà facile. «Proveremo a restare su quei livelli – dice Cocco -, ma se il Frascati Scherma è diventato un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale lo deve al suo clima familiare unito ad un’altissima professionalità e a un forte senso di appartenenza. E da lì ripartiremo».
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