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Roma

FRASCATI: NESSUN CAOS PER LA TARES

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Tempo di lettura 3 minuti L’Ufficio Tributi del Comune di Frascati ha notificato ai cittadini 9.383 bollette con il saldo Tares in data 3 /12/2013.

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Redazione

Frascati (RM) – "In riferimento agli tabella apparsi su quotidiani on line e cartacei, – non L'osservatore d'Italia – relativi al presunto caos per il pagamento dei bollettini Tares emessi dall’Ufficio Tributi del Comune di Frascati l’Amministrazione Comunale e la STS Multiservizi vogliono tranquillizzare tutti i cittadini e ribadire che non si sta verificando nessun caos relativo al pagamento dei bollettini".

La TARES (tributo comunale sui rifiuti e sui servizi) è un nuovo tributo, istituito dall'art. 14 del Decreto Legge n. 201 del 6/12/2011 con decorrenza dal 2013, che si compone di due parti:
–    la prima sostituisce la vecchia TARSU (la tassa sulla nettezza urbana);
–    la seconda, quella sui servizi indivisibili, è del tutto nuova e prevede un versamento allo Stato di 0,30 euro per ogni mq di superficie dell'immobile e delle sue pertinenze. La quota statale andava necessariamente pagata entro il 16 dicembre, così come impone la Legge.

La componente rifiuti della TARES viene calcolata con un nuovo criterio, non più basato solo sui mq dell'immobile (come avveniva per la TARSU), ma anche sulla capacità di produrre rifiuti, in ragione del numero dei componenti per le famiglie o del tipo di attività svolta per gli immobili non residenziali.

Per il Comune di Frascati il totale delle entrate TARES 2013 è inferiore alle entrate TARSU 2012 di circa il 4%, (con un risparmio complessivo per i contribuenti di circa 200.000 euro), ma il nuovo sistema di calcolo della parte di TARES relativa ai rifiuti, nel tener conto anche della capacità di produrre rifiuti, ha fatto sì che con il saldo di dicembre molti cittadini si trovano a pagare meno dello scorso anno mentre altri, in particolare le famiglie con più componenti e alcune attività, hanno avuto un incremento di imposta.

Questo effetto (chi paga di più e chi di meno) non è frutto delle scelte dell'Amministrazione, ma deriva dall'applicazione del D.P.R. 27/4/1999 n. 158 indicato dallo stesso D.L. 201/2011, a seguito di modifica con la finanziaria 2013, quale metodo di calcolo del tributo per i rifiuti.

Inesattezze sul calcolo della Tares si sono verificate solo sulle seconde abitazioni per la mancanza di dichiarazioni sulla composizione dei nuclei familiari. Per questo motivo sono stati emessi avvisi di pagamento presumendo una composizione media dei nuclei familiari di 3 persone sulla base delle linee guida del Ministero dell’Economia e delle Finanze, riservando ad una fase successiva, una volta acquisite le autocertificazioni dei contribuenti, la determinazione dell’importo esatto. Di conseguenza, nei casi in cui il cittadino abbia pagato più del dovuto, potrà richiedere il rimborso al Comune di Frascati, oppure chiedere di detrarre la somma sulla Tares del 2014.

Nel complesso l’Ufficio Tributi del Comune di Frascati ha notificato ai cittadini 9.383 bollette con il saldo Tares in data 3 /12/2013. Il ricevimento del pubblico da parte dell’Ufficio è iniziato il 5 dicembre e in soli 13 giorni sono stati accolti 1.040 cittadini (l’11 % del totale dei contribuenti), per una media di 80 residenti al giorno. Finora in solo 140 casi si è resa necessaria modifica del bollettino. Per scendere ancora più nel dettaglio circa 800 bollette riguardavano la Tarsu e la Tares, mentre le restanti 200 circa l’Imu. Inoltre per i 42 cittadini che ne hanno fatto richiesta sono stati rateizzati gli importi.

L’Ufficio Tributi, per dare risposte in modo celere e esaustivo dal 1 dicembre 2013 ha esteso il proprio orario di ricevimento per tutta la durata delle 40 ore settimanali di apertura, rimanendo alle volte anche oltre l’orario di lavoro per dare le risposte ai cittadini, per cui quanto richiesto dal Consigliere Comunale Simone Carboni in data 18 dicembre 2013 «di aumentare gli orari di ricevimento dell’ufficio tributi comunale» era già stato previsto dall’Amministrazione Comunale prima della sua proposta.

 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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