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Roma

Frascati, sanità: un network territoriale per potenziare l’Ospedale San Sebastiano Martire

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Tempo di lettura 3 minuti Il Commissario Strati ha segnalato la necessità di interventi di potenziamento, a breve termine, per l'ospedale San Sebastiano

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Red. Cronaca

FRASCATI (RM) – Una rete funzionale tra poli sanitari per potenziare l’Ospedale San Sebastiano Martire di Frascati. È quanto emerso dall’incontro che si è svolto lo scorso 14 ottobre nella Residenza Comunale di Palazzo Marconi, voluto dal Commissario Straordinario Bruno Strati, a cui hanno partecipato il neo Direttore Generale della Asl Roma 6 Narciso Mostarda e i Sindaci di Rocca Priora Damiano Pucci e Monte Porzio Catone Emanuele Pucci. Il futuro in pratica è un network ospedaliero, ottenibile attraverso convenzioni e accordi, per rendere più snelli i servizi e innalzarne la qualità, lasciando però immutato l’attuale assetto del San Sebastiano Martire con i dipartimenti di Chirurgia, Medicina, Cardiologia, Endoscopia, Dermatologia e Servizio Psichiatrico.

Il Commissario Strati in apertura ha illustrato gli obiettivi di questo incontro, che segue i colloqui avuti con il Direttore Mostarda sul processo riorganizzativo dell’Ospedale San Sebastiano, segnalando le necessità di prevedere interventi di potenziamento a breve termine, fermo restando gli obiettivi di più lunga durata.

Il Direttore Generale Mostarda ha spiegato che la vocazione primaria del polo ospedaliero di Frascati è di assistenza medica e per questo l’obiettivo principale è di aumentare i posti letto, passando dagli attuali 28 a 40 da novembre, per arrivare il prima possibile a 52. Inoltre, per ottenere una migliore qualità dell’assistenza ai pazienti, il nuovo vertice della Asl Roma 6 ha deciso di attivare una convenzione con il Policlinico di Tor Vergata (in fase di definizione), per filtrare gli accessi all’area medica, provenienti soprattutto dal Pronto Soccorso, circa 30 mila all’anno.

Grazie a questo accordo, i due poli sanitari collaboreranno per i servizi di prima accoglienza, con medici specializzati in grado di smistare le urgenze su Frascati o su Tor Vergata, consentendo di mettere a frutto l’aumento dei posti letto previsto per Frascati e portando all’acquisizione di nuovi profili specialistici per la struttura tuscolana. L’accordo poi sarà esteso anche a traumatologia, dove Frascati in parte è già specializzata soprattutto per i traumi scheletrici. Anche in questo caso, tramite accordi con Tor Vergata, Frascati acquisirà competenze, raggiungendo quello che il Direttore Mostarda definisce “rigore, competenza e appropriatezza” nei servizi ospedalieri. Mostarda vorrebbe firmare per dicembre la convenzione.

Il Direttore Generale si è soffermato anche sull’area psichiatrica del San Sebastiano Martire di Frascati, un’eccellenza del territorio, confortevole, accogliente e in grado di soddisfare parte delle esigenze, cui dovrebbe fare fronte la Asl Roma 2. Quindi, vista la carenza di personale del Reparto di Psichiatria, anche in questo caso la soluzione potrebbe arrivare da un accordo tra le Asl Roma 2 e Roma 6 con acquisizione di competenze e risorse in favore dell’Ospedale di Frascati, a fronte dei servizi che già eroga a pazienti appartenenti ad altre strutture sanitarie di Roma. In questo caso i tempi per la definizione della convenzione saranno più lunghi. Infine, convenzioni a livello regionale dovranno essere trovate per alleggerire il peso dei servizi fuori ospedale, che potranno essere espletati da sedi dedicate, dando risalto anche ad altri territori, e che adesso invece ingolfano il polo tuscolano.

I Sindaci intervenuti hanno apprezzato le linee illustrate dal Dott. Mostarda, dichiarandosi disponibili a confronti anche in sede di Comitato Distrettuale per interloquire con gli uffici regionali e con l’Asl, per implementare i servizi e innalzarne i livelli qualitativi. Le proposte emerse nel corso dell’incontro sono state recepite in un documento che sarà inviato a tutti i comuni del Distretto Sanitario per una condivisione e diventeranno le linee programmatiche della riorganizzazione del presidio ospedaliero di Frascati. Sarà cura dei Sindaci avviare nei propri territori una campagna di informazione tra i cittadini per spiegare le novità che interesseranno il San Sebastiano Martire.

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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