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Redazione
Monteporzio (Rm) – La Fortitudo Monteporzio non ci sta. La società del presidente Massimo Cesaroni sta mettendo in atto in queste ore una rumorosa protesta presso il centro sportivo “Raniero Colucci” che da gennaio scorso (e per cinque anni) gli era stato affidato dal Comune (che nel frattempo ha cambiato “governo”). Cesaroni e alcuni tecnici e dirigenti del club, infatti, sono attualmente all’interno del centro sportivo: ieri alla polisportiva monteporziana, che in un anno e mezzo di vita ha creato attorno a sé grande interesse e considerazione da parte di molti genitori e giovani atleti, è stata recapitata una lettera del Comune che revoca la concessione del centro sportivo «per inadempienze» da parte del club. Ma il presidente Cesaroni non ci sta e, in un messaggio pubblicato ieri sulla pagina Facebook ufficiale della Fortitudo Monteporzio, è sbottato contro l’istituzione locale. «I signori del Comune non hanno fatto bene i conti, io non mi muoverò dal centro sportivo fino a che non mi vengono riconosciuti i lavori effettuati per rimettere in sesto il centro stesso. Sono in possesso di un documento firmato che mi autorizzava a farli, questi lavori sono stati effettuati ed io voglio i miei soldi come il Comune vuole i suoi, quindi a ciascuno il suo per giusta causa. In sostanza mi stanno cacciando dal centro sportivo perchè non ho pagato le utenze. Vogliono i soldi, ma io che diritti ho? E soprattutto chi mi ridà i miei soldi?». La situazione è davvero intricata e il presidente Cesaroni chiede a coloro che hanno visto gli enormi sforzi compiuti dalla Fortitudo Monteporzio, in primis tecnici e genitori, di «venire a darci una mano» e aggiunge sibillino che «delle promesse elettorali del Comune non mi importa nulla e presto verranno pubblicati documenti e alcuni messaggi» che chiariranno la situazione.
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