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Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura e uno dei più stretti collaboratori della Premier Giorgia Meloni, si trova sotto una crescente pressione politica dopo lo scandalo che ha portato alle dimissioni dell’ex Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Il caso, che coinvolge anche Maria Rosaria Boccia, ha sollevato interrogativi sulla trasparenza e integrità morale nel governo. Ora, le indiscrezioni su possibili dimissioni di Lollobrigida si fanno sempre più insistenti, con esponenti dell’opposizione che chiedono chiarezza e responsabilità.
Tuttavia, si vocifera che il ministro dell’Agricoltura possa essere indirettamente coinvolto o sotto pressione per via del coinvolgimento di altri esponenti del governo, come l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, in scandali che riguardano la figura di Maria Rosaria Boccia.
Il caso riguarda principalmente Sangiuliano, che si è trovato al centro di un scandalo personale e politico per una presunta relazione con Boccia, culminata con le sue dimissioni dopo che si è scoperto che avrebbe cercato di assumerla come consulente del ministero, nonostante la loro relazione personale e il fatto che fosse già sposato. Questo ha sollevato preoccupazioni su un possibile uso improprio delle risorse pubbliche.
Se Lollobrigida è stato associato al caso, potrebbe essere stato messo sotto pressione per la sua vicinanza a Sangiuliano e per l’ondata di scandali etici che stanno colpendo vari membri del governo, ma al momento non ci sono accuse concrete contro di lui relative direttamente alla vicenda Boccia.
Il Partito Democratico ha subito preso posizione contro il Ministro dell’Agricoltura. Elly Schlein, segretaria del PD, ha dichiarato: “Lollobrigida è stato fin troppo vicino a uno scandalo che ha già scosso le fondamenta del governo. Non possiamo permetterci che la credibilità delle istituzioni sia ulteriormente compromessa.” Schlein ha poi aggiunto che il governo Meloni deve fare “pulizia interna” e ristabilire la fiducia nelle istituzioni pubbliche.
Anche il Movimento 5 Stelle, attraverso il suo leader Giuseppe Conte, ha chiesto spiegazioni: “Dopo le dimissioni di Sangiuliano, la situazione è tutt’altro che risolta. Il caso Boccia ha mostrato gravi mancanze etiche, e ora ci aspettiamo che anche Lollobrigida faccia un passo indietro se dovessero emergere ulteriori responsabilità.” Conte ha insistito sul fatto che il governo non possa più ignorare il problema della “contiguità politica” e dell’utilizzo delle cariche pubbliche per interessi personali.
Nel frattempo, dal fronte del governo, arrivano difese decise. Giorgia Meloni, Premier e leader di Fratelli d’Italia, ha espresso pubblicamente il suo sostegno a Lollobrigida: “Francesco è stato e continua ad essere un pilastro fondamentale del nostro governo. Le accuse che lo coinvolgono sono strumentali e non hanno alcun fondamento.” La Premier ha anche sottolineato che “la giustizia farà il suo corso”, e che non ci saranno dimissioni senza prove concrete di cattiva condotta.
Anche Matteo Salvini, leader della Lega e Vicepremier, ha voluto ribadire il suo sostegno al Ministro dell’Agricoltura: “Lollobrigida ha lavorato duramente per risolvere crisi importanti, come quella della peste suina. È assurdo metterlo in discussione per vicende che non lo riguardano direttamente.” Salvini ha poi accusato l’opposizione di “strumentalizzare” il caso Boccia per destabilizzare l’esecutivo.
Nonostante le difese interne, il rischio di nuove dimissioni è concreto. Secondo fonti vicine a Palazzo Chigi, Lollobrigida starebbe valutando le opzioni con i suoi legali e i collaboratori più stretti. Il Ministro si è detto “sereno” e convinto della sua innocenza, ma la pressione mediatica e politica potrebbe portare a una decisione di uscita “volontaria” per evitare che il governo venga ulteriormente logorato.
Il dibattito politico intorno alla vicenda continua a divampare, con una parte dell’opinione pubblica che chiede maggiore trasparenza e l’immediata apertura di un’indagine approfondita sui legami tra i ministri coinvolti nel caso Boccia. Altri invece ritengono che sia una tempesta mediatica destinata a rientrare, senza ulteriori sviluppi concreti.
La sorte di Lollobrigida appare quindi come appesa a un filo. Il governo Meloni, già scosso dalle dimissioni di Sangiuliano, potrebbe trovarsi di fronte a una seconda importante perdita tra le sue fila, con potenziali ripercussioni sulla stabilità politica dell’esecutivo. Tuttavia, con il sostegno di Meloni e Salvini, Lollobrigida potrebbe riuscire a resistere alla tempesta, almeno nel breve termine.
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