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FORTITUDO MONTEPORZIO, IN ATTO UNA CLAMOROSA PROTESTA – CESARONI: «CALPESTATI I NOSTRI DIRITTI»

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Redazione

Monteporzio (Rm) – La Fortitudo Monteporzio non ci sta. La società del presidente Massimo Cesaroni sta mettendo in atto in queste ore una rumorosa protesta presso il centro sportivo “Raniero Colucci” che da gennaio scorso (e per cinque anni) gli era stato affidato dal Comune (che nel frattempo ha cambiato “governo”). Cesaroni e alcuni tecnici e dirigenti del club, infatti, sono attualmente all’interno del centro sportivo: ieri alla polisportiva monteporziana, che in un anno e mezzo di vita ha creato attorno a sé grande interesse e considerazione da parte di molti genitori e giovani atleti, è stata recapitata una lettera del Comune che revoca la concessione del centro sportivo «per inadempienze» da parte del club. Ma il presidente Cesaroni non ci sta e, in un messaggio pubblicato ieri sulla pagina Facebook ufficiale della Fortitudo Monteporzio, è sbottato contro l’istituzione locale. «I signori del Comune non hanno fatto bene i conti, io non mi muoverò dal centro sportivo fino a che non mi vengono riconosciuti i lavori effettuati per rimettere in sesto il centro stesso. Sono in possesso di un documento firmato che mi autorizzava a farli, questi lavori sono stati effettuati ed io voglio i miei soldi come il Comune vuole i suoi, quindi a ciascuno il suo per giusta causa. In sostanza mi stanno cacciando dal centro sportivo perchè non ho pagato le utenze. Vogliono i soldi, ma io che diritti ho? E soprattutto chi mi ridà i miei soldi?». La situazione è davvero intricata e il presidente Cesaroni chiede a coloro che hanno visto gli enormi sforzi compiuti dalla Fortitudo Monteporzio, in primis tecnici e genitori, di «venire a darci una mano» e aggiunge sibillino che «delle promesse elettorali del Comune non mi importa nulla e presto verranno pubblicati documenti e alcuni messaggi» che chiariranno la situazione.
 

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Lvpa Frascati (calcio, Under 17), Gasparro: “Il gruppo ha qualità e margini di crescita importanti”

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Frascati (Rm) – È una delle novità dello staff tecnico della Lvpa Frascati. Il club tuscolano ha affidato a Gianluca Gasparro l’Under 17 provinciale e il neo allenatore non vede l’ora di cominciare l’avventura. “Sono stato contattato dal responsabile del settore agonistico Leonardo Orlandi con cui avevamo degli amici in comune. Il progetto della Lvpa Frascati è molto serio e l’ho sposato con entusiasmo. Sin dai primi colloqui ho sentito la fiducia della società e il prossimo 2 settembre ci raduneremo per iniziare la preparazione, mentre il campionato comincerà il 20 ottobre e quindi c’è tutto il tempo per farsi trovare pronti”. Gasparro e la società hanno fatto in estate un lavoro di recluta e selezione dei ragazzi: “Li ho visti all’opera in una serie di partitine e mi sono fatto un’idea. Tra l’altro avremo un secondo gruppo Under 17 che disputerà un campionato fuori classifica, ma che seguire con attenzione per capire i progressi dei vari ragazzi. Quella squadra sarà guidata da mister Fausto Di Marco con cui ci conoscevamo già bene: tra noi c’è un bellissimo rapporto e ci sarà collaborazione e confronto costante”. Gasparro non vuole sbilanciarsi troppo, ma sa che le ambizioni della società sono chiare: “Il club vuole al più presto approdare nelle categorie regionali e d’Elite, quindi sento la responsabilità di dover far bene, ma è giusto che sia così. Mi sono fatto un’idea dal punto di vista tecnico sui ragazzi a nostra disposizione, poi il lavoro vero e proprio partirà da settembre. L’organico è composto dal blocco Under 16 dell’anno scorso: qualcuno è andato via, altri elementi sono arrivati. Nel complesso abbiamo un gruppo dalle buone qualità che ha margini di crescita importanti, poi nel calcio incidono una serie di fattori”.
Gasparro si è messo a disposizione della società per allenare anche un gruppo di Scuola calcio: “Prenderò in consegna un gruppo 2014, lavorando al fianco del responsabile del settore di base Andrea Borsa. In passato ho spesso avuto un doppio incarico, anche se chiaramente il lavoro è molto diverso. Mi piace molto allenare anche i bambini e cercherò di aiutarli nel loro processo di crescita”.


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Roma, Tor Vergata: picchia la compagna e l’anziana madre: in manette 48enne

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L’uomo è stato portato al carcere di Regina Coeli
 
I Carabinieri della Stazione di Roma Tor Vergata hanno arrestato un 48enne romano, gravemente indiziato del reato di maltrattamenti nei confronti della moglie e della madre.
 
A seguito di una segnalazione giunta al numero di emergenza 112, i Carabinieri sono intervenuti in zona Tor Vergata, dove un uomo, in uno stato di alterazione psicofisica dovuta dall’assunzione di sostanze alcoliche, al culmine di una lite scaturita per futili motivi, avrebbe aggredito la compagna, una donna di 62 anni, e la madre 71enne.
 
Sul posto i Carabinieri hanno raccolto le denunce delle vittime, le quali hanno subito rappresentato ai militari di aver subito ripetute violenze fisiche e verbali da parte dell’uomo nel corso del tempo, senza mai trovare il coraggio di denunciarlo prima d’ora.
 
Entrambe le donne hanno fatto ricorso alle cure mediche dei sanitari del 118 intervenuti sul posto e sono state trasportate al Policlinico Tor Vergata, mentre l’indiziato è stato arrestato e accompagnato dai Carabinieri della Stazione di Tor Vergata presso la Casa Circondariale di Regina Coeli.
 
Ad esito dell’udienza, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto per lui la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle vittime.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Ragazzino tedesco in gita a Roma aggredito da due malviventi

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I Carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini hanno arrestato un cittadino del Marocco di 25 anni e un cittadino algerino di 29 anni, entrambi senza fissa dimora e con precedenti, gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale.
 
La scorsa mattina, in via Giolitti nei pressi della Stazione ferroviaria di Roma Termini, i due sono gravemente indiziati di aver preso di mira e affiancato un minore di origini tedesche, in gita a Roma in occasione di un pellegrinaggio ecclesiastico organizzato da una comunità di fedeli, che si era distanziato dal suo gruppo turistico, e di averlo spinto violentemente facendolo cadere a terra, tentando di asportagli il borsellino dalla tasca dei pantaloni. Solo grazie alla pronta reazione del giovane, i due hanno lasciato la presa non riuscendo a portare a termine i loro intenti.
 
A notare la scena è stato un Carabiniere del Nucleo Roma Scalo Termini, libero dal servizio e in borghese, che si è messo all’inseguimento degli indagati che nel frattempo si erano dati alla fuga a piedi. Grazie anche all’ausilio di una pattuglia dei Carabinieri dello stesso Comando giunta a supporto del militare in borghese, i due uomini sono stati raggiunti e bloccati all’interno di un bar di piazza dei Cinquecento dove si erano rifugiati, convinti di averla fatta franca. Per questo motivo i due indagati sono stati arrestati e condotti in caserma, dove successivamente il 29enne ha opposto resistenza alle operazioni di identificazione spintonando violentemente i militari.
 
La vittima ha presentato denuncia – querela. Condotti presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto per entrambi e disposto per loro la misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Roma e l’obbligo di presentazione in caserma.
 
Privo di virus.www.avast.com

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